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UCRAINA: SEGUI IL LIVEGuerra in Ucraina, segui gli ultimi aggiornamenti

24.06.22 - 07:13
Più di mille i soldati ucraini uccisi negli ultimi due giorni nell'est del Paese.
AFP
Più di mille i soldati ucraini uccisi negli ultimi due giorni nell'est del Paese.
Le forze ucraine hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi dalla città strategica di Severodonetsk.

È un nuovo giorno di guerra in Ucraina. Un'Ucraina, però, sempre più vicina all'Unione Europea. Già, perché durante la giornata di ieri il Consiglio Europeo ha dato ufficialmente il via libera alle candidature di Ucraina e Moldavia all'ingresso nell'Ue. «Una decisione storica», ha commentato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

«Questa è «la fine del "mondo russo" in Ucraina e dell'era della lobby russa in Europa», ha commentato Mykhailo Podolyak, consigliere del premier ucraino Volodymyr Zelensky. «Noi facciamo parte del mondo civilizzato e abbiamo strade separate dalla Zombieland russa».

Nel frattempo le forze russe hanno preso il controllo dei villaggi di Loskutivka e Rai-Oleksandrivka sul loro cammino verso Lysychansk, nella regione di Lugansk. Lo scrive via Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhii Gaidai.

 

14:07

Missili di precisione, uccisi oltre 200 mercenari e 100 ucraini
Oltre 200 mercenari stranieri e fino a 100 soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco con missili di precisione contro obiettivi nelle regioni di Mykolaiv e Kharkiv: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta l'agenzia di stampa Interfax. (fonte ats)

12:54

Lavrov: «Ue e Nato preparano la guerra contro la Russia come Hitler»
L'Ue e la Nato stanno mettendo insieme una coalizione per fare «una guerra alla Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalle agenzie russe, aggiungendo che anche Adolf Hitler allo scoppio della Seconda guerra mondiale «riunì un numero significativo di Paesi europei sotto le sue insegne per una guerra contro l'Unione Sovietica». «Terremo d'occhio da vicino la situazione», ha aggiunto Lavrov, che parlava in una conferenza stampa a Baku dopo avere incontrato il ministro degli Esteri azero, Jeyhun Bayramov. (fonte ats)

10:35

Uccisi più di 1'000 soldati ucraini in due giorni
«Oltre 1.000» soldati ucraini sono stati uccisi e altri 800 si sono arresi negli ultimi due giorni nella battaglia che vede contrapposte le forze di Kiev da una parte e dall'altra le truppe russe e dell'autoproclamata repubblica di Lugansk vicino a Lisichansk, nell'est dell'Ucraina. Lo afferma una fonte della Repubblica filorussa di Lugansk citata dall'agenzia Tass. Secondo la fonte, le perdite ucraine sono avvenute in particolare in combattimenti tra le località di Groskoye e Zolotye, a sud di Lisichansk, che sono state strappate agli ucraini. (fonte ats)

10:21

Funzionario russo ucciso in un attentato a Kherson
Un funzionario delle autorità di occupazione russe a Kherson, in Ucraina, è stato ucciso stamane in un attentato. Lo riferiscono le agenzie russe. Il funzionario, ha detto una fonte locale all'agenzia Interfax, è morto quando una bomba piazzata nella sua auto è esplosa. La vittima dell'attentato era il capo del Dipartimento per le politiche giovanili, la famiglia e lo sport dell'amministrazione provvisoria di Kherson insediata dagli occupanti russi. (fonte ats)

09:38

Zelensky: «L'Ucraina non è un ponte»
«È ufficialmente riconosciuto che l'Ucraina non è un ponte, non un cuscino tra Occidente e Russia, non un cuscinetto tra Europa e Asia, non una sfera di influenza, non una zona "grigia", non un territorio di transito. Non il confine tra orchi ed elfi. L'Ucraina è un futuro partner alla pari per almeno 27 paesi dell'Ue. L'Ucraina è candidata all'adesione all'Unione Europea!»: lo scrive su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. (fonte ats)

09:36

Msf: l'11% dei feriti di guerra è minorenne
Medici senza frontiere (Msf) ha evacuato 653 pazienti in Ucraina con il suo treno-ospedale tra il 31 marzo e il 6 giugno scorsi: oltre il 40% dei feriti di guerra è rappresentato da anziani e bambini con ferite da esplosione. Queste includono amputazioni traumatiche, lesioni da schegge e da arma da fuoco. È quanto emerge dal rapporto 'Nessuna pietà per i civili' diffuso oggi dalla ONG, che mostra con dati medici e testimonianze dei pazienti del treno adibito a clinica d'urgenza la «vergognosa mancanza di protezione dei civili durante il conflitto». Le persone trasferite sul treno sono perlopiù pazienti già ricoverati in ospedale o feriti di guerra che necessitano di cure post-operatorie a seguito di lesioni traumatiche. Degli oltre 600 pazienti trasportati e assistiti, 355 sono feriti di guerra. La maggioranza ha subito lesioni da esplosione, l'11% dei pazienti con traumi legati alla guerra ha meno di 18 anni, il 30% più di 60. Le ferite da esplosione sono il 73% dei casi di trauma legati alla guerra, con il 20% dovuto a schegge o colpi di arma da fuoco e il resto da altri incidenti violenti. Oltre il 10% dei pazienti traumatici ha perso uno o più arti, il più giovane aveva appena sei anni. (fonte ats)

08:02

Kuleba: «Solo le armi assicurano la via diplomatica»
Solo la vittoria militare di Kiev convincerà la Russia a seri negoziati di pace: «le armi garantiranno la via diplomatica». Ne è convinto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che al Corriere della Sera dice che l'aggressione russa non riguarda solo le case ucraine, ma ogni famiglia europea. Dopo la recente visita di Draghi, Macron e Scholz si vedono unità e chiarezza di intenti: ci sono differenze, «ma in linea di principio si va assieme nella stessa direzione». Quanto alla via negoziale, i cannoni di Mosca continuano a sparare, dice Kuleba, ma per Kiev vale ancora l'offerta di un summit Putin-Zelensky. (fonte ats)

08:00
AFP
07:58

Le forze ucraine si ritirano da Severodonetsk
Le forze ucraine hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi dalla città strategica di Severodonetsk, nella regione dell'Ucraina orientale di Lugansk: lo ha reso noto il governatore della regione. (fonte ats)

07:10

La svolta per l'Ue con la visita di Draghi, Macron e Scholz
«La recente visita a Kiev di Macron, Draghi e Scholz, insieme con il premier romeno, è stata il punto di svolta per la candidatura dell'Ucraina nell'Unione Europea. Prima di allora la situazione era molto fragile». Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, come riportato dall'agenzia Unian. «Il presidente francese Emmanuel Macron - ha aggiunto - ha svolto un ruolo molto importante. L'elenco degli scettici era noto da molto tempo: i Paesi Bassi, la Danimarca, la Svezia, il Portogallo. La Germania era in questo gruppo». (fonte ats)

07:09
Reuters