«La Corte suprema ha portato via un diritto costituzionale», ha dichiarato il presidente Joe Biden.
WASHINGTON - «Oggi è un giorno triste per il Paese». Lo ha detto il presidente statunitense Joe Biden, commentando la decisione con cui la corte suprema Usa ha cancellato la storica sentenza 'Roe vs. Wade' sull'aborto.
«La Corte suprema Usa ha portato via un diritto costituzionale», ha detto Biden dalla Casa Bianca. Ribaltare la sentenza 'Roe v. Wade' è «un tragico errore», frutto di un'«ideologia estrema» dominante nella Corte suprema Usa. Ora «sono a rischio la salute e la vita delle donne nel Paese».
Biden ha poi lanciato un appello a Capitol Hill per ripristinare la sentenza 'Roe v. Wade' sul diritto all'aborto come legge federale. «Ora la palla passa al Congresso», ha detto, promettendo che la sua amministrazione resterà vigile.
Il diritto all'aborto e le libertà personali sono in gioco «sulla scheda elettorale» nelle prossime elezioni di Midterm, ha aggiunto il presidente Usa, invitando gli elettori a mobilitarsi al voto di novembre per eleggere rappresentanti che possano difendere il diritto all'interruzione della gravidanza e ad altre libertà individuali.
Biden ha infine esortato gli attivisti a favore del diritto d'aborto a «mantenere pacifiche tutte le proteste».
A pronunciarsi sulla decisione della Corte suprema è stato anche l'Onu: «Abolire il diritto ad abortire è un colpo terribile ai diritti umani delle donne». È «una grave battuta d'arresto dopo cinque decenni di protezione della salute sessuale e riproduttiva e dei diritti negli Stati Uniti attraverso Roe v. Wade», ha detto l'Alto commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet. «L'accesso ad un aborto sicuro, legale ed efficace è saldamente radicato nel diritto internazionale dei diritti umani» e la decisione della Corte suprema «sottrae tale autonomia a milioni di donne negli Stati Uniti, in particolare quelle a basso reddito e quelle appartenenti a minoranze razziali ed etniche, a scapito dei loro diritti fondamentali» ha sottolineato l'Alto commissario. «È un duro colpo per i diritti umani delle donne e l'uguaglianza di genere», ha aggiunto. «Più di 50 paesi con leggi precedentemente restrittive hanno liberalizzato la loro legislazione sull'aborto negli ultimi 25 anni. Con la sentenza odierna, gli Stati Uniti si stanno purtroppo allontanando da questa tendenza progressista», ha concluso.