Il giovane riesce a rispondere alle domande attraverso i gesti. Il percorso di guarigione è ancora lungo
SAMARATE - Il 23enne di Samarate (Varese), scampato alla furia del padre che, il 4 maggio, ha trucidato in casa sua la moglie e la figlia di 16 anni, è sveglio e riesce a comunicare a gesti. Lo ha confermato all'ANSA l'avvocato della famiglia.
Il giovane, trasportato in condizioni gravissime in elicottero all'ospedale di Varese, «è decisamente migliorato e sembra davvero riesca a rispondere, anche se a gesti, alle domande - ha detto il legale -. Una notizia bellissima, seppure la prognosi non sia stata ancora sciolta e il percorso sarà molto, molto lungo».
Secondo una prima ricostruzione, il marito 57enne avrebbe impugnato un martello e colpito tutta la sua famiglia, uccidendo la moglie 60enne, e la figlia, per poi scagliarsi contro il figlio maggiore. Successivamente, a quanto emerso, aveva tentato di darsi fuoco. Soccorso dopo la telefonata al 112 da parte dei vicini che avevano udito le urla, era stato portato in ospedale a Busto Arsizio.