Il bilancio dei morti è stato riaggiornato. Almeno 2'300 persone sono decedute a causa del sisma avvenuto durante la notte
GAZIANTEP - Un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.5, ha colpito il sudest della Turchia negli ultimi minuti. Lo riporta l'Istituto geofisico Usa Usgs.
Il sisma è stato localizzato a 4 km a sud-est di Ekinozu, nella provincia di Elazõg, a una profondità di 10 chilometri. La nuova scossa è avvenuta a circa 200 chilometri di distanza in linea d'aria a nord-est del primo sisma. Sono oltre 30 le scosse di terremoto registrate finora in Turchia.
Nel frattempo il bilancio del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia e il nord della Siria è salito ad almeno 2'300 morti: è quanto emerge dai conteggi nei due Paesi. Finora in Turchia si registrano almeno 912 vittime mentre in Siria un totale di almeno 560 tra zone controllate dal governo e aree controllate dai ribelli.
Sempre stando all'Usgs il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente. Solo a causa del primo terremoto, fino a diecimila persone potrebbero aver perso la vita sotto le macerie. Al sisma è infatti stato assegnato un rischio "rosso": c'è il 47% di possibilità che il numero delle vittime sia compreso tra mille e diecimila.
Il mondo in aiuto - «Dieci squadre di ricerca e soccorso in ambiente urbano sono state rapidamente mobilitate da Bulgaria, Croazia, Cechia, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Romania per sostenere i primi soccorritori sul campo. Anche l'Italia e l'Ungheria hanno offerto le loro squadre di soccorso alla Turchia». È quanto si legge in una nota congiunta dell'alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, e del commissario europeo alle Emergenze, Janez Lenarcic.
«Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue è in contatto diretto con le autorità della Turchia per coordinare ulteriori aiuti, se necessario», prosegue la nota in cui si specifica che è stato attivato anche il sistema satellitare Copernicus dell'Ue per fornire servizi di mappatura di emergenza.
«L'Ue - sottolineano Borrell e Lenarcic - è pronta a sostenere le persone colpite in Siria, che ha anch'essa riportato vittime, attraverso i suoi programmi di assistenza umanitaria». «I nostri pensieri sono con tutti coloro che hanno perso i propri cari e i coraggiosi primi soccorritori che lavorano per salvare vite umane». Bruxelles ha attivato il meccanismo di protezione civile europeo su richiesta di Ankara per fornire sostegno al Paese colpito da violente scosse di terremoto.