Ieri pomeriggio si è svolto l'incidente probatorio. Cominciato intorno alle 15 il confronto si è protratto fino alle 23
BRINDISI - Otto ore e mezza. Questa la durata dell'incidente probatorio avvenuto ieri al Tribunale di Brindisi. La cittadina inglese di 28 anni che accusa il regista canadese Paul Haggis di violenza sessuale ha confermato con decisione la sua denuncia e lui, sempre in modo franco, ha ribadito la sua innocenza.
«Siamo solo all'inizio di un lungo percorso». Così ha dichiarato l'avvocato della presunta vittima all'uscita dalla corte di giustizia. Claudio Strata ha spiegato che durante l'incidente probatorio, un confronto che permettere di acquisire le prove nelle fasi preliminari di un procedimento penale e di cristallizzarle, in modo che non possano essere inquinate prima del dibattimento, la 28enne ha confermato quanto denunciato mercoledì 15 giugno. «Ha confermato senza nessuna esitazione e senza nessuna incertezza il contenuto della denuncia e questa è la cosa più importante».
Il Quotidiano di Puglia riporta che il confronto è durato otto ore e mezza. «Era molto stanca e provata», ma non ha avuto alcun crollo. «Ha chiesto un paio di volte di sospendere per avere un momento di riposo, per prendere un po' d'acqua e un caffè». Strata ha concluso il suo intervento davanti ai giornalisti sottolineando che la cittadina inglese ha risposto a tutte le domande, chiarendo «tutti i dubbi che sono stati sollevati».
È di altro avviso l'avvocato Michele Laforgia che accompagna nel procedimento Paul Haggis. Sempre all'uscita del tribunale, avvenuta verso le 23, il legale ha affermato che la donna «si è contraddetta». «Ha detto cose che, a nostro avviso, sono illuminanti di questa vicenda e della sua reale caratura». Senza, tuttavia, fare alcuna specifica. Haggis continua a dichiararsi innocente. Oggi verrà presentata la domanda di scarcerazione.
La vicenda è iniziata la mattina del 15 giugno quando la 28enne è stata trovata in stato confusionale nell'aeroporto di Papola Casale. Stando al pubblico ministero, per tre giorni avrebbe subito delle violenze sessuali da parte del regista canadese. Il primo, all'arrivo in hotel, in cui la donna «avrebbe rifiutato le avance dell’indagato rappresentandogli di non volere consumare rapporti sessuali, anche per via della mestruazione in corso. Il secondo episodio si sarebbe consumato nel pomeriggio del 12 giugno. Il terzo sarebbe accaduto nella notte del 14 giugno, quando mentre dormiva la donna veniva risvegliata da forti dolori». In seguito alla denuncia della donna, l'uomo era stato messo ai domiciliari.