I feriti sono quasi 300, secondo il ministero della Salute della regione del Caucaso meridionale
BERKADZOR - È di almeno 20 morti e 290 feriti il bilancio, sempre provvisorio, dell'esplosione avvenuta lunedì sera in un deposito di carburante lungo l'autostrada Stepanakert-Askera, nella regione del Nagorno-Karabakh.
La conferma arriva dal ministero della Salute della regione del Caucaso meridionale. Si parla di «13 corpi non identificati» trovati sul posto e altre sette persone morte in ospedale.
Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire le cause della deflagrazione, che ha colpito in pieno le centinaia di persone che si erano messe in fila per ricevere il carburante, che scarseggia dopo l'operazione militare condotta dalle forze azere nei giorni scorsi.
Molte delle vittime sarebbero di etnia armena, che volevano fare il pieno alla propria auto per poi fuggire in Armenia dopo l'esito dell'offensiva lampo. «Fino alle 8 del 26 settembre, 13.350 persone sfollate con la forza sono entrate in Armenia dal Nagorno-Karabakh», ha comunicato il governo armeno.