Marina Ovsyannikova è stata ancora fermata con l'accusa di "aver screditato" l'esercito russo con informazioni false.
Nella serata di martedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato il trattato che approva l'ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia. In seguito ha giustificato così la sua scelta: le due nazioni «hanno forte democrazia e forti economie. Renderanno la nostra alleanza più forte».
Poche ore prima una forte esplosione è stata sentita in una base militare russa in Crimea. In un primo momento, Kiev ha rivendicato l'attacco. Più tardi il ministero della Difesa ucraino ha negato di essere a conoscenza di un tale raid.
Fermata la giornalista Marina Ovsyannikova
La giornalista russa Marina Ovsyannikova, espressasi in passato contro la guerra in Ucraina, è stata fermata dalla polizia con l'accusa di «aver screditato» l'esercito: lo ha detto all'agenzia France-Presse (Afp) il suo avvocato, Dmitri Zakhvatov. «Siamo attualmente con gli investigatori. Un'indagine è stata aperta» contro Ovsyannikova per «diffusione di informazioni false» sull'esercito russo, ha detto il legale, aggiungendo che la reporter «è stata fermata». Ovsyannikova è nota per essersi presentata a sorpresa in diretta davanti alle telecamere della televisione di Stato russa durante il telegiornale mostrando un cartello contro la guerra in Ucraina ordinata dal capo del Cremlino Vladimir Putin. (fonte ats)
Perquisita la casa della reporter russa contraria alla guerra
La polizia russa ha perquisito oggi, senza aspettare l'arrivo di un avvocato, l'abitazione della giornalista Marina Ovsyannikova, nota per la sua contrarietà all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe. Secondo l'avvocato, la perquisizione è legata a un procedimento penale contro la reporter sulla base di una nuova legge "bavaglio" entrata in vigore dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sulle forze armate che dovessero essere ritenute "false" dalle autorità russe. In base a questa legge, in pratica, chi condanna l'invasione dell'Ucraina rischia pesanti pene detentive in Russia, dove il governo sta rafforzando la censura reprimendo ogni forma di dissenso. (fonte ats)
Non si trova un compratore per il grano ucraino
La Razoni, la prima nave a lasciare il porto di Odessa con un carico di mais diretto in Libano il primo agosto, ha attraccato al porto di Mersin in Turchia. Lo ha detto l'ambasciatore ucraino nel Paese Ihor Ostash durante un briefing presso il Media Center Ukraine. Il ritardo di cinque mesi nella consegna «ha spinto l'acquirente e il caricatore a concordare l'annullamento dell'ordine», ha dichiarato l'ambasciata ucraina. Il trasportatore sta valutando «altre richieste di acquisto». Venerdì scorso, tre carichi di mais hanno lasciato l'Ucraina in un convoglio diretto in Irlanda, Inghilterra e Turchia, secondo il Ministero della Difesa turco. Lunedì, una prima nave ha attraccato alla sua destinazione finale, la Turchia. Dalla firma dell'accordo sono salpate in totale otto navi, secondo le autorità ucraine, che sperano di poterne far partire da tre a cinque al giorno entro due settimane. (fonte ats)
Un tribunale di crimini di guerra a Mariupol
Mariupol potrebbe ospitare il primo tribunale militare per prigionieri di guerra nella repubblica del Donetsk. L'organismo è in fase organizzativa e sarà pronto per la fine dell'estate, stando a dichiarazioni ai giornalisti del responsabile della repubblica del Donetsk Denis Pushilin, come riferisce la Tass. «Siamo nella fase di preparazione del tribunale per crimini di guerra. Il primo sarà con tutta probabilità a Mariupol. Sarà organizzato per la fine dell'estate», ha detto Pushilin. (fonte ats)
Esplosioni in Crimea, un morto e 13 feriti
Sale a 13 il numero di feriti nelle esplosioni che hanno colpito ieri una base aerea russa nell'insediamento di Novofyodorovka in Crimea: lo ha dichiarato il Ministero della Salute regionale. Lo riporta la Tass. «Fino a questa mattina il bilancio è di una persona uccisa e 13 feriti in un incidente nell'insediamento di Novofyodorovka, nel distretto di Saki», si legge nella dichiarazione del ministero. (fonte ats)
Ripresa l'offensiva russa nella regione di Donetsk
Secondo lo Stato maggiore dell'esercito ucraino i russi stanno cercando di riprendere l'offensiva in direzione Donetsk-Pisky, nell'Ucraina orientale. Gli attacchi continuano anche nelle direzioni Mineralne- Avdiivka, «ma hanno subito perdite e si sono ritirati». Nella direzione di Kharkiv, ci sono stati bombardamenti da carri armati, canne e artiglieria a reazione contro gli insediamenti di Udy, Dementiyivka, Nove, Pitomnyk, Ruski Tyshki, Peremoha, Verkhnii Saltiv, Stariy Saltiv, Mospanove, Stara Hnylytsia, Husarivka, Korobochkine, Pjatihirske e Shevelivka. Nella direzione di Slavyansk sono state bombardate le aree di Velika Komyshuvakha, Dmytrivka, Karnaukhivka, Dovgenki, Virnopill, Nova Dmitrivka, Bogorodichny e Dolyna. (fonte ats)
Collegare la centrale di Zaporizhzhia alla Crimea: il piano russo
Le forze russe che occupano la centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud-est dell'Ucraina si stanno preparando a collegare la centrale alla Crimea, la regione ucraina annessa da Mosca nel 2014. «Il loro piano è di danneggiare tutte le linee della centrale nucleare e di togliere il collegamento al sistema elettrico ucraino». Lo ha affermato l'operatore ucraino Energoatom, citato dal Guardian. (fonte ats)
Un battaglione di volontari russi nel Donbass
Per rafforzare l'offensiva nel Donbass e le difese contro i previsti contrattacchi ucraini nel Sud, la Russia ha messo insieme una nuova importante formazione di forze di terra, il terzo Corpo d'armata, con sede nell'oblast di Nizhny Novgorod a est di Mosca. Lo afferma in un tweet il rapporto aggiornato di intelligence del Ministero della Difesa britannico. La Russia probabilmente prevede di mettere sul campo battaglioni di "volontari" di nuova formazione, che provengono da tutto il Paese, spiega il rapporto. I politici regionali russi hanno confermato che a potenziali reclute vengono offerti bonus in denaro per combattere in Ucraina. L'assunzione è aperta a uomini fino a 50 anni e con solo istruzione di scuola media. (fonte ats)
Missili russi vicino a Zaporizhzhia
Una donna è rimasta uccisa la scorsa notte durante un attacco russo alla periferia di Zaporizhzhia, nel territorio dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. Lo riferisce Ukrinform. «Si sa di un attacco all'insediamento di Kushuhum. Tre case sono state distrutte, altre 30 sono state danneggiate. Purtroppo una donna è stata uccisa», ha scritto su Telegram il sindaco Anatoliy Kurtiev. Secondo le prime informazioni, le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto due missili russi. (fonte ats)
Bombe russe su Nikopol, 11 vittime civili
Undici civili sono stati uccisi e 13 feriti nella notte nel corso dei bombardamenti russi sul distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina orientale. «Notte tragica. Nel distretto di Nikopol, l'esercito russo ha ucciso 11 persone e ne ha ferite 13. Il nemico ha bombardato il distretto con 80 razzi contro aree residenziali. Ha colpito deliberatamente mentre le persone dormivano nelle loro case», ha scritto su Telgram il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, citato da Unian. (fonte ats)
Mosca chiede l'intervento dell'Onu per la centrale nucleare di Zaporizhia
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu «sui recenti attacchi ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhia e le catastrofiche conseguenze che potrebbero comportare».Lo ha detto all'agenzia Tass una fonte della missione russa presso le Nazioni Unite. La riunione, secondo la richiesta di Mosca, dovrebbe svolgersi l'11 agosto. (fonte ats)
Zelensky: «La Crimea è ucraina e non ci rinunceremo mai»
«Questa guerra russa contro l'Ucraina, contro tutta l'Europa libera, è iniziata con la Crimea e deve finire con la Crimea, con la sua liberazione. Oggi è impossibile dire quando ciò accadrà, (...) ma so che torneremo nella Crimea ucraina». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale alla nazione, citato da Ukrainska Pravda. Il mondo, ha aggiunto il presidente, comincia a riconoscere che «si era sbagliato quando ha deciso di non rispondere con tutta la forza ai primi passi aggressivi della Russia» nel 2014, con l'annessione appunto della Crimea. «La presenza degli occupanti russi in Crimea è una minaccia per l’intera Europa e per la stabilità globale. La regione del Mar Nero non potrà essere sicura finché la Crimea sarà occupata», ha dichiarato il presidente Zelensky ieri sera. Il presidente ha però negato il coinvolgimento delle forze armate ucraine nell’esplosione che ha colpito una base militare russa nella penisola occupata. (fonte ats/The Guardian)