Paul Haggis è stato arrestato a Ostuni. Avrebbe trattenuto in un bed&breakfast una cittadina inglese
È la quinta denuncia per aggressione o violenza sessuale nei confronti del regista canadese
BRINDISI - La quinta presunta vittima. Non è una novità per Paul Haggis essere denunciato con l'accusa di aggressione o violenza sessuale. Anzi, quello occorso ieri a Ostuni è il quinto caso approdato alla discrezione delle autorità.
Il Premio Oscar canadese Haggis è stato accusato da una 30enne inglese di averla costretta a restare per tre giorni nella stanza di un Bed&Breakfast. Lì, avrebbe subito, spiega la Procura di Brindisi in una nota, «ripetuti assalti sessuali» e «rapporti non consenzienti» che hanno poi richiesto cure mediche. I due si conoscevano già. La donna, stando alle informazioni riportate dal Corriere della Sera, avrebbe raggiunto l'uomo dal Salento e i fatti imputati a Haggis sarebbero avvenuti tra domenica e mercoledì.
La cittadina inglese ha affermato, inoltre, di essere stata lasciata il 15 giugno alle prime luci dell'alba all'aeroporto Papola Casale. Lì, in stato confusionale, è stata notata dal personale dello scalo e da alcuni addetti della polizia di frontiera che l'hanno accompagnata negli uffici della squadra mobile. Dopo essere stata visitata in ospedale, ha formalizzato la denuncia.
Nel pomeriggio è scattato il fermo per Haggis. La Procura di Brindisi ha spiegato in una nota che sono stati raccolti numerosi elementi probatori e che sono ora al vaglio dell'autorità giudiziaria. Il regista si trova attualmente ai domiciliari in una struttura alberghiera, dove aspetta di essere interrogato.
In un'email inviata al New York Times, l'avvocato Priya Chaudhry ha affermato di essere sicura del fatto che le accuse mosse contro il suo cliente cadranno presto. «È assolutamente innocente e desideroso di cooperare con le autorità, di modo che la verità venga velocemente a galla».
Non è la prima accusa - Nel 2017 l'addetta stampa Haleigh Breest ha denunciato Haggis a New York per averla presumibilmente violentata nel 2013 dopo la premiere di un film. Al fine di evitare un'azione legale, la donna aveva chiesto un risarcimento di 9 milioni di dollari, motivo per cui Haggis aveva mosso contro Breest le accuse di estorsione e diffamazione, rifiutate dal giudice.
In seguito alla denuncia del 2017, altre tre donne, di cui non sono note le identità, hanno deciso di parlare, denunciando fatti che sarebbero avvenuti tra il 1996 e il 2015. In ragione di ritardi dovuti alla pandemia da Covid-19, nessuno di questi primi quattro casi è stato ancora chiuso.