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UCRAINAAltri civili via dalla Azovstal, i bombardamenti non si fermano: segui il LIVE

06.05.22 - 13:29
Quattro bus hanno portato in sicurezza quasi 50 persone dall'Azovstal. Zelensky: «Almeno 500mila ucraini deportati»
Reuters
Quattro bus hanno portato in sicurezza quasi 50 persone dall'Azovstal. Zelensky: «Almeno 500mila ucraini deportati»
Sanzioni, iniziata a Bruxelles la riunione degli ambasciatori. Ma pesa il veto di Budapest, ribadito da Orban: lo stop al petrolio russo sarebbe una «bomba nucleare» sull'economia ungherese.

La guerra e le bombe continuano a cadere su tutta l'Ucraina, ma l'occhio è puntato sulla maxi-acciaieria Azovstal dove restano asserragliati i miliziani del famigerato plotone Azov. A chiedere la loro resa, ieri in serata è stato anche lo stesso Vladimir Putin. Nella struttura, lo ricordiamo, ci sono anche centinaia di civili.

Di ieri anche la notizia di una piattaforma web internazionale per raccogliere fondi a sostegno dello sforzo bellico. A oggi l'Ucraina ha già ricevuto 12 miliardi di aiuti da tutto il mondo.

03:43
20:18

Gli evacuati dall'Azovstal sono 48
Salgono a 48 i civili evacuati oggi dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, secondo quanto riferiscono i media russi. Un nuovo bus con 13 civili a bordo ha lasciato lo stabilimento sotto assedio, mentre la Tass riferisce di un quarto mezzo pronto a partire prima della chiusura in serata del corridoio umanitario. (fonte ats)

20:14

Una legge per fornire armi più velocemente all'Ucraina
Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all'Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il provvedimento era stato approvato da Camera e Senato a fine aprile. La legge, che si chiama 'Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act', si ispira alla misura del 1941 che permise agli Usa di armare l'esercito britannico contro Hitler e consente di prestare equipaggiamento militare a qualsiasi governo straniero «la cui difesa sia valutata vitale dal presidente Usa». (fonte ats)
 
 

19:11

Un totale di 25 persone dell'Azovstal messe in sicurezza
Un secondo bus con 13 civili a bordo è riuscito a lasciare l'area dell'Azovstal a Mariupol. Ne dà notizia l'agenzia stampa Ria che conferma come, a bordo del torpedone, ci siano anche diversi bambini. Si tratta del secondo mezzo oggi che, malgrado il non rispetto del cessate il fuoco, è riuscito a lasciare la struttura.

19:08
ReutersUno dei bus che trasportano civili fuori dall'area di Mariupol.
19:07
19:07

Almeno 500mila ucraini portati con la forza in Russia
Sono più di mezzo milione gli ucraini deportati in territorio russo «con il chiaro scopo di assimilarli». Lo sostiene Volodymyr Zelensky in un intervento tenuto questa sera al parlamento islandese: «sequestrano loro il telefono, i documenti, e li mandano in regioni periferiche di quel Paese, per loro straniero».

18:35

Riconquistati cinque insediamenti nella regione di Kharkiv

«Le forze armate ucraine nella regione di Kharkiv hanno ripreso il controllo degli insediamenti di Oleksandrivka, Fedorivka, Ukrainka, Shestakovo, Peremoha e parte del villaggio di Cherkaski Tyshky». Lo ha riferito lo Stato Maggiore delle Forze Armate, citato da Unian, dopo l'avvio annunciato ieri di una controffensiva nelle aree di Kharkiv e Izyum (fonte ats).

18:18

Zelensky invita Scholz: «Fai un passo potente»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a fare un «passo potente» e a recarsi a Kiev il 9 maggio. Lo riferiscono i media ucraini citando la Reuters.

«È stato invitato, l'invito è aperto, da un po' di tempo. È invitato a venire in Ucraina, può fare questo passo politico molto potente: venire qui a Kiev il 9 maggio. Non ho bisogno di spiegarne il significato, penso che ne sia ben consapevole», ha detto Zelensky in un discorso ai rappresentanti di Chatham House. (fonte ats)

17:59

I contrari al bando del petrolio russo
Si continua a discutere in maniera accesa in quel di Bruxelles riguardo al piano per l'emancipazione dal petrolio russo. Fra gli aperti contrari c'è l'Ungaria, fra quelli parzialmente contrari invece troviamo Slovacchia e Repubblica Ceca. Il piano vorrebbe una riduzione dell'import di greggio nei prossimi sei mesi e uno stop totale dei prodotti raffinati entro il 2022. Slovacchia e Repubblica Ceca hanno però chiesto un'estensione fino al 2023. L'Ungheria, ha invece confermato che si opporrà e voterà contro. Si tratta di Paesi, soprattutto Slovacchia e Ungheria, fortemente legati dal punto di vista logistico alla Russia per quanto riguarda il petrolio, ma anche sul fronte politico.

17:41

12 civili fuggiti dall'Azovstal
Sono almeno 12 i civili che sono riusciti a lasciare l'acciaieria Azovstal nello sgombero previsto per questo pomeriggio. Stando a quanto affermato dalle autorità ucraine, malgrado l'accordo di cessate il fuoco l'esercito russo ha provato a colpire un veicolo nelle vicinanze, che si stava muovendo per soccorrere gli sfollati, uccidendo una persona e ferendone altre quattro. Al momento non è noto quanti siano le persone ancora asserragliate nei bunker della struttura.

16:54

La Russia resterà «per sempre» nel sud dell'Ucraina
La Russia resterà «per sempre» nel sud dell'Ucraina. Lo ha affermato un importante esponente del Parlamento di Mosca, Andrei Turchak, durante una visita a Kherson, la città nel sud dell'Ucraina sotto controllo russo da marzo. (fonte ats)
 
 

16:42

1,6 milioni di ucraini senz'acqua potabile
«Oggi 1,6 milioni dei nostri cittadini vivono in stato di guerra e non hanno accesso all'acqua potabile e 4,7 milioni si stanno avvicinando a questa situazione». Lo ha detto all'Ansa Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino. «Dove ci sono le ostilità la situazione è molto pericolosa» e «il diritto alla vita è minacciato», ha aggiunto. «A Popasna, Berezhna e in tutte le regioni di Donetsk e Lugansk, non ci sono più scorte di cibo, distrutte o sequestrate dai russi. Queste regioni hanno bisogno di assistenza umanitaria sotto forma di cibo e medicine». (fonte ats)

16:32

Zelensky: pace possibile se...
L'Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero «sulle posizioni del 23 febbraio». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. «Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati», ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014. (fonte ats)

16:10

«Non sarò il presidente della mini-Ucraina»
«Sono stato eletto dal popolo ucraino quale presidente dell'Ucraina, non come presidente della mini-Ucraina». Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky nel corso dell'intervento con Chatham House.

15:54

Nessun coprifuoco a Kiev per la giornata della Vittoria
I comandi militari ucraini non hanno in programma d'introdurre un coprifuoco a Kiev e nella sua regione tra domenica e lunedì, in coincidenza con le celebrazioni della Russia per la giornata della Vittoria, in cui Mosca commemora la resa dei nazisti nella Seconda guerra mondiale. Lo ha annunciato il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, citato da Suspilne News. (fonte ats)

15:52
keystone-sda.ch / STF (SERGEY DOLZHENKO)Il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko.
15:41

«Auto per l'evacuazione dei civili bombardata dai russi»
Il battaglione Azov denuncia che «durante il cessate il fuoco sul territorio dello stabilimento Azovstal un'auto è stata bombardata dai russi che hanno utilizzato armi guidate anticarro». La vettura, si legge sul post Telegram, «si stava dirigendo verso i civili per evacuarli dall'impianto. Come risultato del bombardamento, un combattente è stato ucciso e sei sono rimasti feriti. Il nemico continua a violare tutti gli accordi e a non aderire alle garanzie di sicurezza dell'evacuazione dei civili».

15:33

Peskov: «La Polonia è una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina»
La Polonia potrebbe rappresentare una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. «Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una retorica molto ostile dalla Polonia - ha smesso da tempo di essere amichevole, ma è diventata ostile negli ultimi mesi - e il fatto che una minaccia per l'integrità territoriale dell'Ucraina possa provenire dalla Polonia sono fatti ovvi», ha affermato Peskov parlando con i giornalisti. (fonte ats)
 
 

15:20

Gli ambasciatori di Donetsk e Lugansk in Russia
Le autoproclamate repubbliche popolari filorusse di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, riconosciute da Mosca alla vigilia dell'inizio dell'offensiva in Ucraina, hanno nominato i loro ambasciatori in Russia. Lo riferisce la Tass, citando note delle due amministrazioni. L'inviata di Donetsk sarà Olga Aleksandrovna Makeyeva, finora vice responsabile dell'amministrazione, mentre Lugansk ha nominato Rodion Valeryevich Miroshnik, attualmente consigliere diplomatico del leader dei secessionisti. (fonte ats)

15:12

Mariupol, quello della Russia è «terrorismo e odio»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha duramente attaccato la Russia nel corso di una conversazione con il think tank di politica estera Chatham House. «La Russia parla apertamente di armi nucleari. Di tempo impiegato dai missili russi per raggiungere le città europee. Lo fanno a causa del senso d'impunità. La Russia ricatta l'Europa con le minacce». Toccando l'argomento Mariupol, Zelensky ritiene che sia «un esempio di tortura e fame usata come arma di guerra». 
Il leader ucraino ha aggiunto: «Questa disumanità e crudeltà è il modo in cui l'esercito russo tratta le persone. La morte non è causata dalla guerra. Questo non è un evento militare. Questo è torturare a morte. Questo è terrorismo e odio».

15:10
keystone-sda.chI bombardamenti sulla Azovstal a Mariupol.
15:02

G7, videoconferenza dei leader con Zelensky
I leader del G7 terranno una videoconferenza domenica sull'Ucraina con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo annuncia Berlino. «Il cancelliere tedesco» Olaf Scholz «terrà la terza videoconferenza dall'inizio dell'anno con i partner del G7», ha spiegato una portavoce del governo di Berlino, Christiane Hoffmann, puntualizzando che l'8 maggio è una «data storica che segna la fine della seconda guerra mondiale in Europa». La videoconferenza «coprirà i temi di attualità, in particolare la situazione in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky vi prenderà parte e riferirà sull'attuale situazione nel paese», ha spiegato. (fonte ats)

14:42

In quasi 4 milioni lasciano la Russia
Secondo le statistiche ufficiali, circa 3,8 milioni di persone hanno lasciato la Russia nel primo trimestre del 2022 e la maggior parte delle persone è andata in Georgia, Turchia, Kazakistan e Finlandia. Lo scrive il Guardian, che cita il proprio corrispondente, secondo il quale i 3,8 milioni di persone sono filo-occidentali e orientate all'opposizione in Russia. (Fonte ats)

14:38
ReutersImmagine di archivio della fregata Admiral Makarov.
14:37
14:17

«Non abbiamo rubato grano all'Ucraina»
Le accuse di «furto» da parte della Russia di grano ucraino, avanzate dall'Onu, non sono vere. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia russa Tass. «Non abbiamo informazioni. Sembra un falso e, probabilmente, è un falso», ha detto Peskov rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento a riguardo. «Non so chi l'abbia detto esattamente all'Onu, ma ovviamente non si sono preoccupati di verificare queste informazioni», ha precisato Peskov. (Fonte ats)

14:06

Soldato dall'Azovstal: «Situazione critica»
«La situazione nell'acciaieria è critica. È stata critica a lungo e ora sta peggiorando». Lo ha detto Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal di Mariupol parlando alla Bbc. «La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei", ha detto, precisando che «ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo a uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano». Intanto, Severodonetsk, una delle città importanti del Donbass ancora sotto il controllo ucraino, è «praticamente circondata» da forze russe e separatisti filo-russi nel Donbass, che stanno cercando di prenderne il pieno controllo. (Fonte ats)

13:41

Nessun giorno della vittoria a Mariupol
Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «Non ho informazioni su una delegazione ufficiale», ha detto Peskov rispondendo a una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. L'organizzazione delle celebrazioni nella città, ha detto, «è impossibile per ovvie ragioni». Peskov, riporta Interfax, ha detto comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni. (Fonte ats)

13:29

L'operazione in Ucraina? «Procede secondo i piani»
L'operazione russa in Ucraina procede come previsto. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «L'operazione sta procedendo secondo i piani», ha detto Peskov, interpellato sulle affermazioni del presidente bielorusso Lukashenko secondo cui l'operazione starebbe durando troppo. (fonte ats)

13:28
keystone-sda.ch / STR (Alexei Alexandrov)Le vie di Mariupol.
13:22

«Inaccettabile» l'uscita di Orban sulle sanzioni
Le sanzioni alla Russia sono «una bomba atomica» per Orban? Tutto ciò è «inaccettabile». Così l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell alla conferenza europea The State of the Union rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle recenti dichiarazioni del premier ungherese. «I diplomatici dei 27 stanno lavorando per raggiungere un accordo tecnico sulle sanzioni, dunque si potrebbe discutere quanto tempo ci voglia per un embargo sul petrolio, ma legare la questione delle sanzioni a un altro dossier è inaccettabile», ha spiegato Borrell. (fonte ats)

13:10

Migranti in pericolo sulla linea del fronte
I migranti e i richiedenti asilo rinchiusi in un centro di detenzione per migranti a Mykolaiv, ai margini della prima linea nell'Ucraina meridionale, e in altri centri lungo la linea del fronte, sono in pericolo, denuncia oggi Human Rights Watch sollecitando il loro rilascio. «L'Ucraina dovrebbe liberare urgentemente le decine di migranti e richiedenti asilo detenuti arbitrariamente in questo e in un altro centro di detenzione e consentire loro di raggiungere la sicurezza nei paesi vicini», afferma la ong in una nota. «Migranti e richiedenti asilo sono stati rinchiusi per quasi due mesi ai margini di una zona di guerra», ha affermato Nadia Hardman, ricercatrice sui diritti dei migranti e dei rifugiati presso Human Rights Watch. «I detenuti sono terrorizzati e in pericolo, e non c'è alcuna giustificazione per tenerli chiusi in un centro di detenzione». (fonte ats)

13:01

Nave colpita, il Cremlino non commenta
Il Cremlino si è rifiutato di commentare in merito al possibile attacco contro una fregata della marina russa. «Non abbiamo tali informazioni» ha risposto il portavoce Dmitry Peskov. A essere colpita da un missile Neptune sarebbe l'Ammiraglio Makarov, secondo il deputato ucraino Alexey Goncharenko.

12:52

Il mondo non è più lo stesso di prima
«Con ogni giorno, con ogni mese, diventa più chiaro: Vladimir Putin e il suo regime compiono un mutamento radicale anche dal punto di vista della civilizzazione. Un'uscita temeraria dalla comunità mondiale. Un semplice ritorno allo status quo ante non potrà esserci e non ci sarà». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un discorso ad Amburgo. «Il mondo dopo questa guerra e questo attacco non sarà più lo stesso di prima. Già non lo è più. «Putin non deve vincere la sua guerra contro l'Ucraina e non vincerà», ha aggiunto Scholz. «Ne va della sovranità dell'Ucraina, della libertà del suo popolo, ma anche del futuro di qualsiasi ordine mondiale basato sulle regole». (fonte ats)

12:39
AFPImmagine di archivio che ritrae l'incrociatore Moskva.
12:34

«I russi hanno perso una nave»
Una fregata russa Petrel 11356R sta bruciando vicino all'Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un missile ucraino Neptune. Lo conferma il deputato popolare Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini. Un'esplosione si sarebbe verificata sulla nave, seguita da un incendio. Aerei russi stanno sorvolando quell'area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino «i russi hanno perso una nave». (fonte ats)

12:31

Sanzioni, «il dibattito va nella giusta direzione»
«Sapete dalla discussione in corso sul fatto che stiamo per imporre un embargo petrolifero alla Russia come prossimo passo. Mercoledì ho presentato questa proposta, ho detto subito, che non sarà facile. Tuttavia, non possiamo continuare a trasferire ingenti somme di denaro a un Paese che impone ai nostri vicini una guerra ingiustificabile». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in un forum organizzato dalla Faz. Von der Leyen non ha nascosto le difficoltà all'interno dell'Ue sulle sanzioni, riferisce il sito del quotidiano tedesco sul suo intervento, «ma il dibattito va nella giusta direzione». (fonte ats) 

12:30
keystone-sda.ch / STF (Rafal Guz)La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
12:25

Civili in fuga da Kherson molestati dai russi
I civili che cercano di fuggire dalla città sotto occupazione russa di Kherson, nel sud dell'Ucraina, vengono molestati e bloccati dalle forze russe. Lo denuncia il vice capo del Consiglio regionale di Kherson, Yurii Sobolevskyi, secondo quanto riporta la Cnn. «Uscire dalla città è complicato. Ci sono alcuni casi in cui le persone riescono a fuggire, anche sui bus, ma la maggior parte delle persone viene rimandata indietro. Tutti gli incroci sono bloccati», ha spiegato Sobolevskyi alla tv ucraina, denunciando che «ci sono casi in cui» le forze russe «commettono abusi ai check point: fanno perquisizioni molto approfondite, costringono gli uomini a spogliarsi, cercano tatuaggi», per capire se si tratta di simboli nazionalisti o neo-nazisti. (fonte ats)

12:15

La guerra «minaccia il mondo intero»
«Prima ancora che l'emergenza sanitaria finisse, il mondo intero si è trovato ad affrontare una nuova tragica sfida, la guerra attualmente in corso in Ucraina. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale non sono mai mancate guerre regionali, tanto che io ho spesso parlato di una terza guerra mondiale a pezzetti, sparsa un po' ovunque. Tuttavia, questa guerra, crudele e insensata come ogni guerra, ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero, e non può non interpellare la coscienza di ogni cristiano e di ciascuna Chiesa». Così il Papa durante l'udienza alla plenaria del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani. (fonte ats)

12:05

«Non combattere i russi, ma Putin»
«Sicuramente la Russia di Putin è stata indebolita» dalle sanzioni «e sta subendo una recessione che è la più forte dell'età moderna, infatti ha già registrato una perdita del 10%. Mi spiace per questo, perché ha purtroppo un effetto sulle persone normali, i russi stanno soffrendo ma il nostro obiettivo non è combattere i russi ma contenere le idee politiche di Putin». Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell intervenendo a un incontro con gli studenti a Firenze nell'ambito della Giornata dell'Europa.
«Ci staccheremo dall'energia russa ma dobbiamo essere realistici» e «dobbiamo farlo in maniera ordinata e oculata. Il gas è una risorsa energetica che non può essere sostituita da un'altra materia. Non serve solo per il riscaldamento ma anche per l'industria petrolchimica. Se non è il gas russo deve essere comunque gas. Per il petrolio è più facile e noi paghiamo molto di più alla Russia per il petrolio che per il gas. L'obiettivo è di smettere di finanziare la guerra di Putin. Iniziamo intanto con il petrolio», ha aggiunto Borrell. (fonte ats)
 
 

12:03
keystone-sda.ch (Bienvenido Velasco)Josep Borrell.
11:51

L'accordo per bloccare il petrolio russo «si farà»
«Stiamo lavorando per arrivare a un accordo tra tutti i Paesi europei, per fermare l'importazione di petrolio dalla Russia. Si farà. E se non si fa presto, cioè entro questo fine settimana, dovrò far riunire il Consiglio dei ministri degli Affari esteri per avere un accordo politico». Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell, a margine di un incontro con gli studenti a Firenze nell'ambito della Giornata dell'Europa. Borrell ha spiegato che il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Ue, «sta lavorando, stiamo cercando una soluzione che possa essere accettate da tutti, perché non tutti sono nella stessa situazione. Dobbiamo comprendere la situazione dell'Ungheria, della Repubblica Ceca di altri, ma dobbiamo arrivare a una soluzione veloce».
«Dobbiamo continuare ad aiutare l'Ucraina» ha aggiunto Borrell. «Dobbiamo fare pressioni alla Russia, economiche perché non prendiamo parte alla guerra. Mi sembra elementare, non capisco la gente che dice di non aiutare l'Ucraina. Se non aiutiamo l'Ucraina allora cosa?» (fonte ats)

11:33

Mariupol, i civili «vivono in condizioni orribili»
A Mariupol ci sono ancora «molti civili, uomini, donne e bambini intrappolati, che vivono in condizioni orribili. Noi abbiamo cercato di organizzare un numero di convogli insieme alla Croce Rossa per portare queste persone in salvo. Le mie persone sul terreno, sui bus con loro, mi dicono che queste persone hanno traumi profondi, profonde cicatrici psicologiche», avendo dovuto vivere con «poca acqua, poco cibo e senza la luce del sole». Lo ha raccontato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, al programma radiofonico della Bbc Radio 4's Today. (fonte ats)

11:17

Mosca: «Nessuna intenzione di usare armi nucleari»
La Russia non ha nessuna intenzione di usare armi nucleari in Ucraina. Lo ha ribadito il vice portavoce del ministero della Difesa russo. L'uso della bomba atomica sarebbe contrario agli obiettivi della "operazione militare speciale", ha aggiunto Mosca.

11:16
keystone-sda.ch / STF (Emilio Morenatti)Le macerie di una casa a Irpin.
11:08

Amnesty: l'aggressione russa deve essere perseguita
«In Ucraina la Russia ha compiuto il crimine di aggressione che deve essere perseguito» dalla giustizia internazionale. Lo ha detto Agnes Kallamar, segretario generale di Amnesty International, in una conferenza stampa a Kiev. «Sappiamo che i crimini commessi dalle forze russe nelle aree attorno a Kiev non sono incidentali né collaterali. Ma sono parte di uno schema», ha precisato Kallamar, citando le esecuzioni extra-giudiziarie, l'uso di bombe a grappolo, bombardamenti su insediamenti civili. (fonte ats)

10:48

Colpito deposito di munizioni a Kramatorsk
Missili di precisione russi hanno colpito e distrutto un grande deposito ucraino di munizioni nei locali dell'acciaieria Enrgomashspetsstal nella città orientale di Kramatorsk. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov citato dalla Tass.
«Le forze aerospaziali russe hanno distrutto con missili di precisione lanciati dall'aria un grande deposito di munizioni dell'esercito ucraino situato sul territorio dell'impianto Energomashspetsstal nella città di Kramatorsk», ha detto il portavoce. «Le forze aerospaziali russe hanno anche distrutto un sistema missilistico Tochka-U vicino alla comunità di Novotavricheskoye nella regione di Zaporozhzhia e hanno anche eliminato 10 basi di raggruppamento di soldati e attrezzature militari ucraine», ha aggiunto. (fonte ats)

10:28

Sanzioni, iniziata la riunione degli ambasciatori
È iniziata a Bruxelles la riunione del Coreper, il comitato che raggruppa gli ambasciatori dei 27 presso l'Ue, che deve cercare un accordo sul sesto pacchetto di sanzioni alla Russia. Sulla possibilità di trovare rapidamente un'intesa pesa soprattutto a posizione dell'Ungheria. A quanto si è appreso, al momento Budapest non intende accontentarsi di un raddoppio della deroga (da uno a due anni, cioè fino alla fine del 2024) che la Commissione e i Paesi membri sarebbero disposti a concedere per arrivare allo stop delle importazioni di petrolio dalla Russia. Ma chiederebbe anche garanzie sulla possibilità di ottenere dall'Unione nuove risorse per investire nella transizione energetica ora più che mai finalizzata anche all'indipendenza dalle fonti russe. (fonte ats)

10:20
keystone-sda.ch / STRContinua il bombardamento russo su Mariupol.
10:19

Mariupol, la maggior parte delle truppe russe «se ne sono andate»
«Voglio essere un po' cauto perché la nostra conoscenza della disposizione delle forze russe, sapete, non è perfetta. In generale penso che stimiamo che la maggior parte delle forze russe, delle forze di terra che erano dedicate a Mariupol, se ne siano andate e si siano mosse verso nord, fuori da Mariupol». Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel briefing di ieri sera con la stampa. «Quel piccolo numero, grosso modo l'equivalente di una coppia di gruppi di battaglioni tattici sono ancora dentro e intorno a Mariupol al momento. Per la maggior parte l'attività è condotta attraverso attacchi aerei su Mariupol e intorno alla città e certamente sull'impianto Azovstal», ha aggiunto. (fonte ats)

10:08

Zelensky, «il Winston Churchill del nostro tempo»
L'ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha avuto una conversazione in collegamento video con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'ex inquilino della Casa Bianca si è detto onorato del colloquio con «il Winston Churchill del nostro tempo» e l'ha ringraziato «per la sua guida, il suo esempio e il suo impegno per la libertà». Zelensky, aggiunge Bush, ha assicurato che gli ucraini «non vacilleranno nella loro lotta contro la barbarie e la delinquenza di Putin. Gli americani sono ispirati dalla loro forza d'animo e resilienza. Continueremo a stare con gli ucraini mentre difendono la loro libertà».

10:04
09:49

Popasna «viene bombardata 24 ore su 24»
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha spiegato che la situazione nella cittadina di Popasna è stata a lungo «molto difficile»: la città è quasi completamente distrutta, «perché viene bombardata 24 ore su 24, attaccata con ogni tipo di arma». Inoltre nel villaggio di Voevodivka vicino a Severodonetsk sono in corso aspri combattimenti, che continuano anche nel villaggio di Belogorovka vicino a Lysychansk, dove «il nemico sta cercando di prendere posizione per circondare i militari ucraini», prosegue Gaidai. (fonte ats)

09:39
keystone-sda.ch (John Thys)Il primo ministro ungherese Viktor Orban.
09:38

La sanzione sul petrolio russo? Una «bomba nucleare» sull'Ungheria
La proposta della Commissione Europea di mettere al bando il petrolio russo sarebbe una «bomba nucleare» sganciata sull'economia dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese Viktor Orban, citato dall'agenzia stampa Reuters. Sempre sul versante delle sanzioni, Orban aggiunge che le autorità ungheresi non sosterranno provvedimenti contro figure religiose. Un chiaro riferimento alla minaccia di prendere di mira il patriarca russo Kirill.

09:25

Un'intensa offensiva su Lugansk «nei prossimi 3 o 4 giorni»
Le forze di difesa ucraine si stanno preparando per un'intensa offensiva da parte dei russi nella regione di Lugansk nei prossimi tre o quattro giorni. Lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhyi Gaidai, secondo quanto riferisce l'agenzia ucraina Unian. «Ci stiamo preparando per offensive più potenti nei prossimi 3 o 4 giorni. Faranno ogni sforzo per sfondare a Severodonetsk o Popasna», ha detto Gaidai, esprimendo comunque fiducia nel fatto che le forze ucraine respingeranno gli attacchi. (fonte ats)

 

09:23
keystone-sda.ch / STR (STR)Razzi ucraini sparati nella regione di Lugansk.
09:05

15enne ucciso dal bombardamento sull'Ecoparco
Un ragazzo di 15 anni è rimasto ucciso ieri nel bombardamento dell'esercito russo sull'Ecoparco Feldman a Lisne, nella regione orientale di Kharkiv. Il giovane volontario stava aiutando a dar da mangiare agli animali dallo zoo del parco quando sono arrivate le bombe. Lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale ucraino citato da Ukrinform. (fonte ats)
 
 

08:37

«Circa 500 civili evacuati da Mariupol»
«Circa 500 civili sono già stati evacuati dalla città di Mariupol» nel sud dell'Ucraina. Lo rende noto la presidenza ucraina, precisando che l'operazione di evacuazione prosegue. (fonte ats)

08:28

Bombardamenti russi a nord e a sud
Bombardamenti sono in corso sulla regione settentrionale ucraina di Kherson e su quella di Mykolaiv, nel Sud del Paese, dove sono stati presi di mira gli insediamenti da dove l'esercito russo si era ritirato. Lo afferma il rapporto della mattina dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, citato da Ukrinform.
A partire dalle sei del mattino, razzi e artiglieria stanno colpendo le aree residenziali e i sobborghi della città orientale di Kharkiv. Sempre nell'est del Paese sono continuate le operazioni offensive di Mosca nelle regioni di Donetsk e Lugansk, «per mantenere una rotta terrestre tra questi territori e la Crimea temporaneamente occupata». In direzione di Popasna le truppe russe si stanno concentrando per avanzare e prendere il controllo totale della città e riprendere l'offensiva su Lyman e Siversk. Secondo lo Stato maggiore, l'esercito russo sta espandendo la difesa aerea, il supporto logistico e i sistemi di attacco. (fonte ats)

08:19
keystone-sda.chIl bombardamento sull'acciaieria Azovstal ripreso da un drone.
08:18

Conquistare la Azovstal per avere un «successo simbolico» per il 9 maggio
A Mariupol le forze russe «hanno proseguito l'assalto di terra alla acciaieria Azovstal per il secondo giorno, nonostante le dichiarazioni russe di volerla solo isolare». Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence, spiegando che questo «rinnovato sforzo russo di conquistare Azovstal e completare la cattura di Mariupol è legato probabilmente alle imminenti commemorazioni del 9 maggio, Giorno della vittoria, e al desiderio di Putin di avere un successo simbolico in Ucraina».
Questi sforzi, tuttavia, spiega l'intelligence nel report pubblicato su Twitter, «hanno un costo per la Russia a livello di personale, equipaggiamento e munizioni». «Se alla Azovstal prosegue la resistenza ucraina, le perdite russe continueranno ad aumentare e a ostacolare i loro piani operativi nel Donbass meridionale». (fonte ats)

07:59

Svezia e Finlandia temono minacce russe
Gli Stati Uniti sono convinti di poter aiutare Svezia e Finlandia su eventuali problemi di sicurezza nel lasso di tempo che passerà dalla domanda all'adesione alla Nato. Lo fa sapere la Casa Bianca. Svezia e Finlandia temono eventuali minacce russe dopo che si saranno candidate a entrare nell'Alleanza Atlantica dal momento che potrebbe passare anche un anno prima che tutti i 30 membri diano la loro approvazione. «Siamo fiduciosi di poter trovare il modo per affrontare le eventuali preoccupazioni di entrambi i Paesi», ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Anche il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha detto di essere «convinto che gli Stati Uniti saranno in grado di trovare il modo di affrontare qualsiasi preoccupazione che la Svezia o la Finlandia possano avere nel lasso di tempo tra la domanda e l'effettiva adesione alla Nato». (Fonte ats)

07:18

180 attivisti e civili rapiti dalle truppe russe 

L'Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell'esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell'Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all'insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall'Ucraina (fonte: Ats).

07:16
07:12

Oltre 2mila missili e 6731 vittime civili

Dall’inizio dell’invasione le truppe russe hanno lanciato oltre 2mila missili sull’Ucraina e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite nel Paese: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un evento online di beneficenza. Secondo il Kiev Indipendent - che cita fonti Onu - sarebbero inoltre 6.731 le vittime civili dall'inizio della guerra.

07:10

L'intelligence Usa e il "colpo" alla Moskva

Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l’Ucraina a colpire l’incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile con due missili. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiesto e ottenuto conferma dagli americani che si trattasse appunto dell'incrociatore.

07:01

Bucha, l’ambasciatrice Usa all'Onu: «Conferme su fosse comuni»

«Abbiamo immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha. E questa non è solo un’accusa non verificata sui social. È un fatto orribile con il quale il mondo deve fare i conti». Lo ha scritto su Twitter l’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield. Altri dati, terribili, sono quelli riferiti dal sindaco della città Anatolii Fedoruk che parla di 419 civili uccisi, tra cui donne e bambini.

07:00

Azovstal, evacuazione in corso

Durante la notte è proseguita la terza operazione delle Nazioni Unite per evacuare i civili dall’acciaieria Azovstal a Mariupol. «Un convoglio sta procedendo per arrivare ad Azovstal entro domani mattina, si spera per ricevere quei civili rimasti in quell’inferno desolato» ha detto il responsabile dell'operazione Martin Griffiths. Anche il segretario generale dell'Onu António Guterres ieri sera ha parlato di «paesaggio infernale» riferendosi a Mariupol. Nelle due evacuazioni precedenti la Croce Rossa e l'Onu hanno aiutato circa 500 civili a lasciare l'acciaieria.