C'è attesa per il primo corridoio sul Mar Nero. Creato a Istanbul un centro per coordinare le attività. Lo gestirà l'Onu
Gli scontri sul campo continuano, da Odessa al confine orientale, ma non sembrano impedire l'avvio delle operazioni per l'esportazione del grano ucraino. Un centro per il coordinamento dei corridoi nel Mar Nero aprirà oggi a Istanbul con rappresentanti di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite per avviare il piano concordato tra le parti il 22 luglio.
I missili russi continuano intanto a colpire la regione di Odessa: sono 13 i missili russi che si sono abbattuti ieri sulla regione. Attacchi missilistici si sono inoltre susseguiti nel corso della notte nel nord-est del paese, in particolare nell'oblast di Sumy. Inizia così un nuovo giorno di guerra.
Dalla Germania arriveranno 100 obici in Ucraina
Il ministero tedesco dell'Economia ha autorizzato l'azienda tedesca Krauss-Maffei Wegmann a vendere 100 obici semoventi PzH 2000 all'Ucraina. Lo riporta Spiegel. Il valore complessivo degli armamenti supera 1,7 miliardi di euro. Tuttavia, non è ancora chiaro quando gli obici saranno consegnati: la produzione completa dovrebbe durare anni e l'obiettivo dell'acquisto è il rafforzamento a lungo termine dell'esercito ucraino. Sul breve periodo, invece, è stato direttamente il governo di Berlino a fornire a Kiev 7 PzH 2000 che erano stati in dotazione all'esercito tedesco. (fonte ats)
Grano, l'Onu coordinerà le attività del centro di Istanbul
L'Onu coordinerà tutte le attività del centro creato a Istanbul per coordinare i corridoi del grano in uscita dai porti ucraini. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riportano le agenzie russe. Akar ha aggiunto che l'obiettivo di un centro di monitoraggio a Istanbul è quello di garantire la sicurezza della spedizione di grano dai tre porti ucraini, dove sono in attesa più di 25 milioni di tonnellate di grano. (fonte ats)
Lituania vietata per il patriarca Kirill
La Lituania ha deciso di vietare l'ingresso nel Paese al patriarca di Mosca Kirill: lo riferiscono Novaya Gazeta Europa e l'agenzia di stampa statale russa Tass citando a loro volta la testata Delfi. «Il patriarca Kirill, il più stretto alleato di Vladimir Putin, è uno dei più attivi sostenitori della guerra contro l'Ucraina, ha ripetutamente parlato in pubblico in modo positivo dell'aggressione russa in corso», ha affermato il ministero dell'Interno lituano in una nota secondo Novaya Gazeta Europa. Il capo della Chiesa ortodossa russa sarebbe stato incluso nella lista delle persone indesiderabili della Lituania già il 23 giugno e il divieto dovrebbe restare in vigore fino al 23 giugno 2027. (fonte ats)
Un centro di coordinamento per il grano a Istanbul
Ha aperto a Istanbul il centro di coordinamento sui corridoi sicuri nel Mar Nero per l'esportazione di grano dall'Ucraina. È in corso in questo momento una riunione a cui partecipano quattro rappresentanti della Russia, tre dell'Ucraina e tre delegati delle Nazioni Unite. Il centro si trova all'interno del campus dell'Università della Difesa nazionale di Turchia. Una cerimonia di inaugurazione con la partecipazione del ministro della Difesa turco Hulusi Akar è prevista nel primo pomeriggio. (fonte ats)
Mosca si giustifica per il taglio del gas: «Le sanzioni impediscono la manutenzione»
«Gazprom, che è un fornitore, fornisce quanto necessario e quanto possibile. Sappiamo che ora le capacità tecniche di pompaggio si sono ridotte, si sono ristrette, perché il processo di manutenzione delle varie unità è estremamente complicato a causa delle restrizioni e delle sanzioni introdotte dall'Europa, in particolare dall'Unione Europea. Queste sanzioni non permettono di eseguire tempestivamente la manutenzione, di cambiare i pezzi di ricambio, di eseguire riparazioni importanti e altre manutenzioni di routine sulle attrezzature necessarie per il pompaggio». Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha giustificato il taglio del flusso di gas deciso da Gazprom su Nord Stream, come riporta la Tass. (fonte ats)
Kiev risponde al fuoco, 36 razzi su Kherson
Sono stati circa 36 i razzi lanciati dall'esercito ucraino contro la regione di Kherson. Lo ha dichiarato alla Tass il vice capo dell'amministrazione militare-civile della regione imposta dalla Russia dopo l'occupazione della regione. «La maggior parte dei razzi è stata abbattuta, ovviamente, ma alcuni hanno raggiunto i loro obiettivi», ha detto Kirill Stremousov. Il funzionario ha affermato che il ponte Antonivskiy, che è il passaggio sul Dnieper più vicino a Kherson, è stato bombardato dagli ucraini con i missili HIMARS di fabbricazione statunitense. In seguito ai bombardamenti, il traffico sul ponte è stato completamente bloccato. L'amministrazione militare-civile ha dichiarato che ciò non ha avuto alcun effetto sulla situazione militare, ma ha causato solo problemi ai civili. (fonte ats)
Ultimatum di Mosca, export di prodotti agricoli russi o salta l’accordo sul grano
Il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko ha detto che l'accordo mediato dalla Turchia per sbloccare le esportazioni di grano ucraino sul Mar Nero potrebbe venir meno «se gli ostacoli alle esportazioni agricole della Russia non saranno prontamente rimossi». Rudenko - riporta Interfax - ha affermato che le spedizioni di grano dall'Ucraina inizieranno presto e spera che l'accordo resti valido. (fonte ats)
Missili russi su un hotel a Bakhmut, ci sono morti e feriti
A Bakhmut, nella regione di Donetsk, i militari russi hanno colpito un hotel e secondo le prime informazioni ci sarebbero morti e feriti. Lo afferma su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, come riferisce Ukrinform. «A Bakhmut, i russi hanno preso di mira un hotel - secondo le prime informazioni, ci sono morti e feriti, è in corso un'operazione di salvataggio», ha detto il capo della regione. (fonte ats)
Zelensky: «Mosca ha già perso quasi 40'000 soldati»
Dall'inizio della guerra in Ucraina la Russia ha perso quasi 40'000 soldati, secondo il presidente ucraino Volodymir Zelensky. «Per quattro mesi lo Stato russo non ha fornito ai suoi cittadini alcuna informazione, nemmeno censurata, sulle perdite del suo contingente di occupazione - ha detto ieri sera Zelensky nel suo consueto videomessaggio -. Tuttavia questo numero è già a quasi 40.000: tante le persone che l'esercito russo ha perso dal 24 febbraio. E altre decine di migliaia sono state ferite e mutilate». (fonte ats)
Lavrov «incolperà l'Occidente per la crisi alimentare»
L'intelligence del Regno Unito si sofferma questa mattina anche sul viaggio in Africa del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Secondo gli 007 di oltremanica, «è molto probabile» che Lavrov «proverà a sfruttare le visite per incolpare l'Occidente della crisi alimentare internazionale» e a «ottenere il sostegno degli Stati africani», che sarebbero altrimenti rimasti neutrali nei confronti dell'invasione russa in Ucraina.
Donbass, i mercenari Wagner avanzano
L'unità militare Wagner «è probabilmente riuscita a conseguire un avanzamento strategico nel Donbass, attorno alla centrale di Vuhlehirska e nel vicino villaggio di Novoluhanske», mentre parte delle truppe ucraine si sarebbe nel contempo ritirate dalla regione. È quanto riferisce l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano.
Kaliningrad, arriva il primo treno merci dopo il blocco
Il primo treno con merci sanzionate è arrivato dalla Russia a Kaliningrad attraverso la Lituania, nel primo viaggio di questo tipo da quando l'Unione Europea ha affermato che la Lituania deve consentire alle merci russe di attraversare il suo territorio. Lo rende noto il governatore regionale Anton Alikhanov, citato dall'agenzia russa Tass. "Si tratta del primo treno arrivato dopo la decisione dell'Ue: un risultato piuttosto importante", ha commentato Alikhanov. Il treno consisteva in 60 vagoni merci carichi di cemento. (fonte ats)