Concluse poco dopo le 5 di mercoledì mattina le operazioni di rimozione dell'autobus precipitato martedì sera a Mestre
MESTRE - Si sono concluse alle 5.05 di mercoledì mattina le operazioni di rimozione dell'autobus carico di turisti precipitato da un cavalcavia di Mestre, alle porte di Venezia. Una tragedia che è costata la vita di 21 persone, a partire dal conducente del mezzo.
Sono state necessarie due gru per sollevare il veicolo, che è stato caricato su un pianale e poi rimosso. Il bus è sotto sequestro e a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Mauro Luongo, ha spiegato al quotidiano locale Il Gazzettino che «l'estrazione delle persone è stata complicata». Uno dei responsabili dei soccorsi intervenuti sul luogo dell'incidente ha spiegato: «L'impressione visiva, dopo la rimozione delle salme, è che ci troviamo di fronte a una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto». Un ingente dispiegamento di uomini e mezzi ha lavorato tutta la notte. «Mai visto niente del genere» è il suo commento di fronte a questa tragedia.
Tra le 21 vittime ci sono due bambini: un 12enne e un neonato di pochi mesi. Lo ha riferito all'agenzia stampa italiana Ansa Paolo Rosi, coordinatore del servizio d'urgenza Veneto. Tra coloro che hanno perso la vita c'è anche una ragazza minorenne e sono solo sette quelle che sono state identificate. Tra i morti c'è anche una donna austriaca, che si ritiene sia la madre di due bambine di 13 e tre anni, attualmente ricoverate a Treviso in condizioni non gravi.
Feriti da mezza Europa - Ci sono quattro ucraini, un francese, due spagnoli, due austriaci, un tedesco e un croato tra i 15 feriti recuperati a Mestre dopo il tremendo incidente avvenuto martedì sera. Il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, ha spiegato in collegamento con il telegiornale mattutino di Rai1 che è in corso l'identificazione di altre quattro persone.
Secondo l'agenzia stampa Adnkronos due dei feriti sono stati operati nella notte e si trovano nel reparto di cure intense, mentre altri sarebbero in rianimazione. Molti hanno riportato ustioni più o meno gravi quando l'autobus ha preso fuoco.
«Un autista esperto» - Il 40enne che si trovava alla guida dell'autobus viene descritto dai colleghi come un conducente esperto, con sette anni di attività alle spalle. L'uomo, originario di Conegliano, era dipendente della società Martini Bus, che aveva noleggiato il veicolo a un'altra società, La Linea.
La linea ferroviaria Mestre-Venezia è stata riattivata mercoledì mattina ma non così l'accesso alla Rampa Rizzardi in direzione Marghera, ovvero il cavalcavia dal quale l'autobus è precipitato. La riapertura avverrà non appena i Vigili del Fuoco avranno completato la messa in sicurezza dell'area.
Il cordoglio internazionale - La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha scritto su X: «Profondamente addolorata per la terribile tragedia dell'autobus avvenuta a Mestre. In questa notte di dolore, i miei pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie e ai loro amici». Di tenore simile le parole della premier francese Elisabeth Borne: «Venezia (...) è in lutto. I nostri pensieri vanno alle vittime di questo tragico incidente d'autobus e ai loro cari. Siamo al fianco delle vittime e delle loro famiglie durante questa dura prova». Il presidente francese Emmanuel Macron aveva usato sempre X per mandare un messaggio in lingua italiana nella tarda serata di martedì: «I nostri pensieri questa sera sono rivolti al popolo italiano, alle famiglie e ai cari delle vittime della terribile tragedia di Venezia».
La conferma degli ucraini coinvolti - Il ministero degli Esteri di Kiev conferma che ci sono cinque morti e tre feriti di nazionalità ucraina. I consoli stanno collaborando con gli inquirenti per chiarire tutte le circostanze del sinistro, ha spiegato il portavoce Oleg Nikolenko.
Le ipotesi - La magistratura lagunare ha aperto un'inchiesta per stabilire le cause dell'incidente. Al momento le ipotesi privilegiate sono quelle del malore o del colpo di sonno dell'autista. «Noi allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti» ha dichiarato alla stampa italiana il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi. «Oggi disporremo un'attività medico-legale sia per attività ordinaria di controllo sia anche perché possiamo immaginare che vi sia qualche soggetto privo di documenti e dobbiamo provvedere ad acquisire tutti gli elementi necessari per l'identificazione».
Salvi per caso - Il Corriere della Sera racconta poi la storia di quattro giovani tedeschi, che si sono salvati per un puro caso: «Ci siamo attardati. Dovevamo prendere l'autobus successivo. Ma non arrivava. Poi abbiamo saputo...».
Lutto cittadino - Il Comune di Venezia ha dichiarato il lutto cittadino. «Bandiere a mezz’asta nelle sedi del Comune di Venezia in segno di lutto cittadino per le vittime dell’incidente verificatosi ieri sera a Mestre», si legge sul profilo ufficiale X.
Bandiere a mezz’asta nelle sedi del Comune di Venezia in segno di lutto cittadino per le vittime dell’incidente verificatosi ieri sera a Mestre. pic.twitter.com/Lt8BHb5ymY
— Comune di Venezia (@comunevenezia) October 4, 2023