Il battaglione Azov allo stremo, mentre l'esercito russo avanza nelle acciaierie di Mariupol.
L'Europarlamento guarda al petrolio russo: «Nuove misure che faranno capire alla Russia che la guerra deve finire».
Hanno colpito mentre il sole tramontava all'orizzonte, i missili russi che hanno gettato Leopoli nel caos e nell'oscurità. Diversi i problemi al traffico ferroviario e all’approvvigionamento idrico. Molta anche la paura in una città che ha sempre percepito la guerra come lontana.
La giornata di ieri è stata caratterizzata anche da una telefonata-fiume fra Emmanuel Macron e Vladimir Putin, questo ha sostenuto che «Kiev non è pronta per negoziati seri» e ha chiesto che l'Occidente smetta «di fornire armi all'Ucraina», così che si possa ottenere la pace più velocemente.
Il video delle bombe su Azovstal
Sta circolando molto su Telegram un video, stando alla BBC diffuso dall'emittente ucraina filorussa Dmv Dnr, che mostra tutta la potenza dei bombardamenti russi sull'acciaieria Azovstal di Mariupol. Se le immagini parlano da sole, non è invece chiaro quando siano state girate. Sempre secondo l'emittente britannica è assai verosimile che possa trattarsi del 3 maggio.
«Da due giorni combattendo una battaglia difficile e sanguinaria»
Con queste parole il comandante Denis Prokopenko del famigerato battaglione Azov ha commentato le ultime 48 di schermaglie con l'esercito russo che, stando alle ultime indiscrezioni, avrebbe fatto breccia per la prima volta nella devastata megacciaieria Azovstal. «Sono fiero dei miei uomini», conferma l'ufficiale in un video diffuso via Telegram, «hanno compiuto sforzi sovrumani, contenendo la pressione del nemico malgrado le condizioni avverse».
Zelensky in Ticino: «È una grande sfida», ci vorranno migliaia di militari
Si delinea il programma della conferenza sull’Ucraina prevista a luglio nella città sul Ceresio.
Bombardamenti serali in varie aree del Paese
Il centro della città di Dnipro è stato colpito da missili russi. Lo ha denunciato il sindaco Borys Filatov su Telegram. In serata sono state avvertite potenti esplosioni anche in altre zone centrali dell'Ucraina, come Cerkasy e Zaporizhzhia, come riporta Unian. Esplosioni sono state udite a Kiev, riporta Ukraina 24, precisando che sta lavorando per avere informazioni più dettagliate. (fonte ats)
Chi è Kirill, il patriarca miliardario che l'Unione Europea vuole sanzionare
Conti svizzeri, ville e yacht per il numero uno della Chiesa ortodossa russa che ha benedetto la guerra in Ucraina
Ripristinati i contatti con le truppe nell'Azovstal
«I tentativi di prendere d'assalto l'impianto continuano per il secondo giorno. Le truppe russe sono già sul territorio di Azovstal», ma «la comunicazione con i difensori è stata ripristinata». Lo ha detto a Radio Svoboda David Arahamiya, negoziatore ucraino e capo del partito del presidente Volodymyr Zelensky. Nel suo ultimo bollettino di questo pomeriggio, l'esercito di Kiev ha confermato l'assalto delle forze nemiche «per prendere il controllo dell'impianto, anche con appoggio aereo», assicurando di avere ancora il controllo dell'acciaieria. (fonte ats)
Ripristinati i contatti con le truppe nell'Azovstal
«I tentativi di prendere d'assalto l'impianto continuano per il secondo giorno. Le truppe russe sono già sul territorio di Azovstal», ma «la comunicazione con i difensori è stata ripristinata». Lo ha detto a Radio Svoboda David Arahamiya, negoziatore ucraino e capo del partito del presidente Volodymyr Zelensky. Nel suo ultimo bollettino di questo pomeriggio, l'esercito di Kiev ha confermato l'assalto delle forze nemiche «per prendere il controllo dell'impianto, anche con appoggio aereo», assicurando di avere ancora il controllo dell'acciaieria. (fonte ats)
The embassy team is back where we belong: in @Kyiv, supporting #Ukraine and its heroic citizens as they defend the freedom of their country and freedom in #Europe. Слава Україні! pic.twitter.com/agKbvofrB7
— Tobias Thyberg (@TobiasThyberg) May 4, 2022
Kirill «responsabile delle minacce all'integrità dell'Ucraina»
«Il patriarca Kirill è responsabile del sostegno o dell'attuazione di azioni o politiche che minano o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina. Inoltre, sostiene il governo russo ed i decisori responsabili dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina». Così recita il testo del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia in discussione a Bruxelles e visionato dall'ANSA, testo in cui appare anche il nome del patriarca ortodosso Kirill. (fonte ats)
Un elicottero militare russo ha sconfinato in Finlandia
Un elicottero militare russo ha violato stamani lo spazio aereo della Finlandia, che sta valutando il suo ingresso nella Nato. Lo ha denunciato il ministero della Difesa di Helsinki. «Il velivolo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione è stata compresa tra quattro e cinque chilometri», ha detto all'Afp un portavoce del ministero. (fonte ats)
Le forze russe sarebbero entrate nell'Azovstal
Le truppe russe hanno fatto irruzione in una sezione dell'acciaieria Azovstal che era stata bombardata. Lo scrive Ukrainska Pravda senza specificare se si tratti della parte dello stabilimento dove si trovano civili e militari ucraini. L'assalto, spiega il sito, è iniziato ieri dopo la parziale evacuazione dei civili. Mosca, dal canto suo, ha fino a poco fa negato una qualsiasi azione militare in loco, visti gli ordini di Putin di limitarsi a sigillarla. (fonte ats)
Un nuovo tentativo di sgomberare i civili dall'Azovstal
Secondo quanto riportato dalla Bbc, in questi minuti sarebbe in atto un nuovo tentativo di evacuare i civili prigionieri all'interno della fonderia Azovstal, a Mariupol. Si tratta della seconda operazione dopo quella intrapresa domenica, e che ha portato ieri nella relativa sicurezza di Zaporizhzhia circa un centinaio di persone.
L'AP: «Fino a 600 morti nel teatro di Mariupol»
Le vittime del bombardamento del teatro di Mariupol, negato a più riprese dai russi, potrebbero essere 600 - e non 300 come dichiarato dalle autorità ucraine. Lo sostiene l'agenzia stampa Associated Press, sulla base dei calcoli fatti dai corrispondenti che hanno intervistato sopravvissuti, soccorritori e altre persone a conoscenza dei fatti. La cifra si basa su una stima dell'affollamento della struttura, nella quale centinaia di civili speravano di aver trovato un rifugio sicuro dagli attacchi russi (negati a più riprese da Mosca).
Dopo aver creato un modello 3D del teatro basato sulla planimetria dell'edificio, l'AP ha stabilito che - in base all'affollamento di stanze e corridoi - fossero circa 1000 persone al momento dell'attacco russo. Il calcolo di 600 vittime deriva dalla differenza tra la possibile presenza nel teatro e il numero di superstiti accertati.
Azovstal, «persi i contatti con i combattenti»
Si sarebbero persi i contatti tra le autorità di Mariupol e i combattenti della Azovstal. Lo ha dichiarato alla televisione ucraina il sindaco Vadym Boichenko.
Kiev vuole ripristinare l'integrità territoriale dell'Ucraina
Sempre nel corso del suo intervento video con il Wall Street Journal, Zelensky ha aggiunto che «il nostro compito principale è spingere le truppe russe nei territori in cui si trovavano prima del 24 febbraio. Comprendiamo che sarà difficile ripristinare completamente l'integrità territoriale nella penisola di Crimea temporaneamente occupata. Eppure, credo che saremo in grado in futuro, dopo aver mostrato la nostra forza, di passare alla via diplomatica perché ogni guerra finisce con la diplomazia», ha affermato il presidente ucraino. Zelensky ha sottolineato che il ripristino dell'integrità territoriale entro i confini internazionalmente riconosciuti è l'obiettivo di ogni ucraino. Allo stesso tempo, ha aggiunto, è impossibile fare tutto in una volta. (fonte ats)
L'accordo con la Russia? Zelensky aspetta la firma di Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha grande fiducia della fondatezza degli accordi raggiunto in sede negoziale, almeno in questa fase. «I nostri gruppi comunicano a livello di negoziatori… Posso onestamente dire che non credo davvero in tali accordi» ha dichiarato in un video citato da Ukrinform. Tutto dipende da Vladimir Putin: «Penso che sia importante parlare, ma fino a quando il presidente della Federazione Russa non firmerà o almeno non dirà ufficialmente qualcosa, non vedo alcun peso in tali accordi».
Anche il rabbino capo russo contro Lavrov
Le frasi del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a Rete 4 hanno indignato anche il rabbino capo in Russia, Berel Lazar, che considera «scioccanti» le esternazioni su Hitler che «aveva sangue ebreo» e sul fatto che «gli antisemiti più rabbiosi tendono ad essere ebrei». Lazar ha scritto: «Non mi ritengo autorizzato a dare consigli al capo della diplomazia russa, ma sarebbe bello se si scusasse con gli ebrei e ammettesse semplicemente di essersi sbagliato. Penso che allora sarebbe possibile considerare l'incidente risolto e voltare pagina».
Papa Francesco «ha scelto il tono sbagliato»
«È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione», ha dichiarato il dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato russo in una nota, secondo quanto riporta la Tass. «Tali dichiarazioni difficilmente contribuiranno all'instaurazione di un dialogo costruttivo tra le chiese cattolica romana e ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento». I colloqui dei leader delle due chiese hanno avuto luogo il 16 marzo con un collegamento video. (fonte ats)
Blocco del petrolio russo, c'è chi chiede più tempo
L'Ungheria e la Slovacchia hanno chiesto oggi di avere più tempo prima d'interrompere il flusso del petrolio che arriva loro dalla Russia. Secondo quanto si è appreso, anche la Repubblica Ceca avrebbe chiesto maggiori garanzie per quanto riguarda il periodo transitorio per l'applicazione delle sanzioni Ue sul petrolio russo. Il tema è stato affrontato nel corso della riunione dei rappresentanti permanenti dei 27, il Coreper. Nel documento inviato stanotte ai governi nazionali, la Commissione ha proposto che Budapest e Bratislava abbiano tempo fino alla fine del 2023 per rendere operativo lo stop al petrolio russo. (fonte ats)
Ancora 30 bambini nella Azovstal
La deputata ucraina Kira Rudik ha affermato che nell'acciaieria Azovstal nella città assediata di Mariupol nel sud del Paese ci sono ancora 30 bambini. Lo scrive il Guardian. Rudik ha detto che sono stati almeno 20 tentativi, falliti, di evacuare le persone dall'acciaieria. «Potete immaginare le nostre lacrime quando il primo gruppo» di persone «è stato messo in salvo».
Secondo la parlamentare di Kiev «l'obiettivo principale» ora è fare una valutazione su tutti i bambini che sono ancora nello stabilimento, insieme alle donne, agli anziani e ai soldati feriti: Il passo più complicato riguarda invece i soldati feriti perché la Russia non permette loro di uscire. Rudik ha infine precisato che ieri 156 persone sono riuscite a lasciare la città per raggiungere Zaporizhzhia. (fonte ats)
Oltre 5,6 milioni di persone sono fuggite dalla guerra
Più di 5,6 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa alla fine di febbraio. Lo riferiscono gli ultimi dati dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Inoltre, secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sono almeno 7,7 milioni gli sfollati interni in Ucraina, costretti ad abbandonare le loro case. (fonte ats)
La Moldavia si prepara «ma non vediamo una minaccia imminente»
La Moldavia ha fatto piani di emergenza per scenari «pessimistici» in relazione ai timori di essere trascinata nel conflitto nella vicina Ucraina. Lo ha detto la presidente del Paese Maia Sandu parlando in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, citata dal Guardian. Sandu tuttavia ha spiegato che la Moldavia non vede una minaccia «imminente» di disordini dalla guerra in Ucraina, nonostante le «provocazioni» dei separatisti filorussi nella regione della Transnistria, che hanno riportato una serie di attacchi ed esplosioni e hanno incolpato Kiev. Sandu e il suo governo hanno incolpato degli incidenti le fazioni separatiste «pro-guerra». (fonte ats)
«Incontro tra Putin e il Papa? Non c'è alcun accordo»
Non c'è alcun accordo su un eventuale incontro tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin. Lo rende noto il Cremlino. La Chiesa ortodossa russa afferma che Papa Francesco, nell'intervista al Corriere della Sera, «ha travisato la sua conversazione con il patriarca Kirill», riporta la Tass. (fonte ats)
Sanzioni, l'Europarlamento sostiene il nuovo pacchetto: «Putin ha sbagliato i suoi calcoli»
Il Parlamento europeo ha discusso le conseguenze sociali ed economiche per l'Unione della guerra russa in Ucraina. I deputati hanno sostenuto il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia e le proposte per aiutare la ripresa dell'Ucraina, entrambi illustrati dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. I deputati hanno sottolineato la necessità di sostenere i cittadini e le imprese dell'Ue colpite dalla guerra e chiesto unità tra i Paesi Ue. Hanno poi chiesto sostegno per i paesi che sono maggiormente colpiti dagli effetti della guerra, a causa della loro dipendenza dal gas e dal petrolio russo o perché ospitano un gran numero di rifugiati ucraini. La ministra francese delegata all'integrazione, Brigitte Klinkert, e la presidente della Commissione hanno aperto il dibattito. «Putin ha sbagliato completamente i suoi calcoli. Quello che ne consegue è una Nato più forte» e in arrivo «c'è un pacchetto di sanzioni completo che serve a far capire alla Russia che la guerra deve finire», ha dichiarato dal canto suo il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Meseberg, alla fine delle consultazioni governative in corso da ieri nel Castello alle porte di Berlino. (fonte ats)
Kherson, due funzionari regionali «rapiti dai russi»
Nella regione meridionale ucraina di Kherson, i soldati russi hanno rapito il capo della comunità territoriale di Chornobaivka e il suo vice. Lo ha scritto su Facebook il vice presidente del consiglio distrettuale Stanislav Troshyn, citato da Ukrinform. Secondo il funzionario, non è ancora chiaro il destino del sindaco di Hola Prystan Oleksandr Babych, del vice del consiglio comunale di Novokakhovka Ihor Protokovyl, e di molti attivisti, sindaci, deputati e capi delle comunità territoriali. (fonte ats)
Ue, sbloccati 11 miliardi di euro di aiuti per le aziende tedesche
Via libera della Commissione Ue a un nuovo schema di aiuti di Stato della Germania da circa 11 miliardi di euro per sostenere le aziende in tutti i settori nel contesto della guerra in Ucraina. «Questo regime ombrello consentirà alla Germania di mitigare l'impatto economico della guerra di Putin in Ucraina e di sostenere ulteriormente le aziende in tutti i settori colpiti dall'attuale crisi e dalle relative sanzioni», ha indicato la vicepresidente dell'esecutivo comunitario, Margrethe Vestager. (fonte ats)
«La Russia non ha mai attaccato nessuno»
La Russia non ha mai attaccato nessuno nella sua storia, ha solo protetto i suoi confini. Lo ha detto il patriarca russo Kirill in un sermone nella Cattedrale dell'Arcangelo al Cremlino, riportato da Interfax. «Noi non vogliamo combattere nessuno. La Russia non ha mai attaccato nessuno. Sorprendentemente, un Paese grande e forte non ha mai attaccato nessuno, ha solo protetto i suoi confini. Dio conceda che il nostro Paese rimanga forte, potente e amato da Dio fino alla fine dei tempi», ha affermato.
Il patriarca ha poi pregato perché Dio «rafforzi la fede, la pietà e la saggezza del popolo e dia la forza di lavorare sempre, vivere e, se necessario, combattere per preservare lo stile di vita libero e indipendente del popolo e della Russia». «Possa Dio salvare il suolo russo dalla faida e dall'invasione straniera e rafforzare il credo ortodosso, che è l'unica forza spirituale capace di unire veramente il nostro popolo. Crediamo che Dio ci concederà la sua misericordia e la sua grazia, anche durante questi tempi turbolenti», ha detto. (fonte ats)
I militari nell'Azovstal sono «saldamente bloccati»
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato stamane che le forze militari ucraine rimaste nell'acciaieria Azovstal sono «saldamente bloccate nel perimetro» dell'impianto. Lo riporta l'agenzia russa RIA Novosti. I «ripetuti tentativi» di proporre che vengano «rilasciati i civili e deposte le armi, dietro garanzia che avranno la vita salva e riceveranno un trattamento in conformità con quanto previsto dal diritto internazionale sono state ignorate», ha detto Shoigu, sottolineando che «i tentativi proseguiranno».
Ue, assistenza militare extra alla Moldavia
L'Unione europea sta considerando di fornire sostegno militare supplementare alla Moldavia. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, oggi in visita nella capitale moldava Chișinău. Lo riferisce l'agenzia Reuters. «È nostro dovere europeo aiutare e sostenere il Paese e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale».
Mosca: «Colpiti sei scali utilizzati per il trasporto di armi occidentali»
I sei scali merci ferroviari bombardati ieri sera dalle forze russe nell'Ucraina centrale e occidentale erano usati per il trasferimento di «armi occidentali alle forze ucraine in Donbass». Lo ha detto oggi il ministero della Difesa di Mosca citato da Interfax. Gli scali, colpiti con missili a lunga gittata lanciati dal mare e da aerei, si trovano vicino alle stazioni ferroviarie di Leopoli, Podbortsy, Volonets, Tymkove e Pyatikhatka. Ieri le autorità russe avevano parlato di sei stazioni ferroviarie bombardate senza che fossero segnalate vittime. (fonte ats)
La previsione di Danilov: «Sarà una lunga guerra»
Quella tra Russia e Ucraina «sarà una lunga guerra» e non si concluderà entro maggio. È questa la previsione del segretario del Consiglio di sicurezza nazionale di Kiev, Alexei Danilov, citato dall'agenzia Unian. «Se parliamo di questa parte della fase calda della guerra, non sono ottimista sul fatto che finirà a maggio, sarà una lunga guerra e continuerà nel nostro territorio», ha detto Danilov. «Quanto tempo? Dipende da molti fattori - ha aggiunto il capo del Consiglio di sicurezza -. Innanzitutto, dipende dal nostro esercito. E dipende dai nostri partner, dobbiamo riconoscerlo e dobbiamo parlarne. Perché senza il sostegno dei partner, sarebbe, sarà molto difficile fermare questa armata russa, che ha iniziato a muoversi verso di noi il 24 febbraio». (fonte ats)
Altri 20 cadaveri trovati nella regione di Kiev
Nella regione di Kiev, altri 20 corpi sono stati trovati nei villaggi liberati dall'occupazione dell'esercito russo: sale così a 1'235 il numero dei cadaveri di civili recuperati, che ieri erano 1'202. Lo ha riferito il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian. «Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi senza vita. La maggior parte delle persone era di Borodyanka e dei villaggi vicini, e d'insediamenti di Vyshhorod», ha affermato, «la maggior parte di loro è morta a causa del fuoco di armi leggere. Possiamo parlare di crimini su larga scala commessi dall'esercito russo nella regione di Kiev». (fonte ats)
Quante vittime russe?
Il numero esatto dei soldati russi che sono stati uccisi in Ucraina - ricorda la Cnn - rimane incerto. La Nato stima che ne siano morti fino a 15'000. A metà marzo il tabloid russo Komsomolskaya Pravda ha pubblicato e poi rimosso un rapporto secondo cui il ministero della Difesa aveva registrato 9.861 caduti nella guerra in Ucraina. Il bilancio aggiornato a oggi delle Forze armate ucraine parla di circa 24'500 soldati russi caduti sul campo. (fonte ats)
Nuovo convoglio in uscita da Mariupol
Un nuovo convoglio di bus carichi di civili ha lasciato Mariupol questa mattina. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko. L'operazione è stata possibile «con il supporto delle Nazioni Unite e della Croce Rossa». Il convoglio è diretto a Zaporizhzhia e farà delle soste intermedie, ha aggiunto Kyrylenko, con la possibilità d'integrare veicoli privati.
Otto regioni sotto le bombe
Dalle 6 di ieri mattina otto regioni dell'Ucraina sono sotto i bombardamenti dell'esercito russo: Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Leopoli, Vinnytsia, Kiev, Zakarpattia, Odessa e Donetsk. Lo ha scritto su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina citato dall'Ukrainska Pravda. In direzione Lyman, Ucraina orientale, le truppe di Mosca stanno avanzando in direzione del villaggio di Shandrygolove mentre i combattimenti continuano. A Mariupol proseguono senza sosta attacchi aerei, da terra e dal mare contro le postazioni nell'area dell'Azovstal.
Nella direzione di Zaporizhzhia è stato attaccato l'insediamento di Orikhiv, Mentre in quella di South Bug i bombardamenti hanno colpito l'intera linea del fronte per distruggere l'equipaggiamento e le fortificazioni delle posizioni ucraine. Intensificate le ostilità nell'area dell'insediamento di Tomin Balka. Nella direzione di Slobozhansky, sono stati sparati colpi di artiglieria e mortai a Kharkiv e sull'insediamento di Protopopivka. (fonte ats)
Kuleba: «Più sanzioni alla Russia, più armi all'Ucraina»
«Più sanzioni per la Russia, più armi pesanti per l'Ucraina». È la richiesta fatta dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un tweet, in cui aggiunge che «il terrorismo missilistico russo deve essere punito». «La Russia - afferma Kuleba - fatica ad avanzare e soffre perdite terribili. Da qui il disperato terrore missilistico in tutta l'Ucraina. Ma non abbiamo paura, e nemmeno il mondo deve avere paura». (fonte ats)
Russia struggles to advance and suffers terrible losses. Thus the desperate missile terror across Ukraine. But we are not afraid and the world should not be afraid either. More sanctions on Russia. More heavy weapons for Ukraine. Russia’s missile terrorism must be punished.
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) May 4, 2022
«Il futuro dell'Ue è scritto anche in Ucraina»
«Il futuro dell'Unione Europea è scritto anche in Ucraina". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen intevenendo stamani all'Europarlamento. Oltre al bando totale sul petrolio russo, il sesto pacchetto di sanzioni prevede l'esclusione da Swift di Sberbank, «di gran lunga la più grande banca della Russia, e altre due grandi banche». Non solo: è prevista l'inclusione di alcune decine di soggetti nella 'lista nera' e tra di essi ci sarebbero moglie e figlia di Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino. L'Europa interviene anche sul fronte mediatico: «Oggi blocchiamo tre grandi emittenti russe. Non sarà più permesso loro di distribuire i loro contenuti nell'Ue, in qualsiasi forma, sia via cavo, via satellite, su internet o tramite applicazioni per smartphone. Questi canali televisivi amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo». (fonte ats)
Blocco totale del petrolio russo
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato le proposte del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia un discorso al Parlamento europeo. Il punto cruciale è l'embargo completo al petrolio russo: «Sarà un divieto totale d'importazione», che comprende quello «marittimo e oleodotto, greggio e raffinato. Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo, in modo da consentire a noi e ai nostri partner di garantire rotte di approvvigionamento alternative e ridurre al minimo l'impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente la fornitura russa di petrolio greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell'anno» ha spiegato von der Leyen.
Più vittime russe in Ucraina che in quattro anni in Cecenia?
Il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) afferma di aver intercettato una comunicazione tra un soldato russo e un suo amico in cui il militare afferma che la Russia ha perso più vite di soldati in Ucraina che in quattro anni in Cecenia. Lo riporta la Cnn. Nell'audio il soldato esprime malcontento per il fatto che i membri d'élite della guardia nazionale russa Rosgvardiya e della forza speciale di polizia Omon avrebbero lasciato l'Ucraina. «Sono maledettamente inutili - afferma -. Stanno tornando indietro. Tutti questi combattenti delle forze speciali 'fantastici' che avevamo si sono tutti ritirati, sono fuggiti in Russia e si rifiutano di andare avanti». (fonte ats)
Kirill tra i sanzionati
Bruxelles propone di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill. La nuova lista, che dovrà ancora essere approvata dagli Stati membri, comprende 58 personalità da sanzionare, tra cui molti soldati russi, ma anche moglie e figli del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. (fonte ats)
Riunione Ue-Onu, la Russia non ci sarà
La Russia boicotterà oggi una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con il Comitato politico e di sicurezza dell'Unione europea (Psc). Lo rende noto una fonte diplomatica russa, secondo cui la decisione di Mosca è legata alla situazione in Ucraina. (fonte ats)
«Respinti 12 attacchi russi nel Donbass»
Le forze armate ucraine affermano di aver respinto, nella sola giornata di martedì, 12 attacchi russi nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Lo Stato maggiore di Kiev sostiene che l'esercito di Mosca ha perso svariati carri armati e sistemi di artiglieria. Proseguono i bombardamenti delle posizioni ucraine sulle direttrici che portano a Donetsk e Tavriya.
Nelle scorse ore gli attacchi missilistici russi nella regione di Lugansk hanno provocato due morti e due feriti, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Serhyi Gaidai.
22 battaglioni tattici russi nella regione di Kharkiv
La Russia ha schierato 22 battaglioni tattici vicino a Izjum, nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale, nel tentativo di avanzare lungo l'asse settentrionale del Donbass. Lo afferma l'ultimo aggiornamento dell'intelligence britannica, citato dalla Bbc, spiegando che nonostante le difficoltà a sfondare le difese ucraine e a costruire l'avanzata, la Russia «molto probabilmente» intende procedere oltre Izjum per catturare le città di Kramatorsk e Severodonetsk. «La cattura di queste località consoliderebbe il controllo militare russo del Donbass nord-orientale e fornirebbe una zona di raccolta per tagliare fuori le forze ucraine nella regione». (fonte ats)
Esercitazioni militari lampo bielorusse
«Le forze armate della Bielorussia hanno lanciato esercitazioni militari lampo di forze di risposta», comunica stamani l'ufficio stampa del ministero della Difesa bielorusso citato dall'agenzia Tass. (fonte ats)
Furto di grano
La Russia ha rubato 400'000 tonnellate di grano dai territori temporaneamente occupati dell'Ucraina, secondo il viceministro dell'agricoltura ucraino Taras Vysotsky citato dal Kyiv Independent. Si tratta, secondo Vysotsky, di circa un terzo di tutte le scorte di grano degli oblast di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. E se questo furto continuasse, afferma il viceministro, tali regioni potrebbero incorrere in carestie. (fonte ats)
«Integrità dell'Ucraina, inclusa la Crimea»
L'obiettivo dell'Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro organizzato dal Wall Street Journal. «Ci auguriamo che la Crimea sarà parte dell'Ucraina», ha affermato Zelensky. Sempre in un videomessaggio, il presidente ucraino si è detto convinto che le forze ucraine riusciranno a salvare tutte le persone assediate a Mariupol. Zelensky ha ricordato che sono 156 gli evacuati da Mariupol arrivati ieri a Zaporizhzhia: «Non è ancora una vittoria, ma è già un risultato», ha dichiarato. Oggi sono previsti altri corridoi umanitari, che avverranno sotto l'egida dell'ONU e della Croce Rossa Internazionale.
Bombe su sei stazioni
Sei stazioni ferroviarie sono state colpite in bombardamenti russi nell'Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin, citato dall'agenzia Unian. Al momento non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati «sono gravi», secondo Kamyshin. (fonte ansa)