Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Non abbiamo altra scelta. Andiamo avanti per liberare la nostra terra»
Mentre prosegue l'intensa battaglia per Severodonetsk - ieri sono stati distrutti dai russi tutti i ponti della città -, continua anche il botta e risposta tra Kiev e Mosca. Da un lato, dall'Ucraina hanno infatti nuovamente chiesto delle armi più pesanti all'Occidente per poter respingere la distruttiva avanzata russa, d'altra parte, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha invece dichiarato che l'obiettivo principale dell'operazione militare in Ucraina è quello «di proteggere le repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk».
I separatisti del Donetsk "evocano" gli Iskander
I separatisti filorussi di Donetsk chiedono alla Russia di utilizzare più missili Iskander e caccia per distruggere l'artiglieria ucraina: lo ha annunciato il vice capo del dipartimento della Milizia popolare della sedicente Repubblica Popolare del Donetsk Eduard Basurin, citato dall'agenzia Tass. (fonte ats)
«Nessuno ci ha chiesto aiuto»
Mosca è pronta a prendere in considerazione un'inchiesta sui mercenari britannici condannati nella (autoproclamata) Repubblica di Donetsk se Londra presenterà una richiesta. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aggiungendo che Londra non ha chiesto aiuto a Mosca sulla vicenda. (Fonte ats)
Armi in cambio di cereali
«Il primo ministro italiano, il cancelliere tedesco e il presidente francese hanno previsto un viaggio in Ucraina a breve. Se in quell'occasione venisse dato un messaggio del tipo: "cereali in cambio di armi" allora potrebbero smuoversi molte cose sia per il supporto dell'Ue all'Ucraina sia per la crisi alimentare». Così l'eurodeputato tedesco del Ppe, e presidente della commissione agricoltura dell'Eurocamera Norbert Lins, al termine dell'audizione del vice ministro ucraino all'agricoltura, Markian Dmytrasevych. Nel suo appello ai deputati Dmytrasevych ha spiegato che i corridoi umanitari sul mare per l'export del grano «non sono una soluzione sostenuta da Kiev in quanto pongono troppi rischi», l'unica soluzione stabile per ripristinare l'export di cibo dal Paese secondo l'ucraino è «aumentare le forniture militari europee per porre fine alla presenza militare russa sul territorio e sulle acque ucraine». (Fonte ats)
Restituiti 64 corpi dell'Azovstal
I russi hanno restituito i corpi di altri 64 combattenti dell'Azovstal. Lo ha riferito il Ministero per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina, secondo quanto riporta l'Unian. (Fonte ats)
«Kherson russa per sempre»
Il numero due dell'amministrazione filorussa della regione ucraina di Kherson si è detto convinto che quel territorio «rimarrà per sempre russo». Citato dall'agenzia russa Ria Novosti, cui fa riferimento il Guardian, Kirill Stremousov ha affermato: «Siamo già irrevocabilmente nella Federazione russa. Dobbiamo ricordarcelo, ricostruire, emettere passaporti per i cittadini della Federazione russa e pensare che ci sentiremo davvero a casa, che staremo bene». (Fonte ats)
«Faremo di tutto per salvarli»
Lo ha ribadito la ministra degli Esteri, Liz Truss, in una serie d'interviste televisive e radiofoniche concesse stamane a margine della tradizionale riunione del consiglio dei ministri del martedì presieduta da Johnson a Downing Street. Truss ha insistito nel bollare la condanna dei due - accusati da Mosca di essere mercenari - come il frutto di «un processo farsa» e di voler fare «tutto il necessario» per cercare di favorirne il rilascio, secondo quanto «promesso alle famiglie». La ministra ha ricordato al riguardo di essere in contatto con il collega ucraino Dmytro Kuleba, lasciando intendere di sperare che Aslin e Pinner possano essere coinvolti in futuro in uno scambio di prigionieri concordato da Kiev con il Cremlino e i suoi alleati. (Fonte ats)
Sberbank disconnessa da Swift
Sberbank e altri due istituti bancari russi sono stati disconnessi da oggi dal sistema Swift: lo riporta la testata online Meduza ricordando che si tratta di una decisione presa a inizio mese nell'ambito del sesto pacchetto di sanzioni Ue contro il governo russo per l'invasione dell'Ucraina. (Fonte ats)
Bombe e incendi nella regione di Kharkiv, feriti due giovani
Le forze russe hanno bombardato nella notte l'oblast di Kharkiv, nell'est dell'Ucraina, causando 6 incendi e ferendo un bambino di 11 anni e un ragazzo di 17 che sono stati trasferiti in ospedale. Lo rende noto il Kyiv Independent, citando i servizi di emergenza ucraini, secondo i quali gli incendi hanno danneggiato delle case in tre diverse comunità dell'oblast. (fonte ats)
Kharkiv, primi passi avanti russi da settimane
Le forze russe hanno con tutta probabilità segnato limitati passi avanti a Kharkiv, avanzando così nella zona per la prima volta in settimane, stando all'ultimo aggiornamento fornito dal ministero britannico della Difesa, scrive la Bbc. Resta tuttavia chiaro che i militari di Mosca stanno concentrando gli sforzi nell'assalto contro Severodonetsk, in Donbass. (fonte ats)
Scoperta una nuova fossa comune a Bucha
Una nuova fossa comune è stata scoperta a Bucha, nella regione di Kiev. Il capo della polizia, riferiscono i media internazionali, ha confermato che sono state avviate le procedure per identificare i corpi. Si tratta di sette civili, rinvenuti nelle vicinanze del villaggio di Myrotske. Alcuni avevano «le mani legate» e ferite d'arma da fuoco alle ginocchia. In tutto, ha riferito il numero uno della polizia nazionale ucraina, Ihor Klymenko sono circa 1'200 i corpi non ancora identificati.
Kiev chiede altre armi moderne all'Occidente
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto all'Occidente l'invio di armi «moderne», perché «solo l'artiglieria moderna garantirà il nostro vantaggio». Le forze militari ucraino in questo momento dipendono quasi totalmente dagli armamenti forniti dai suoi alleati. Zelensky si è inoltre detto fiducioso sul fatto che il suo esercito possa «liberare il territorio». Comprese «Mariupol e la Crimea».
Zelensky: «Stiamo affrontando il male assoluto»
«Stiamo affrontando il male assoluto. E non abbiamo alcuna scelta se non quella di andare avanti e liberare la nostra terra». Sono le parole pronunciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio notturno alla popolazione dell'Ucraina. E ha aggiunto, che per quello che è il prezzo in termini di vite umane, la battaglia nelle regioni del Donbass «sarà senza dubbio ricordata nella storia militare come una delle battaglie più cruente mai avvenute in Europa».