Lo annunciano le autorità ucraine. Tuttavia la Croce Rossa e le Nazioni Unite non hanno ancora dato conferma
La Bulgaria ha chiesto a Bruxelles il rinvio di due anni per lo stop all'importazione di petrolio russo
Centinaia di milioni di dollari in armi e una legge ad hoc per velocizzare le forniture alle truppe ucraine. Così gli Stati Uniti e Joe Biden sperano di dare un impulso forte alla guerra, sostenendo lo sforzo bellico ucraino, mentre la Russia spera di festeggiare una vittoria simbolica sull'Ucraina già lunedì 9 maggio, anniversario della Giornata della vittoria che ha messo fine alla seconda guerra mondiale.
Intanto gli occhi del mondo intero sono puntati sulla gigafonderia Azovstal, tuttora sotto attacco via terra, dove i soldati asserragliati sono ormai allo stremo. Parte dei civili, che restano comunque centinaia, sono stati evacuati nonostante il mancato rispetto del cessate il fuoco.
«Una bomba su 90 persone»
Il governatore di Lugansk Serhiy Haidai ha denunciato che i russi hanno lanciato una bomba su una scuola nel villaggio di Belogorovka, dove nel sotterraneo si nascondevano 90 persone. Per il momento una trentina sono state tratte in salvo, e le operazioni di soccorso proseguono, ha aggiunto Haidai in un messaggio su Telegram, come riportano i media ucraini. (Fonte ats)
Registrati 200 attacchi alle strutture sanitarie
Durante una conferenza stampa avvenuta oggi, il direttore dell'Organizzazione mondiale per la sanità ha riferito che le strutture sanitarie ucraine sono state colpite 200 volte dall'inizio dell'invasione russa avvenuta il 24 febbraio. Tedros ha inoltre affermato, in un messaggio rivolto ai cittadini ucraini che «l'Oms è al vostro fianco».
Un comandante: «Il tempo stringe»
«Sembra come se mi fossi ritrovato in un reality show infernale, dove noi siamo i militari, combattiamo per le nostre vite, tentiamo ogni possibilità per salvarci, e il mondo intero sta solo a guardare una storia interessante. L'unica differenza è che questo non è un film e non siamo personaggi di fantasia». Lo scrive in un post su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36esima brigata dei marines dell'esercito ucraino, asserragliato con le truppe del reggimento Azov nell'acciaieria Azovstal di Mariupol. «Poteri superiori, stiamo aspettando il risultato delle vostre azioni... il tempo stringe e il tempo è la nostra vita!», aggiunge. (Fonte ats)
Donne, bambini e anziani liberati
La vice del primo ministro ucraino ha affermato sul suo canale Telegram che tutte le donne, i bambini e gli anziani che si trovavano all'interno dell'acciaieria Azovostal sono stati liberati. Tuttavia, la Croce Rossa e le Nazioni Unite, che si occupano delle evacuazioni, non hanno ancora confermato la notizia.
Armi e intelligence, ecco come Washington aiuta Kiev
Tonnellate di armi, informazioni di intelligence, addestramento e apparecchi per comunicazioni sicure del presidente Volodymyr Zelensy: è sempre più forte e palese l'aiuto di Joe Biden a Kiev contro l'invasione di Mosca, in un conflitto che soprattutto agli occhi dei russi appare sempre di più come una guerra per procura. Sin dall'inizio delle ostilità Washington ha garantito all'Ucraina, insieme agli alleati, un vero e proprio arsenale, con un flusso crescente e ininterrotto di armi e munizioni, come confermano anche gli ultimi due pacchetti di aiuti militari annunciati da Biden (150 milioni) e dal Pentagono (137 milioni), per un totale che sfiora i 4 miliardi di dollari. All'inizio in chiave difensiva, come i missili anti tank Javelin e quelli anti aerei Stinger. Poi in funzione offensiva. A Kiev è arrivato (quasi) di tutto: artiglieria pesante come gli obici Howitzer da 155 mm, sistemi di difesa anti aerea, missili a guida laser, blindati Humvees, droni di vario genere, da quelli da ricognizione tipo Puma a quelli kamikaze come gli Switchblade e i Phoenix Ghost (creati su misura dall'aviazione Usa per le esigenze delle forze armate ucraine). Washington ha inoltre garantito in basi Usa o Nato in Europa anche l'addestramento di soldati ucraini «su alcuni sistemi strategici». E ha dotato Zelensky di apparecchiature e linee sicure per non essere intercettato. Ma l'aiuto più cruciale, quello che ora rischia di provocare un'escalation e un allargamento del conflitto, è stato la condivisione delle informazioni di intelligence in tempo reale, che hanno consentito agli ucraini di prevenire gli attacchi di Mosca e di colpire molti bersagli nemici. (fonte ats)
La Bulgaria chiede due anni per lo stop al petrolio russo
La Bulgaria chiede a Bruxelles il rinvio di due anni per lo stop all'importazione di petrolio russo, minacciando in caso contrario di ricorrere all'arma del veto. «Se non otterrà il rinvio, la Bulgaria potrebbe porre il veto sulla decisione comune», ha detto oggi Radoslav Ribarski, presidente della commissione parlamentare per l'energia. Finora dalla Ue non è arrivata ancora una risposta a tale richiesta di Sofia - ha aggiunto Ribarski in dichiarazioni alla tv pubblica Btv, riprese dai media regionali. Stando a tali media, Bruxelles sarebbe orientata a concedere il rinvio fino al 2024 a Ungheria, Slovacchia e Repubblica ceca, non però alla Bulgaria.
Fughe di notizie, il presidente Usa ammonisce i vertici
Joe Biden ha ammonito i vertici della difesa e dei servizi segreti sui rischi legati alle fughe di notizie sulla condivisione con Kiev delle informazioni di intelligence Usa contro i russi. Il presidente americano, secondo Nbc news, ha chiamato i capi del Pentagono Lloyd Austin, della Cia William Burns e della National Intelligence Avril Haines sottolineando che le recenti notizia di stampa sono controproducenti e «distraggono dal nostro obiettivo». (fonte ats)
Non servono i rubli per il gas
Gazprom ha scritto agli acquirenti europei assicurando che possono pagare il gas senza violare le sanzioni internazionali che impongono di non effettuare transazioni con la Banca Centrale russa. Lo scrive Bloomberg che ha letto la lettera con cui Gazprom assicura che una nuova ordinanza del Cremlino «chiarisce la procedura» prevista dal primo decreto sui pagamenti in rubli e spiega che la valuta estera ricevuta viene scambiata in rubli tramite il Centro nazionale di compensazione della Russia, garantendo così la trasparenza dei flussi di cassa ed escludendo rapporti diretti con qualsiasi «terza parte», cioè la Banca Centrale. (Fonte ats)
Ukrainian Bayraktar TB2 destroyed another Russian ship. This time the landing craft of the "Serna" project. The traditional parade of the russian Black Sea fleet on May 9 this year will be held near Snake Island - at the bottom of the sea. pic.twitter.com/WYEPywmAwX
— Defence of Ukraine (@DefenceU) May 7, 2022
La Nato aiuterà l'Ucraina «anche se ci vorranno anni»
La Nato non vede alcun cambiamento nella strategia nucleare di Mosca ed è determinata ad aiutare l'Ucraina finché il presidente Vladimir Putin continuerà la guerra, anche se ci vorranno mesi o anni: lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, in un'intervista al Welt am Sonntag. Stoltenberg ha inoltre previsto «ancora più distruzione di infrastrutture critiche e aree residenziali» in Ucraina. Sottolineando che dall'inizio del conflitto l'Alleanza non ha notato alcun movimento negli arsenali nucleari russi, il numero uno della Nato ha definito irresponsabili le minacce nucleari di Mosca. (fonte ats)
Von der Leyen: «Non sappiamo quanto durerà la guerra»
«Non sappiamo quanto può durare questa guerra. Ecco perché è così importante» che «continuiamo a mantenere la nostra unità e forza collettiva. Perché possiamo condividere i nostri valori: democrazia, libertà, stato di diritto, il diritto di ogni paese di decidere da solo dove vuole andare in futuro. Possiamo difendere tutto questo efficacemente solo se siamo uniti e forti». Lo ha detto parlando delle sanzioni contro la Russia la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen intervenendo a un evento ad Augusta, l'inaugurazione del programma del Padiglione Fuggerei Next500. I 27 Stati dell'Ue «in modo rapido e unanime hanno deciso pacchetto sanzionatorio dopo pacchetto - ha sottolineato - Sono il prezzo che Putin sta pagando per la sua guerra di aggressione». Le sanzioni «si mangiano giorno dopo giorno, settimana dopo settimana più in profondità l'economia russa. Hanno colpito le riserve valutarie, hanno colpito il commercio, vanno contro gli oligarchi, che sostengono il Cremlino» ha aggiunto von der Leyen. «Tutti i sostenitori del Cremlino devono rendersi conto che con questa guerra, Putin sta cercando invano di cancellare l'Ucraina dalle cartine. Soprattutto, però, sta derubando il proprio Paese di prospettive future». (fonte ats)
Kiev annuncia di aver colpito una nave russa nel Mar Nero
Una nave russa di classe Serna, imbarcazione da sbarco con sistema a cavità aerea costruita per la Marina russa sarebbe stata colpita e distrutta da unità ucraine nelle acque del Mar Nero, vicino all'isola di Snake. Lo scrive l'Ukrainska Pravda riportando i messaggi social del Comando operativo Sud di Kiev, dell'amministrazione militare di Odessa e le affermazioni del capo del Centro di coordinamento congiunto per le forze di sicurezza e di difesa dell'Ucraina meridionale Natalia Humeniuk. Non sono stati però forniti particolari sull'operazione, né quando l'attacco sarebbe avvenuto. Ieri Kiev ha dato la notizia che sempre vicino all'isola di Snake le forze ucraine hanno colpito la fregata russa Admira Makarov, ma il Cremlino ha reagito affermando di non avere notizie di mezzi colpiti nell'area. (fonte ats)
Gli USA «partecipano alle ostilità»
Gli Stati Uniti «partecipano alle ostilità in Ucraina». Lo afferma il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram dove aggiunge: «Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari» per conto del «regime nazista di Kiev», «partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese». Il riferimento di Volodin è alle informazioni di intelligence Usa passate agli ucraini per colpire obiettivi russi di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani. (fonte ats)
Abbattuti 14 droni russi
Le forze ucraine riferiscono di aver respinto ieri otto attacchi russi e hanno abbattuto almeno 14 droni dell'esercito di Mosca. Inoltre, secondo l'ufficio stampa dell'Operazione delle forze congiunte, sono stati distrutti tre carri armati russi, oltre a otto sistemi di artiglieria, sette veicoli corazzati da combattimento, tre unità di equipaggiamento speciale e un veicolo. Secondo l'intelligence britannica, le forze ucraine hanno distrutto almeno uno dei più sofisticati carri armati russi, il T-90M. L'esercito di Kiev, nel suo ultimo aggiornamento, sostiene che sono almeno 25'100 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione. Inoltre che dopo 73 giorni di conflitto si registrano anche 199 aerei da caccia abbattuti, oltre a 155 elicotteri e 341 droni. Le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1122 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2713 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 90 missili da crociera, 172 lanciamissili, 11 navi, 1934 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 84 unità di difesa antiaerea e 38 unità di equipaggiamenti speciali. (fonte ats)
Riaprire i porti per evitare una carestia mondiale
Appello del Programma alimentare mondiale (PAM) per la riapertura dei porti dell'Ucraina per scongiurare l'incombente minaccia di carestia: «I porti nella zona di Odessa, nel sud dell'Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo», si legge sul sito istituzionale del PAM. «I silos di grano dell'Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi». In precedenza la FAO, L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha affermato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccati in Ucraina. (fonte ats)
Azovstal, evacuata una cinquantina di civili
Una cinquantina di civili, tra donne, bambini e anziani, sono stati evacuati oggi dall'acciaieria di Azovstal. Ma non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk citata da Interfax Ukraine. L'evacuazione continuerà domani, ha aggiunto. «Mi scuso sinceramente con la gente di Mariupol che ha aspettato invano gli autobus di evacuazione oggi. Domani dovremmo essere in grado di farlo. Ci riuniamo vicino a Port City alle 5 dl pomeriggio», ha affermato. Anche il quartier generale della difesa territoriale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) - riporta Interfax - questa mattina ha annunciato che «cinquanta persone sono state evacuate oggi dall'acciaieria Azovstal a Mariupol». «Il numero di civili evacuati dal territorio dell'impianto metallurgico ha raggiunto 176 persone», ha aggiunto. Ieri erano stati evacuati dall'acciaieria 50 civili. (fonte ats)
Bombardamenti continui sulla città di Kramatorsk
Un attacco missilistico notturno su una zona residenziale di Kramatorsk, nel Donbass, ha provocato feriti e distrutto 15 abitazioni, un condominio, un'istituzione culturale, esercizi commerciali e infrastrutture. Lo riferiscono gli amministratori locali citati dai media ucraini. Negli ultimi giorni Kramatorsk è stata spesso presa di mira dalle forze russe: due giorni fa sulla città è stato lanciato un massiccio attacco missilistico che ha danneggiato 810 appartamenti in 32 grattacieli. Tra la notte scorsa e questa mattina l'esercito di Mosca ha colpito sempre nella stessa regione anche Krasnograd, Lyman, Skovorodynivka e altri insediamenti. (fonte ats)
Distrutti equipaggiamenti e armi forniti dagli Usa e Paesi europei
Il ministero della Difesa russo rende noto che nel corso di raid aerei nella regione orientale di Kharkiv, le forze di Mosca la notte scorsa hanno distrutto una «grande quantità» di armi ed equipaggiamenti forniti all'Ucraina dagli Stati Uniti e da Paesi europei. Gli attacchi, ha detto il portavoce del ministero Igor Konashenkov, sono avvenuti vicino alla stazione ferroviaria di Bogodukhov, e hanno anche ucciso 280 combattenti ucraini. Secondo la fonte, i caccia russi hanno colpito 18 siti militari ucraini, inclusi due posti di comando oltre a cinque zone in cui erano schierate truppe ed equipaggiamenti militari ucraini. Sono inoltre stati distrutti tre depositi di carburante e munizioni vicino al villaggio di Dachnoye, nella regione di Odessa (sudovest). Le difese aeree di Mosca, ha aggiunto il portavoce, hanno abbattuto sempre la notte scorsa 17 droni ucraini, tre missili Tochka-U e nove missili Smerch. (fonte ats)
Combattimenti nei sobborghi di Severodonetsk
Scontri a fuoco con armi leggere sono in atto nei sobborghi della città di Severodonetsk, nel Donbass, tra i separatisti filo-russi dell'Ucraina orientale e unità di Kiev che usano cecchini e droni. Lo riferisce la BBC. La città, che prima dell'invasione contava una popolazione di 100'000 abitanti, sarebbe vicina all'accerchiamento. Vittime civili sono state segnalate sia nella città di Bakhmut, dopo un attacco missilistico su una zona residenziale, sia nel Donetsk. Intanto Le forze armate ucraine stanno allargando la controffensiva nella regione orientale di Kharkiv e potrebbero così allentare la pressione dell'esercito russo su quel quadrante. Un'operazione offensiva su larga scala potrebbe respingere le operazioni russe in corso per circondare le forze ucraine nella regione di Severodonetsk. Secondo un rapporto del think-tank militare Usa "American Institute for War Studies" (Istituto per lo studio della guerra), le unità di Kiev hanno ripreso sotto il loro controllo diversi insediamenti a nord e ad est di Kharkiv, riducendo la capacità russa di minacciare il centro regionale. Inoltre, le forze armate stanno visibilmente riconquistando il territorio lungo un ampio arco intorno a Kharkiv, piuttosto che concentrarsi su un attacco ristretto, indicando la capacità di lanciare operazioni offensive più ampie che non erano ancora state osservate dal 24 febbraio. (fonte ats)
Preparativi per la parata del 9 maggio
Mosca si prepara a festeggiare la “Giornata della vittoria” il 9 maggio, giorno dell’anniversario della sconfitta della Germania durante la seconda guerra mondiale. Tuttavia quest’anno i festeggiamenti assumeranno un significato particolare per il Paese che ha invaso l’Ucraina a fine febbraio. In precedenza si era parlato del 9 maggio come data possibile per la fine della guerra. Oggi invece, stando a fonti dell’intelligence, si pensa ad un annuncio di una nuova fase del conflitto; notizia smentita però dal Cremlino. Le immagini scattate oggi durante le prove ufficiali della parata mostrano migliaia di soldati sfilare per le vie di Mosca, con tanto di armi in mostra e spettacoli delle forze aeree.
La Siria sostiene Donetsk e Lugansk
La Siria è pronta a fornire assistenza alle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk (DPR e LPR): lo ha annunciato oggi l'ambasciatore siriano in Russia, Riad Haddad, secondo quanto riporta la Tass. «Da oltre otto anni i popoli della DPR e della LPR subiscono bombardamenti, danni costanti e un ingiusto blocco da parte dei neonazisti appoggiati dall'Occidente - ha detto Haddad -. Di conseguenza, migliaia di persone sono state uccise o hanno dovuto lasciare le loro case. Questo è il motivo per cui la Siria sta lavorando per fornire un sostegno completo alle repubbliche». (fonte ats ans)
Stop alla protesta per i militi dell'Azovstal
Una manifestazione delle mogli dei militari ucraini sotto assedio nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, che chiedeva negoziati con i russi per ottenere l'evacuazione dei mariti, è stata dispersa dalla polizia a Kiev, secondo quanto riferisce il Guardian. Gli agenti hanno inoltre consegnato cartoline per l'arruolamento nell'esercito agli uomini che erano presenti al raduno. Una cinquantina di persone si erano radunate, nonostante il divieto delle autorità, nella Piazza dell'Indipendenza, per chiedere che le trattative per l'evacuazione non riguardino solo i civili, ma anche gli uomini in armi, tra cui membri del Reggimento Azov. (fonte ats ans)