In totale sono morte 44 persone a causa delle intemperie
NEW DELHI - Le forti precipitazioni causate da un monsone estivo più intenso del solito continuano a flagellare il nord dell'India, coinvolgendo in particolare gli stati di New Delhi, Punjab, Himachal Pradesh, Jammu e Kashmir e Uttarakhand, dove allagamenti, crolli e slavine hanno gravemente danneggiato le infrastrutture. Almeno sette persone hanno perso la vita nelle ultime ore, aggiungendosi alle 37 vittime già conteggiate fino a ieri.
In Uttarakhand, dove l'India Meteorological Department ha lanciato allerte "arancio" e "rosse" in numerosi distretti, prevedendo altre serie difficoltà per le prossime 24 ore, il fiume Jummagad ha travolto un ponte sull'autostrada che porta al confine col Tibet, lasciando isolati e del tutto privi di contatti almeno dodici villaggi.
A New Delhi, dove le scuole sono rimaste chiuse anche oggi, è sotto costante osservazione il fiume Yamuna, che ieri sera ha superato, in anticipo su quanto previsto, il livello di esondazione dei 206 metri: le autorità della capitale stanno facendo evacuare alcune migliaia di persone che risiedono lungo il fiume. Numerosi tratti delle autostrade nazionali, invasi dall'acqua, sono stati chiusi negli Stati del Punjab e Haryana, a nord della capitale.
Anche in Rajsthan, Stato occidentale il cui territorio è in gran parte desertico, e affetto da perenne siccità, sono state registrate precipitazioni particolarmente intense.