Le truppe che hanno operato nella regione di Lugansk si dovrebbero riposare, ha dichiarato Vladimir Putin
Dopo settimane di duri scontri, le forze di Kiev si sono ritirare ieri da Lysychansk, l'ultimo bastione della resistenza ucraina nel Lugansk, l'oblast che con quello di Donetsk forma la regione orientale del Donbass. È stato il ministro della Difesa di Mosca in persona, Serghei Shoigu, a riferire al presidente Vladimir Putin che le forze russe "hanno conquistato la città di Lysychansk", e di conseguenza l'intero Lugansk.
Kiev ha tentato di resistere fino all'ultimo: Volodymyr Zelensky aveva appena replicato che "si combatte ancora alla periferia della città" e che al momento non era possibile "dire che Lysychansk sia sotto il controllo dei russi", quando il suo esercito ha annunciato la ritirata dalla città, appena una settimana dopo la caduta della gemella Severodonetsk sull'altra sponda del fiume Seversky Donet.
Troppe espulsioni, l'ambasciata russa a Sofia si ferma
L'ambasciata russa a Sofia non è in grado di operare dopo che il governo bulgaro ha decretato l'espulsione di decine di diplomatici. La conferma è arrivata per voce del ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov. «Dopo questo nonsense, l'ambasciata non è più in grado di funzionare normalmente», ha detto, citato dall'agenzia russa Interfax.
A Mariupol mancano i medici
«Non c'è assistenza medica a Mariupol, temporaneamente occupata dai russi. Da oggi, 4 luglio la città è rimasta senza medici». Lo riferisce su Telegram il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko, secondo il quale i residenti di Mariupol sono tra la vita e la morte per la mancanza di acqua potabile e cibo. A causa delle condizioni non igieniche della città, ogni giorno tra le 10 e le 15 persone mostrano i sintomi del colera o dissenteria, ma non vengono curate o semplicemente rimandate a casa, ha precisato Andryushchenko che in passato aveva già lamentato la mancano di medicine a Mariupol. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. (fonte ats)
Britannico condannato a morte ha presentato appello
Il britannico Aiden Aslin, condannato a morte da un tribunale della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, nell'Ucraina orientale, ha presentato appello. Aslin è stato condannato a morte il mese scorso insieme al britannico Shaun Pinner e al marocchino Brahim Saadoun per "attività mercenarie" mentre combattevano come stranieri per l'esercito ucraino. Anche gli avvocati di Saadoun e Pinner avevano presentato l'appello nei giorni scorsi. (fonte ats)
Kiev chiede a Mosca 750 miliardi per la ricostruzione
«Per la ricostruzione dell'Ucraina servono al momento 750 miliardi di dollari, la maggior parte di questi fondi vengano dagli asset russi congelati». Lo ha detto Denys Shmyhal, primo ministro ucraino, nel corso della conferenza di Lugano dedicata all'Ucraina. «Abbiamo creato una mappa digitale, aggiornata in tempo reale, sulla distruzione causata dall'invasione russa: i partner avranno accesso e servirà per la ricostruzione del Paese», ha aggiunto. (fonte ats)
Chi ha conquistato la regione di Lugansk si deve riposare
Le truppe, che hanno condotto l'offensiva nel Lugansk, dovrebbero riposare e rafforzare le loro capacità. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, come riportano le agenzie russe. Putin, che ha incontrato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu dopo l'occupazione della regione del Donbass, ha proposto di premiare i militari che hanno partecipato. «Vi chiedo anche di consegnare i premi a tutti i militari che si sono distinti nel corso di queste ostilità», ha detto Putin. (fonte ats)
«Più di duemila soldati uccisi a Lysychansk»
Le perdite dell'esercito ucraino a Lysychansk, l'ultima città della regione di Lugansk occupata dai russi, sono state di 5000 persone, di cui più di 2000 uccisi. Lo annuncia il ministero della difesa russo, come riporta la Tass. (fonte ats)
«Bielorussia in guerra solo se la Russia avanza»
Il rischio di una partecipazione diretta della Bielorussia alla guerra in Ucraina a fianco della Russia aumenterà in proporzione ai possibili successi dell'esercito russo sul territorio dell'Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba in un'intervista a LB.ua. «In primo luogo, la Russia sta già utilizzando il territorio bielorusso. Se parliamo dell'esercito bielorusso, penso che questo rischio aumenterà in proporzione ai possibili successi dell'esercito russo sul territorio dell'Ucraina. Finché l'esercito bielorusso sarà convinto del prevalere delle forze armate ucraine, rinvieranno il loro intervento in ogni modo possibile», ha affermato Kuleba. (fonte ats)
Troupe francese presa di mira dai bombardamenti
Una troupe del canale televisivo francese "France 24", che stava girando un reportage a Sloviansk, è stata presa di mira durante il bombardamento avvenuto nella città ieri. Lo riferisce il servizio statale di emergenza dell'Ucraina, come riportano i media ucraini. I giornalisti sono rimasti illesi. Secondo il servizio statale per le situazioni di emergenza, il lavoro dei giornalisti, che stavano facendo un reportage sul lavoro dei soccorritori ucraini nella regione di Donetsk, è stato interrotto dai bombardamenti. (fonte ats)
Nato: domani la firma d'adesione di Finlandia e Svezia
I protocolli per l'adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato saranno firmati domani dai partner dell'Alleanza nella sede del quartier generale di Bruxelles. Lo ha reso noto la stessa Nato. (fonte ats)
Export di grano, la soluzione dipende dalla Russia
La creazione di un corridoio marittimo per l'esportazione di prodotti agricoli ucraini dipende in gran parte dalla Russia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta Tass. «Le Nazioni Unite - afferma in un'intervista all'emittente NTV. - hanno un piano obiettivo e valido sulla questione, che prevede di soddisfare le esigenze di Russia e Ucraina in termini di esportazioni. L'attuazione di questo piano consentirà di portare il grano ucraino sui mercati globali, ma non sarà possibile creare percorsi sicuri finché l'area non sarà bonificata dalle mine. Trovare una soluzione dipende in gran parte dalla Russia. Vorremmo trovare una soluzione che tenga conto degli interessi sia dell'Ucraina che della Russia». (fonte ats)
Kiev: «Al tavolo dei negoziati solo dopo il cessate il fuoco»
«Cessate il fuoco. Ritiro delle Z-truppe. Ritorno dei cittadini deportati. Estradizione dei criminali di guerra. Meccanismo di risarcimenti. Riconoscimento dei diritti sovrani dell'Ucraina. La controparte russa conosce bene le nostre condizioni. Il capo di Peskov non deve preoccuparsi, verrà il tempo e le registreremo sulla carta». Sono le condizioni per negoziare esposte dal consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, che ha replicato su twitter alle parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che ieri aveva detto che l'Ucraina «deve capire le condizioni della Russia, accettarle, sedersi a un tavolo negoziale, e firmare un documento». (fonte ats)
Bulgaria, rispediti in Russia 70 diplomatici e funzionari
I settanta diplomatici, funzionari e personale tecnico dell'ambasciata russa a Sofia, espulsi come "persona non grata" nei giorni scorsi, hanno lasciato ieri pomeriggio il paese nel termine predisposto delle autorità bulgare. Gli espulsi sono saliti a bordo di due aerei russi, arrivati all'aeroporto di Sofia per trasportare verso Mosca oltre 180 persone, ovvero i diplomatici, i funzionari, i tecnici e le loro famiglie. Mosca aveva chiesto di poter effettuare i due voli dopo che il traffico aereo da e per la Bulgaria è stato sospeso come parte delle sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina. (fonte ats)
10mila civili a Lysychansk
Circa 8000 civili sono rimasti a Severodonetsk e circa 10mila a Lysychansk, occupata ieri definitivamente dai russi. Lo afferma su Telegram il governatore ucraino del Lugansk Serhiy Gaidai. «Manteniamo la difesa di una piccola parte della regione di Lugansk in modo che i nostri militari abbiano il tempo di costruire le difese», ha affermato Gaidai. (fonte ats)
Ancora 10mila civili rimasti a Lysychansk
Circa 8000 civili sono rimasti a Severodonetsk e circa 10'000 a Lysychansk, occupata ieri definitivamente dai russi. Lo afferma su Telegram il governatore ucraino del Lugansk Sergei Gaidai. «Manteniamo la difesa di una piccola parte della regione di Lugansk in modo che i nostri militari abbiano il tempo di costruire le difese», ha affermato Gaidai.
Ora tocca alla regione di Donetsk
Le truppe russe, dopo aver catturato la città di Lysychansk nella regione di Lugansk, probabilmente lanceranno le loro forze per prendere il controllo della regione di Donetsk. Lo afferma il rapporto quotidiano dell'intelligence britannica, come riporta Ukrainska Pravda. «La città - scrive l'intelligence britannica - era l'ultimo grande centro abitato della regione di Lugansk che è rimasto sotto il controllo dell'Ucraina. Ora l'attenzione della Russia si volgerà quasi sicuramente alla conquista della regione di Donetsk, la maggior parte della quale rimane sotto il controllo delle forze ucraine», afferma il rapporto. (fonte ats)
Moratoria sull'espulsione degli studenti ucraini
Il governo francese ha stabilito una moratoria sull'espulsione degli studenti stranieri che si sono rifugiati in Francia dopo essere fuggiti dalla guerra in Ucraina, Lo ha reso noto l'esecutivo, menzionando anche un aiuto finanziario per le persone che ospitano gli ucraini. Questa moratoria, «fino a settembre per il caso specifico degli studenti», è stata adottata il 17 giugno ed è stata oggetto di una «decisione interministeriale», ha spiegato l'esecutivo, confermando le affermazioni, pubblicate da Le Monde, del prefetto Joseph Zimet, che dirige l'unità di crisi interministeriale sull'accoglienza degli ucraini. (fonte ats)
Il Regno Unito sosterrà l'Ucraina «a lungo termine»
Il Regno Unito sosterrà l'Ucraina «a lungo termine» e vuole seguire l'esempio del Canada, sequestrando i beni degli oligarchi russi e destinandoli all'Ucraina. La ministra degli Esteri Liz Truss, presenta alla Conferenza di Lugano, ha annunciato che Londra «farà tutto il possibile per garantire che l'Ucraina vinca la guerra e si riprenda». L'edizione 2023 della Conferenza sulla ricostruzione si terrà nel Regno Unito, ha annunciato.
Con la URC2022 i riflettori sono puntati su Lugano
La Conferenza che debutta oggi viene annunciata come un "Piano Marshall" per ricostruire il paese
Missili contro una scuola a Kharkiv
Un attacco missilistico ha distrutto una scuola a Kharkiv questa mattina. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Synegubov. L'attacco ha avuto luogo alle quattro del mattino, non si segnalano vittime. «Nessuno era in palestra» a quell'ora, ha aggiunto Synegubov citato dai media locali.
89 atleti ucraini morti in guerra
«Molti sportivi ucraini si sono uniti alle forze armate ucraine per difendere il nostro Stato, difenderlo sul campo di battaglia. 89 atleti e allenatori sono morti per le ostilità. 13 sono stati catturati e sono attualmente prigionieri della Russia». Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro a Kiev con il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach. Lo riporta Ukrinform. «L'invasione della Russia ha assestato un duro colpo agli sport ucraini. Più di 100'000 atleti ucraini non hanno l'opportunità di allenarsi oggi - ha aggiunto Zelensky -. Molte infrastrutture sono state distrutte». (fonte ats)
Zelensky ammette il ritiro e promette la riconquista
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso del suo consueto discorso serale, ha riconosciuto la perdita della città di Lysychansk, nella regione di Lugansk, ma ha nel contempo giurato di riprendere l'area. «Se i comandanti del nostro esercito ritirano le truppe da determinati punti al fronte, dove il nemico ha un maggiore vantaggio in termini di potenza di fuoco, e questo vale anche per Lysychansk, significa solo una cosa», ha detto Zelensky. «Che torneremo» a riconquistarle grazie alle nostre tattiche, grazie all'aumento della fornitura di armi moderne».
Russi a Lysychansk e preparano una nuova offensiva
Le forze di occupazione russa si sono trincerate a Lysychansk e Bilogorivka, ma preparano una nuova offensiva. Lo afferma lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine. «Nella direzione di Slavyansk, le unità nemiche stanno cercando di stabilire il controllo sugli insediamenti di Bogorodichne, Mazanivka e Dolyna con azioni d'assalto. I combattimenti sono in corso».