La duplice esecuzione è avvenuta ieri in Texas e Arizona. Le ultime parole in lacrime dei detenuti lasciano sgomenti.
TEXAS / ARIZONA - Se la pena di morte sembra essere uscita dai radar dei temi maggiormente dibattuti, di fatto non cessa di essere applicata. Tanto che, solo nella giornata di ieri, sono stati due gli uomini giustiziati. Entrambe le esecuzioni sono avvenute negli Stati uniti, in due stati differenti, Texas e Arizona.
La prima esecuzione in ordine di tempo - Murray Hooper, 76 anni, ha ricevuto un’iniezione letale, mercoledì mattina, nel carcere di Eyman, nella città di Florence in Arizona. L’uomo era stato ritenuto colpevole del duplice omicidio (avvenuto nel corso di una rapina) di William Patrick Redmond, 46 anni, e della suocera, di 70 anni, Helen Genevieve Phelps.
Le ultime parole - Hooper è stato dichiarato morto alle 10.34 dal vicedirettore del penitenziario, Frank Strada. I media dell’Arizona riportano le ultime parole di Hopper: «È stato detto tutto, lascia che sia fatto. Non essere triste per me. Non piangere. Ci vediamo più tardi, andiamo».
La seconda esecuzione - Poco dopo, nel Texas, Stephen Barbee, 55 anni, ha ricevuto un’altra iniezione letale, nel penitenziario statale di Huntsville. È stato dichiarato morto nella prima serata di ieri, «26 minuti dopo che la dose fatale ha iniziato a fluire nel suo corpo», come riporta NBC News.
La condanna di Barbee - L’uomo era stato ritenuto responsabile della duplice uccisione (avvenuta nel febbraio 2005) perpetrata ai danni di Lisa Underwood, 34 anni, e di suo figlio Jayden. Entrambe le vittime furono soffocate nella loro abitazione. I corpi furono occultati e poi ritrovati.
L’ultimo saluto - Poco prima dell’iniezione, Stephen Barbee ha dichiarato tra le lacrime: «Sono pronto guardiano, mandami a casa. Voglio solamente che tutti possano trovare la pace nei loro cuori».
Le esecuzioni da inizio anno - Finora sono state 15 le persone giustiziate negli Stati Uniti nel 2022, tutte per iniezione letale.