Zelensky non ritiene possibile un cambio di regime in Russia: «Si rinforzano l'un l'altro»
Il racconto di una pasticcera scappata da Severodonetsk: «La nostra speranza di pace è andata in frantumi»
Il presidente statunitense Joe Biden sembra pronto a rompere gli indugi inviando armi più potenti a Kiev per arginare la lenta ma progressiva avanzata dei russi nel Donbass, dove l'esercito ucraino comincia a scontare l'inferiorità di uomini e mezzi.
Anche il Presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che la situazione nel Donbas è «molto difficile», con i russi che hanno conquistato la città di Lyman. A livello europeo e internazionale si studia intanto una possibile soluzione per il blocco dei porti, che rischia di trasformarsi in una catastrofe alimentare mondiale.
Un crowdfunding lituano per comprare un drone all'Ucraina
I cittadini lituani hanno raccolto con un'iniziativa di crowdfunding la cifra di cinque milioni di euro «in soli tre giorni e mezzo» per comprare un drone Bayraktar da consegnare all'Ucraina per la guerra contro la Russia. Lo annuncia il governo di Vilnius su Twitter. (fonte ats)
La Russia avanza nel Donbass
Le forze russe continuano l'avanzata nel Donbass: Severodonetsk è assediata, Lyman è caduta, Sloviansk e Kramatorsk le stanno aspettando. (fonte ats)
In Serbia una manifestazione contro la Russia
Una manifestazione contro l'intervento militare russo in Ucraina si è svolta nel pomeriggio di oggi nel centro di Belgrado, in Serbia. Al raduno in Piazza della Repubblica hanno partecipato cittadini serbi ma anche russi, ucraini e bielorussi, che hanno denunciato le «conseguenze catastrofiche» di questo «assurdo conflitto» che va avanti da oltre tre mesi. (fonte ats)
Prima nave russa a Mariupol
Per la prima volta da quando la Russia ha completato la conquista della città, una nave russa è entrata nel porto ucraino di Mariupol per caricare 3'000 tonnellate di prodotti siderurgici e portarli a Rostov sul Don. Lo ha scritto su Telegram la commissaria per i diritti umani della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, Liudmyla Denisova. (fonte ats)
«A Odessa abbiamo missili per affondare la flotta del mar Nero»
«Finora ci sono stati dati così tanti missili Harpoon che possiamo affondare l'intera flotta (russa, ndr) del mar Nero». Lo ha detto il portavoce dell'amministrazione militare di Odessa Sergey Bratchuk citato dall'agenzia Unian.
Nei giorni scorsi il ministero della Difesa ucraino aveva annunciato l'arrivo dei missili anti nave Harpoon forniti da Danimarca, Regno Unito e Olanda e obici semoventi M109 da 155 mm. (fonte ats)
«Putin, Macron e Scholz continueranno a sentirsi»
Il presidente russo Vladimir Putin, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno concordato di continuare a tenere contatti «con telefonate», riferisce il portavoce del Cremlino citato dalla Tass. (fonte ats)
«Ad oggi nessun segnale di nuovo attacco russo a Kiev»
Il ministero della Difesa ucraino non vede alcun segnale di preparativi della Russia per un secondo attacco a Kiev. Lo ha detto la viceministra della Difesa Hanna Malyar, citata dall'Ukrainksa Pravda.
«È stato seminato il panico tra gli abitanti di Kiev. Sono stata in contatto con molte persone su questo argomento: con il comandante in capo, Valery Zaluzhny, e con il capo dell'intelligence, Kirill Budanov. Ma ad oggi non disponiamo di informazioni che indicherebbero un possibile attacco oggi contro la capitale», ha spiegato. Secondo la viceministra, le voci che si sono diffuse rapidamente tra i cittadini su un eventuale nuovo attacco a Kiev per oggi 28 maggio sono partite da social russi per poi raggiungere l'Ucraina. (fonte ats)
L'appello franco-tedesco a Putin: «Liberi i combattenti»
Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso al telefono della situazione in Ucraina con il presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo fa sapere il Cremlino, precisando che il capo dello Stato ha spiegato che la Russia è pronta a facilitare soluzioni per l'esportazione senza ostacoli del grano, incluso quello ucraino, dai porti sul Mar Nero. «La Russia è pronta a riprendere il dialogo con l'Ucraina», ha inoltre detto Putin ai suoi due interlocutori, stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax. Scholz e Macron hanno replicato chiedendo a Putin «negoziati diretti e seri» con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rende noto il governo tedesco, citato dall'agenzia Afp. Il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno poi chiesto al leader del Cremlino di liberare i 2'500 combattenti dell'acciaieria Azovstal di Mariupol. (ats ans)
Putin: «Basta armi occidentali»
«La fornitura di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente rischia destabilizzare ancora più la situazione. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. (ats ans)
Putin via dal Governo? «No, hanno tutti paura di lui»
urante un'intervista, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che un cambio del regime di Vladimir Putin in Russia non è ancora possibile. «Penso che siano una squadra (le autorità russe, ndr) che lavora insieme da molti anni, si rinforzano l'uno con l'altro, sono collegati da molte cose, molte iniziative, molti crimini. Almeno, sono uniti dalle azioni contro di noi, azioni che noi consideriamo criminali. E dubito del cambiamento del regime di Putin in questo momento. Penso che abbiano tutti paura di lui», ha detto Zelensky, riferendosi al presidente russo. (ats ans)
«Ogni nostra speranza è stata distrutta»
Recentemente si parla sempre più di Severodonetsk, diventata una delle città verso cui la Russia ha concentrato i suoi sforzi militari. Gli osservatori affermano che le truppe russe sono entrate nella città, e che si continua a combattere. Gran parte della città è però ormai in rovina, e la maggior parte dei cittadini è fuggita. Tra di loro Lena Trendyuk, pasticcera 44enne, che ha raccontato alla Bbc la sua testimonianza. «Quando a marzo sono iniziati bombardamenti, ho visto quasi metà della città ridotta in macerie o gravemente danneggiata. Ora oltre il 70% della città è semplicemente distrutto. Non ci sono quasi più strade, almeno relativamente, intatte. Tutti i ponti sono saltati in aria». Oltre a ciò, non c'è più modo di contattare nessuno in città. «Ho un'amica a Severodonetsk. Non so se sia ancora viva». «Spero di poter tornare un giorno a Severodonetsk. Ho trascorso lì la maggior parte della mia vita. Voglio che sia Ucraina. E lì deve essere Ucraina. Non potrei vivere in Russia», ha poi affermato, con malinconia, concludendo che: «Negli ultimi anni, nonostante il conflitto, la gente credeva ancora in un futuro migliore e nella pace per il Donbas, ma questa speranza è stata distrutta».
#Ukraine Mariupol. This pain is unbearable.
— Hanna Liubakova (@HannaLiubakova) May 28, 2022
A man cries while sitting by the road in the middle of a completely ruined city pic.twitter.com/0sJPjI1aQg
Una missione europea per il grano
L'Unione europea sta valutando la possibilità di lanciare una missione navale per scortare il passaggio delle navi di grano dall'Ucraina attraverso il Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi. Lo riporta il quotidiano spagnolo "El Pais" citando fonti europee in vista del vertice di lunedì a Bruxelles dove sarà affrontata la crisi del grano. L'operazione navale comporterebbe un "rischio estremo" per l'Ue poiché potrebbe portare anche a uno scontro con la Marina russa, scrive il giornale. Tuttavia, Bruxelles teme alla pari che l'attuale crisi alimentare mondiale possa tradursi in un "crimine contro l'umanità" in quei paesi i cui fabbisogni alimentari più elementari dipendono dalle esportazioni ucraine. (ats ans)
Parte del video rilasciato dal Ministero della Difesa russo, in cui si vede il lancio di un missile da crociera ipersonico Zircon verso un bersaglio navale situato nel Mar Bianco. Lo sviluppo dei missili ipersonici - definiti da Putin come «invincibili» perché molto difficilmente intercettabili per la loro elevata velocità, fino a 10 volte quella del suono - rappresentano l'ultima generazione di arma strategica russa. Sono potenzialmente capaci di trasportare testate nucleari, sia nella versione balistica, il Kinzhal, sia in quella da crociera, lo Zircon. (ats ans)
«Zircon testato con successo»
La Russia ha testato con successo un missile da crociera ipersonico Zircon su una distanza di circa 1'000 km, dal Mare di Barents al Mar Bianco. Lo ha dichiarato oggi il Ministero della Difesa, rilasciando un video. Il Presidente Vladimir Putin ha recentemente descritto lo Zircon come «parte di una nuova generazione di sistemi d'arma senza rivali».
Bombe russe sul Donbass, 4 morti nel Donetsk
Le forze russe hanno bombardato ieri 49 villaggi ucraini nel Donbass (est) provocando almeno quattro morti e cinque feriti tra la popolazione civile della regione di Donetsk: lo ha reso noto oggi l'Esercito, secondo quanto riporta il "Kyiv Independent". Non si conosce ancora il bilancio delle vittime e dei feriti nella regione di Lugansk. (fonte ats)
Mosca conferma la conquista di Lyman
L'esercito russo ha confermato la conquista della città di Lyman, nell'Ucraina orientale. «A seguito delle azioni congiunte delle unità della milizia della Repubblica popolare di Donetsk e delle forze armate russe, la città di Lyman è stata completamente liberata dai nazionalisti ucraini», ha affermato il ministero della difesa russo in un comunicato, confermando l'annuncio di ieri dei separatisti filo-russi. (fonte ats)
Sale a 242 il bilancio dei bambini morti
È salito a 242 il numero dei bambini ucraini morti dall'inizio dell'invasione russa, mentre 440 sono rimasti feriti. Lo riferisce la Procura generale di Kiev, citata dal "Kyiv Independent". (fonte ats)
Quattro ore di bombe, senza sosta
Le truppe russe hanno bombardato la regione ucraina di Sumy (nordest) la notte scorsa senza sosta per almeno quattro ore: lo ha reso noto su Telegram il presidente dell'amministrazione militare regionale, Dmitry Zhivitsky, secondo quanto riporta l'agenzia Unian. «Da mezzanotte alle quattro del mattino, la Russia ha bombardato i nostri territori», ha scritto Zhivitsky, sottolineando che in seguito a un attacco missilistico un'azienda agricola è stata distrutta nella comunità di Putivl. Non si registrano vittime o feriti. (ats ans)
These are the indicative estimates of Russia’s combat losses as of May 28, according to the Armed Forces of Ukraine. pic.twitter.com/amu2h8CKK8
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) May 28, 2022
Bloccate le uscite da Severodonetsk
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha affermato ieri sera che un gruppo di combattenti ceceni ha preso il pieno controllo della linea di contatto con «i nazionalisti ucraini» a Severodonetsk, bloccando le uscite dalla città. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass. «I primi quartieri della città ben fortificata sono già stati sgomberati dalle unità nemiche» ha detto Kadyrov su Telegram. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha promesso che il Donbass sarà «di nuovo Ucraina», in un momento in cui le forze russe stanno guadagnando terreno nella regione. Parlando nel consueto videomessaggio serale, ripreso dalla Cnn, il leader ha ammesso che al momento la situazione in Donbass è «molto difficile»: «ecco perché dobbiamo aumentare le nostre difese, aumentare la resistenza, così che il Donbass torni a essere Ucraina. Anche se la Russia porterà tutta la sofferenza e la distruzione nel Donbass noi ricostruiremo ogni città, ogni comunità». (ats ans)
Lyman in mani russe
Come anticipato ieri dagli stessi russi, anche l'intelligence britannica ha confermato che le forze russe hanno ormai preso la maggior parte della città di Lyman. Da lì, con tutta probabilità, lanceranno la prossima fase della loro offensiva. Nell'ultimo aggiornamento, il ministero della Difesa ha dichiarato che Lyman è una località strategica e un punto di accesso a importanti ponti ferroviari e stradali sul fiume Siverskyy Donets.
«Una vittoria su larga scala»
La Russia «sta pianificando una vittoria su larga scala» in Ucraina, «entro l'autunno». Oltre a ciò, «potrebbe tentare nuovamente di conquistare la capitale, Kiev». Lo avrebbero affermato dei funzionari vicini al Cremlino, secondo il media indipendente Meduza. D'altronde, la situazione nel Donbass non sta andando bene per le forze di Zelensky: il governatore della regionedi Luhansk ha dichiarato che le forze ucraine potrebbero essere presto costrette a ritirarsi dalla zona, per evitare di essere catturate.