KIEV - Dal 15 febbraio non ci sono state segnalazioni di utilizzo da parte della Russia di droni di fabbricazione iraniana negli attacchi contro l'Ucraina, questo «indica probabilmente che la Russia ha esaurito le sue scorte attuali», ha dichiarato l'intelligence del ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento di intelligence pubblicato su Twitter.
Il report indica che probabilmente Mosca cercherà di rifornirsi di altri droni.
Secondo la Difesa di Londra, le forze ucraine hanno abbattuto almeno 24 droni kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. «Anche se i droni non fanno un lavoro preciso nel distruggere i bersagli previsti, la Russia probabilmente li vede come utili esche che possono distogliere le difese aeree ucraine dai più efficaci missili da crociera russi», ha aggiunto il ministero.
L'esercito ucraino ha invece affermato che ieri la Russia ha raddoppiato il numero di navi schierate attivamente nel Mar Nero e ha previsto che ciò potrebbe essere una preparazione per ulteriori attacchi missilistici. Lo riferisce il Guardian.
«Nel Mar Nero, la flotta di navi da guerra è raddoppiata rispetto a giovedì: ora ci sono otto navi», ha detto il comando militare nella regione meridionale in un aggiornamento su Facebook, «ciò potrebbe indicare che sono in preparazione attacchi missilistici e attacchi di droni», ha affermato. Una delle navi è una fregata armata con otto missili Kalibr, ha spiegato il comando militare Sud.