Il price cap? Una «violazione dei contratti» e i rubinetti del gas potrebbero essere chiusi, secondo il CEO di Gazprom
Un altro mega pacchetto di armi è pronto a partire per l'Ucraina da Washington in risposta agli ultimi terribili attacchi della Russia su obiettivi civili. Un sostegno senza precedenti quello degli Stati Uniti alle forze di Kiev, altri 725 milioni di apparecchiature militari, eppure anche in questo invio mancano i sistemi di difesa anti-cruise che da settimane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky va chiedendo all'America.
Nessun Paese ha fatto di più per le forze di Kiev alle quali, nelle prossime settimane, arriveranno soprattutto munizioni per i sistemi missilistici ad alta mobilità, gli Himars, un'arma fondamentale che ha migliorato la capacità dell'Ucraina di colpire depositi, ponti e altri obiettivi strategici delle forze di Mosca. Gli Stati Uniti ne hanno già inviati 20 e hanno promesso altri 18 da qui ai prossimi anni. In arrivo migliaia di colpi di artiglieria (23mila da 155 mm e altri 500 sempre da 155 mm, ma a guida di precisione), armi anticarro, missili anti-radiazioni ad alta velocità (Harm), veicoli e armi leggere con oltre due milioni di munizioni. Ma nella lista ci sono anche medicine e training per le forze armate ucraine.
I russi iniziano a evacuare le istituzioni statali nella regione di Kherson
«Gli invasori russi hanno iniziato l'evacuazione delle cosiddette istituzioni statali» dalla regione di Kherson per trasferirle verso il territorio «temporaneamente occupato» della Repubblica Autonoma di Crimea. Lo ha annunciato lo stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, riferisce Ukrinform. Secondo i dati forniti alle ore 18 del 16 ottobre, «il nemico sta cercando di mantenere il controllo dei territori temporaneamente catturati, tentando anche di arrestare le azioni delle forze di difesa ucraine in determinate direzioni, conducendo al contempo operazioni offensive nel Bakhmut e verso Avdiivka». (fonte ats)
I Crotale francesi a Kiev
Sempre la Francia fornirà alle forze armate di Kiev sistemi missilistici di difesa antimissile e antiaerea Crotale. «La loro quantità sarà definita insieme agli ucraini», ha detto il ministro Sébastien Lecornu al Parisien, aggiungendo che altre sei unità di artiglieria mobile Caesar, in grado di colpire bersagli a 40 km di distanza, saranno consegnate alle forze di Kiev in aggiunta alle 18 già consegnate. Mercoledì scorso il presidente francese, Emmanuel Macron, aveva annunciato che Parigi avrebbe consegnato all'Ucraina sistemi radar e missilistici di difesa. (fonte ats)
Biden, Nato e l'estrema destra
Joe Biden è tornato a parlare del rischio di uno spostamento verso l'estrema destra di alcuni Paesi della Nato e ha citato Italia, Spagna e Ungheria come esempi. «Putin voleva dividere la Nato. E guardate cosa è successo sul fianco orientale dell'Alleanza. La Polonia resiste, ma che mi dite dell'Ungheria? E guardate cosa è successo di recente in Spagna e Italia», ha detto il presidente americano a una raccolta fondi per i democratici a Los Angeles. Le dichiarazioni risalgono a giovedì ma sono circolate in queste ore. (fonte ats)
Soldati ucraini addestrati in Francia
La Francia addestrerà fino a 2.000 soldati ucraini. Lo ha dichiarato, in un'intervista al quotidiano Le Parisien, il ministro francese alle Forze Armate, Sebastien Lecornu. Una notizia che viene ripresa anche da media ucraini, fra cui l'agenzia Unian. I soldati «saranno inglobati nelle nostre unità per vari mesi, con tre livelli di addestramento: sulle tecniche di combattimento, sulla logistica (come richiesto da Kiev) e sull'uso delle armi specifiche fornite all'Ucraina dai Paesi occidentali». L'addestramento sarà fatto «nel rispetto delle regole», ha detto Lecornu, aggiungendo che «non sarà condotto come forma di belligeranza perché noi (la Francia) non siamo in guerra. Stiamo aiutando un Paese che è in guerra», ha aggiunto il ministro francese. (fonte ats)
Il price cap? Una «violazione dei contratti»
Mettere un prezzo massimo al gas russo è una presunta «violazione dei contratti». Lo ha dichiarato Alexei Miller, il Ceo del colosso energetico Gazprom al quotidiano economico russo Kommersant. «Siamo guidati dai contratti che sono stati firmati. Una tale decisione unilaterale è, ovviamente, una violazione dei termini essenziali del contratto, che comporta la cessazione delle forniture».
La taglia sulla testa di Girkin
Taglia da 100mila dollari per la cattura dell'ex ministro della Difesa dell'autoproclamata Repubblica del Donetsk (Dpr) Igor Girkin (nome di battaglia Strelkov), accusato dalla Procura di Kiev per tortura, omicidio, attività terroristica e violazione della sovranità statale. Lo ha annunciato sui social la direzione dell'intelligence militare ucraina (Gur), come riportano i media del Paese. «La direzione dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino garantisce il pagamento di 100.000 dollari per il trasferimento di Igor Girkin (Strelkov) nelle prigioni ucraine», sottolinea il Gur. Su Girkin pesa anche un mandato di cattura internazionale emesso dai Paesi Bassi per il caso dell'abbattimento del volo civile Boeing 777 MH17.
Ieri l'attivista Sergii Sternenko, il leader della band Antitila Taras Topolya, il governatore del Lugansk in esilio Serhiy Gaidai e il tennista Serhiy Stakhovskyi hanno promesso 50.000 dollari a chiunque catturi Girkin. (fonte ats)
Missili terra-superficie, Teheran in soccorso di Mosca
Secondo i servizi segreti degli Usa e dei suoi alleati, l'Iran sta rafforzando il suo impegno a fornire armi alla Russia e prevede di inviare non solo droni d'attacco ma anche quelli che alcuni funzionari hanno descritto come i primi missili terra-superficie di fabbricazione iraniana, da utilizzare contro le città ucraine. Lo scrive il quotidiano Washington Post. L'aumento del flusso di armi da Teheran potrebbe aiutare a compensare quelle che secondo i funzionari dell'amministrazione del presidente statunitense Joe Biden sono state enormi perdite di equipaggiamento militare russo da febbraio. Una valutazione dei servizi segreti condivisa nei giorni scorsi con funzionari ucraini e statunitensi indica che l'industria degli armamenti iraniana sta preparando un primo carico di missili Fateh-110 e Zolfaghar, due noti missili balistici iraniani a corto raggio in grado di colpire bersagli a distanze di 300 e 700 chilometri, rispettivamente. Lo hanno riferito due funzionari al Washington Post. (fonte ats)
Belgorod, un attentato per cause religiose?
Sarebbe stata una discussione sulla religione l'origine della sparatoria avvenuta ieri in un campo di addestramento militare nella regione di Belgorod, nel sudovest della Russia, nella quale sono rimasti uccisi undici commilitoni. Ad affermarlo, scrive il quotidiano britannico The Guardian, è un consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, il quale in un'intervista su YouTube ha affermato che i due aggressori, poi uccisi, provenivano dalla nazione centroasiatica del Tagikistan e avevano aperto il fuoco contro gli altri dopo una discussione sulla religione. Il Tagikistan è prevalentemente musulmano, mentre circa la metà dei russi segue vari rami del cristianesimo. Il ministero russo aveva detto che gli aggressori provenivano da una nazione della Comunità degli Stati indipendenti, che raggruppa nove repubbliche ex sovietiche, tra cui il Tagikistan. (fonte ats)
16 esplosioni nell'area dell'aeroporto di Belgorod
«I residenti hanno riferito di 16 esplosioni nell'area dell'aeroporto vicino a Belgorod, in Russia»: lo ha scritto su Telegram il Centro per le comunicazioni strategiche delle Forze armate ucraine, come riporta l'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform. I media ucraini hanno pubblicato sui siti i video che mostrano colonne di fumo dopo le esplosioni nella base aerea.
Secondo l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, questa mattina «il sistema di difesa aerea ha funzionato su Belgorod, ci sono state 16 esplosioni, le finestre delle case tremavano, scattavano gli allarmi delle auto, c'erano rumori molto forti». (fonte ats)
Le sirene risuonano in tutta l'Ucraina
Le sirene che annunciano gli attacchi dal cielo russi stanno risuonando in tutta l'Ucraina. Lo riferiscono i media locali e le autorità sui canali social. Gli amministratori hanno chiesto alla popolazione di andare nei rifugi, specialmente nelle regioni di Odessa, Poltava e Nikolayev.
Tre civili feriti a Belgorod
Sono tre i civili rimasti feriti nel corso del bombardamento ucraino sulla città russa di Belgorod. Lo riferisce l'agenzia stampa Tass citando il governatore regionale Vyacheslav Gladkov. «Tre membri della stessa famiglia hanno subito ferite durante i bombardamenti a Belgorod. Due uomini con ferite da schegge sono stati portati in ospedale e una donna ha ricevuto cure ambulatoriali», ha scritto il governatore su Telegram.
Kiev: «Sette insediamenti del Donetsk sotto il fuoco russo»
Cresce la pressione delle forze filorusse vicino a Bakhmut, nel Donetsk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che la situazione «più difficile» è vicino alla città. «Persiste una situazione molto grave nelle regioni di Donetsk e Lugansk», ha affermato il presidente ucraino nel suo video-intervento di ieri sera alla nazione, aggiungendo che «manteniamo ancora le nostre posizioni». Secondo Kiev, gli attacchi di artiglieria su Bakhmut sono regolari e sono state segnalate vittime, come riporta l'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform. Ieri le forze separatiste sostenute dalla Russia nella regione di Donetsk avevano rivendicato la cattura di due villaggi vicini, Opytine e Ivangrad. Gli ucraini stamane hanno parlato di sette insediamenti finiti sotto il fuoco nemico, che ha danneggiato o distrutto 20 edifici civili, tra cui un asilo e un istituto medico. (fonte ats)
«Raid ucraini sul palazzo governativo di Donetsk»
L'edificio dell'amministrazione comunale di Donetsk è stato danneggiato a seguito di bombardamenti delle truppe ucraine. È l'accusa delle autorità filorusse dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, riferiscono i media russi. Due i feriti durante i raid e, secondo il sindaco della città Alexei Kulemzin, il bombardamento è stato effettuato dal villaggio di Kurakhovo con tre missili lanciati usando i sistemi statunitensi M142 HIMARS, scrive l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. (fonte ats)
Belgorod, nessun civile ucciso
Gli attacchi di queste ore nella regione di Belgorod non hanno provocato vittime tra la popolazione civile. Lo ha confermato il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, riferisce Reuters, in un messaggio pubblicato su Telegram. «Un evento terribile è accaduto sul nostro territorio. Molti soldati sono stati uccisi o feriti... Tra le vittime non ci sono però abitanti della regione di Belgorod».
La guerra sconfina nella regione di Belgorod: 11 morti
La guerra in Ucraina sconfina sempre più spesso nella regione russa di Belgorod, l'oblast di confine della Federazione più vicina al fronte caldo ucraino nordorientale di Kharkiv e terreno di passaggio dal territorio russo verso le zone di combattimento. In poche ore sono stati bombardati una centrale elettrica, attacco che ha provocato un incendio, e poi un deposito di carburante, che ne ha prodotto uno ancora più grande. E dopo diverse ore ben undici fra militari e reclute che stavano addestrandosi al tiro in un poligono militare per partecipare a quella che Mosca continua a definire «operazione speciale», cioè l'invasione dell'Ucraina, sono caduti sotto il fuoco di due non meglio definiti «terroristi». (fonte ats)