Il sindaco di Enerhodar ha denunciato il rapimento di alcuni lavoratori della centrale nucleare di Zaporizhzhia
Anche oggi, in Ucraina, si combatte. Ieri il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto all'Occidente nuove sanzioni contro la Russia: «Mosca deve sentire la pressione per la guerra e la sua politica aggressiva anti-europea». Intanto, secondo l'intelligence britannica, i filo-russi dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) potrebbero aver perso oltre la metà delle proprie forze dall'inizio dell'invasione.
Nessun timore, da parte delle autorità ucraine, per quanto riguarda invece un possibile attacco da parte della Bielorussia, che continua gli addestramenti militari vicino al confine. «In questa fase non c'è nessuna minaccia da parte bielorussa. La situazione è completamente sotto controllo», ha detto il capo dei servizi segreti ucraini, Kyrylo Budanov.
Leader UE: «Mosca sblocchi i porti e liberi export di grano»
«La Russia, usando il cibo come arma nella sua guerra contro l'Ucraina, è l'unica responsabile della crisi di sicurezza alimentare globale che ha provocato. Il Consiglio europeo esorta la Russia a cessare immediatamente di prendere di mira le strutture agricole e di sbloccare il Mar Nero, in particolare il porto di Odessa, in modo da consentire l'export di grano e le operazioni di navigazione commerciale. Il Consiglio europeo sostiene gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite a tal fine». È quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo sull'Ucraina approvate questa sera. (fonte ats ans)
Anche Nike dice addio al mercato russo
Nike lascia definitivamente il mercato russo e non riaprirà i suoi negozi. Lo fa sapere il colosso dell'abbigliamento sportivo statunitense. Dopo aver sospeso le sue attività in marzo, Nike annuncia la sua decisione di dire addio al mercato russo in seguito all'invasione dell'Ucraina. «La nostra priorità è sostenere i nostri dipendenti mentre in modo responsabile ridurremo le nostre attività nel paese nei prossimi mesi», afferma Nike in una nota.
Putin: «Le minacce richiedono risposte comuni»
Le sfide e le minacce transnazionali richiedono «risposte comuni» per rispondere «insieme e sulla base di una cooperazione onesta». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al vertice virtuale dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Putin, che ha invitato i BRICS a cooperare contro le «azioni egoistiche» dell'Occidente, si è detto pronto a sviluppare ulteriormente strette partnership con i BRICS. (fonte ats)
Mosca chiede agli USA di bloccare il reclutamento di mercenari
La Russia chiede «con determinazione» a Washington di intercettare le attività di reclutamento di mercenari condotte dall'ambasciata ucraina negli Stati Uniti, poiché potrebbero scatenare «conseguenze internazionali imprevedibili». Lo afferma la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. «Per questo motivo, chiediamo con determinazione agli Stati Uniti di intercettare tali attività della sede diplomatica ucraina che non solo creano una minaccia diretta alla vita e alla sicurezza dei cittadini statunitensi e contraddicono apertamente il suo status diplomatico, ma minacciano anche di provocare imprevedibili e gravi ripercussioni internazionali», ha osservato. Lo riporta l'agenzia Tass. (fonte ats)
Un oligarca a processo
È in corso presso il tribunale distrettuale di Lychakiv di Leopoli un'udienza a porte chiuse per giudicare l'oligarca filorusso Viktor Medvedchuk accusato di tradimento e di aver tentato di saccheggiare la proprietà nazionale. Lo riporta Interfax-Ucraina citando fonti dell'Ufficio del Procuratore Generale. (fonte ats)
Donne Ucraine a Bruxelles, per manifestare in favore dell'ok all'adesione all'Ue da parte della Consiglio europeo.
Ucraina nell'Ue: «Aspettiamo il via libera di Bruxelles»
L'Ucraina è «in attesa del via libera» dal Consiglio Ue per convalidare il suo status di candidato all'Unione Europea, quasi quattro mesi dopo l'invasione da parte dell'esercito russo. «Stiamo aspettando il via libera», ha dichiarato Andriy Yermak, capo dell'amministrazione presidenziale ucraina, ricordando che «l'obiettivo chiaro è la piena adesione all'Unione europea», una procedura che potrebbe tuttavia richiedere anni. (fonte ats)
Primo processo per stupro
Oggi l'Ucraina dovrebbe tenere un'udienza preliminare nel suo primo processo contro un soldato russo accusato di aver violentato una donna ucraina. Lo scrive il Guardian precisando che si tratta del primo caso del genere preso in esame dalle autorità giudiziarie del paese. Sul banco degli imputati Mikhail Romanov, 32 anni, che sarà processato in contumacia. È accusato di aver ucciso un civile nella regione della capitale Kiev il 9 marzo scorso e di aver poi violentato ripetutamente la moglie dell'uomo. (Fonte ats)
Condannati a morte, faranno ricorso
I cittadini britannici Shaun Pinner e Aiden Aslin e il marocchino Brahim Saadoun, condannati a morte per aver combattuto a fianco delle truppe ucraine come mercenari, hanno intenzione di ricorrere in appello contro il verdetto. Lo ha dichiarato all'agenzia Tass l'avvocato di Pinner, Yulia Tserkovnikova. «Io e i miei colleghi stiamo lavorando al testo dell'appello nell'interesse dei nostri clienti. Se l'appello verrà respinto e la sentenza entrerà in vigore, verrà presentata una richiesta di grazia perché è un diritto inalienabile dei nostri clienti basato sulle leggi della Repubblica Popolare di Donetsk. Non deve essere violato e loro insistono con forza per usarlo», ha osservato l'avvocato. (fonte ats)
Sotto controllo russo due villaggi nel Lugansk
Le forze russe hanno preso il controllo dei villaggi di Loskutivka e Rai-Oleksandrivka sul loro cammino verso Lysychansk, nella regione di Lugansk, da sud e da ovest: lo scrive su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhii Gaidai, secondo quanto riporta Ukrinform. Allo stesso tempo, commenta Gaidai, le forze ucraine continuano a far fronte ai russi a Sverodonetsk e Syrotyne, «respingendo gli attacchi da Zolote e Vovchoyarivka». Proseguono intanto gli attacchi di Mosca contro i siti industriali di Severodonetsk: nelle ultime ore sono stati colpiti una fabbrica di mattoni, un impianto per la produzione di fibra di vetro e uno per la produzione di apparecchiature per il settore chimico. (fonte ats)
Aumenta la pressione su Lysychansk-Severodonetsk
Le forze russe aumentano la pressione sull'area di Lysychansk-Severodonetsk nell'Ucraina orientale con la loro avanzata strisciante ai margini delle zone abitate, ma il tentativo di prendere il controllo della parte occidentale della regione di Donetsk rimane in fase di stallo: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, sottolinea che dal 19 giugno i russi hanno probabilmente guadagnato cinque chilometri di terreno nella loro avanzata verso Lysychansk (da sud). Nel frattempo, alcune unità ucraine si sono ritirate per non correre il rischio di essere circondate, prosegue l'intelligence spiegando che il successo di Mosca in questo settore deriva probabilmente da un recente rafforzamento delle truppe e da una forte concentrazione di fuoco. (fonte ats)
Rapiti alcuni lavoratori della centrale nucleare
Alcuni cittadini della città di Enerhodar, dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, sarebbero stati rapiti dalle truppe russe. Lo sostiene il sindaco Dmytro Orlov, che ha parlato anche di tortura, secondo quanto riportato dal Guardian.
G7, Biden proporrà nuove sanzioni
Il presidente americano Joe Biden ha intenzione di proporre nuove sanzioni durante il G7, previsto in Germania. Le misure verranno prese con l’obiettivo di aumentare la pressione sulla Russia, ha dichiarato un portavoce della Casa Bianca.