Rimane alta la tensione in Medio Oriente. Teheran ha escluso il suo coinvolgimento, ma gli Usa sostengono diversamente.
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime causate in parte dall'attacco a sorpresa sferrato da Hamas contro Israele sabato mattina e in parte dalla veemente risposta dell'esercito di Tel Aviv, che ha bombardato la Striscia di Gaza. La giornata di lunedì sarà all'insegna delle discussioni sulla possibile formazione di un governo di unità nazionale per affrontare la crisi. Nella notte, poi, si è tenuta una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che ha affrontato proprio il conflitto in corso in Medio Oriente.
«Bombardate due caserme israeliane»
I militanti libanesi di Hezbollah hanno colpito due caserme israeliane dopo che Israele ha ucciso tre dei suoi membri, si legge in un comunicato del gruppo sostenuto dall'Iran, dopo che militanti palestinesi hanno tentato di infiltrarsi in Israele dal Libano. Gruppi della Resistenza islamica (Hezbollah), come prima risposta, hanno attaccato «due caserme israeliane, usando missili teleguidati e colpi di mortaio che le hanno colpite direttamente», ha aggiunto Hezbollah. (ats ansa)
«Hamas pronta al dialogo per una tregua»
Hamas è aperta alle discussioni su una possibile tregua con Israele, avendo «raggiunto i suoi obiettivi». Lo ha detto un alto esponente di Hamas, Moussa Abu Marzuk, alla rete televisiva con sede in Qatar Al Jazeera, in un'intervista telefonica. Hamas è aperto a «qualcosa del genere» e a «tutti i dialoghi politici», ha detto Abu Marzuk quando gli è stato chiesto se il gruppo è disposto a discutere un possibile cessate il fuoco. Ha anche detto che Hamas ha catturato «decine» di cittadini israeliani con doppia cittadinanza, compresi quelli con cittadinanza russa e cinese. (ats ans)
Netanyahu, appello all'opposizione per governo di unità
«Faccio appello ai partiti dell'opposizione per un governo di emergenza nazionale ma senza precondizioni». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando in televisione sul conflitto con Gaza. «Il popolo è unito, lo dev'essere anche la leadership», ha aggiunto. (ats ans)
Sale a 687 il bilancio dei morti a Gaza
È salito a 687 il bilancio delle vittime palestinesi dopo i raid israeliani. Lo rende noto il ministero della sanità di Gaza, scrive il quotidiano britannico The Guardian. I feriti sono 3726. «L'occupazione israeliana estende gli attacchi contro le squadre mediche, le strutture sanitarie e le ambulanze», si legge in un comunicato del ministero pubblicato su Facebook.
Scoperti 108 corpi di israeliani nel kibbutz di Be'eri
L'organizzazione rabbinica Zaka ha annunciato la scoperta di 108 corpi di israeliani nel kibbutz di Be'eri, vicino al confine orientale con la Striscia di Gaza, nel primo giorno di ricerche delle vittime. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz. (ats ans)
Hamas: «Uccideremo un ostaggio per ogni attacco a civili»
«Cominceremo a giustiziare pubblicamente un civile israeliano in ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso». Lo ha annunciato Hamas citato dai media israeliani. Sempre citato dai media, il portavoce delle forze armate dello Stato ebraico ha dal canto suo affermato che l'esercito ha «le coordinate di tutti gli ostaggi israeliani a Gaza. La guerra è cominciata male per noi, ma finirà molto male per l'altra parte», ha avvertito. (ats ans)
Il Commissario Ue alle crisi: «Manteniamo gli aiuti umanitari per i palestinesi»
«Pur condannando fermamente l'attacco terroristico di Hamas, è indispensabile proteggere i civili e rispettare il diritto internazionale umanitario. Gli aiuti umanitari dell'Ue ai palestinesi bisognosi continueranno fino a quando sarà necessario». Lo ha scritto sulla rete sociale X il commissario europeo alle Crisi Janez Lenarcic. Le sue parole sembrano correggere il tiro rispetto al messaggio, sempre su X, di poche ore fa del commissario all'allargamento Oliver Varhelyi, che aveva annunciato lo stop della Commissione a «tutti i pagamenti» ai palestinesi. (fonte ats)
Hamas: «Nessuno scambio di prigionieri» con Israele
«Non è previsto al momento» nessuno scambio di prigionieri con Israele. Lo afferma un funzionario di Hamas. «Nessun negoziato possibile» al momento con Israele, ha aggiunto il funzionario a Doha, in Qatar.
«L'operazione militare continua e la resistenza, guidata dalle Brigate Al-Qassam (braccio armato di Hamas), continua a difendere i diritti del nostro popolo, per questo motivo al momento non è possibile alcun negoziato sulla questione dei prigionieri o altro» con Israele, ha detto Hossam Badrane, membro dell'ufficio politico di Hamas nella capitale del Qatar. «La nostra missione ora è fare tutto il possibile per impedire che l'occupazione continui a commettere massacri contro la nostra gente a Gaza, prendendo di mira direttamente le abitazioni civili», ha aggiunto. (ats ans)
In Medio Oriente vivono 28'000 svizzeri. Martedì i primi rimpatri
Su richiesta del DFAE, Swiss organizzerà un volo speciale per riportare in Patria i connazionali che vivono nella zona di conflitto.
Israele attacca postazioni di Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano sta attaccando postazioni degli Hezbollah in Libano dopo l'infiltrazione di miliziani nel suo territorio. Lo riferiscono alcuni rapporti delle forze armate ripresi dai media. L'esercito ha anche fatto sapere che due colpi di mortaio sono stati sparati dal Libano verso Israele. Intanto il Comune di Kiryat Shmona, centro importante del nord, ha ordinato ai suoi cittadini di andare nei rifugi. La televisione degli Hezbollah libanesi, al-Manar, ha riferito che i bombardamenti di artiglieria israeliani hanno colpito alcune località lungo la Linea Blu di demarcazione con Israele senza fare vittime. I colpi di artiglieria, stando ad al-Manar, hanno preso di mira campi agricoli nelle zone di Ayta Shaab, Marwahin, Yarin, Dahira e Raheb nel settore centrale della Linea Blu. (ats ans)
Ue, sospensione immediata dei pagamenti per aiuti ai palestinesi
L'Ue ha deciso la «sospensione immediata» dei pagamenti destinati alla popolazione palestinese, in attesa del riesame dei programmi di assistenza già messi in campo, per un totale di 691 milioni di euro (661 milioni di franchi al cambio attuale). Lo ha annunciato il commissario europeo all'allargamento Oliver Varhelyi. «La portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo è un punto di svolta. Le cose non possono andare come andavano di solito», ha sottolineato.
Anche Berlino sospende parzialmente gli aiuti
Dal canto suo, il ministero tedesco della cooperazione economica e dello sviluppo ha «temporaneamente sospeso» gli aiuti umanitari ai territori palestinesi. Lo ha detto oggi una portavoce del dicastero, come riporta il sito Tagesschau.de. I programmi, per un totale complessivo di 250 milioni di euro, vengono ora valutati. (ats ans)
Turismo, le agenzie annullano tutti i viaggi in Israele
Il provvedimento resterà in vigore «fino a nuovo avviso». Le vacanze già prenotate possono essere cancellate gratuitamente.
Raid israeliano a Gaza, oltre 50 morti in un mercato
Aerei israeliani hanno bombardato il mercato ortofrutticolo di Jabalia, nel nord della Striscia, in quel momento molto affollato. Lo riferiscono testimoni secondo cui sul posto ci sono decine di cadaveri. In seguito l'ospedale di Gaza ha riferito che i morti sono oltre 50. Gli abitanti del posto - secondo le stesse fonti - hanno prestato soccorso ai feriti. (ats ans)
Muhammed Deif, il cervello militare (fantasma) di Hamas
Sopravvissuto a più tentativi di assassinio. Ha perso entrambe le gambe e un braccio. È la mente dietro alla “strage dei deltaplani”
Israele, i morti sono almeno 800
I morti in Israele per gli attacchi da Gaza sono arrivati a 800. Lo riportano i media.
Attacchi «su larga scala» sui centri strategici di Hamas
L'esercito israeliano sta conducendo «attacchi su larga scala su diversi centri strategici appartenenti all'organizzazione terroristica di Hamas» in tutta la Striscia. Lo ha detto il portavoce militare. Poco prima da Gaza è partita una salva di razzi sul centro di Israele. (fonte ats)
«Niente cibo, né elettricità, né acqua»
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato «l'assedio completo» della Striscia di Gaza. «Ho ordinato il completo assedio: non ci sarà elettricità, né cibo, né benzina. Tutto è chiuso», ha aggiunto Gallant dopo una consultazione di sicurezza al Comando Sud di Beersheba. «Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza», ha detto, citato dai media. (Ats ans)
L'Austria sospende il programma di aiuto ai palestinesi
Il governo austriaco ha annunciato oggi la sospensione dei suoi programmi di aiuto allo sviluppo nei territori palestinesi, in reazione all'offensiva del movimento islamico Hamas in Israele. «Per il momento congeleremo tutti i pagamenti per la cooperazione allo sviluppo», pari a 19 milioni di euro, ha detto il ministro degli Esteri conservatore Alexander Schallenberg alla radio pubblica Ö1. «La portata del terrore è così terribile. È un tale sconvolgimento che non possiamo tornare alla normalità come se nulla fosse successo», ha aggiunto. L'Austria quindi «esaminerà e valuterà» tutti i progetti con i territori palestinesi. Ulteriori passi verranno decisi «in collaborazione con l'Unione europea e i partner internazionali», ha detto il capo della diplomazia austriaca. Ha anche annunciato la convocazione dell'ambasciatore iraniano al ministero per protestare contro «reazioni abominevoli». La Repubblica islamica è stata uno dei primi Paesi ad accogliere con favore l'attacco massiccio e a sorpresa lanciato da Hamas sabato. (Ats ans)
Gli 007 del Cairo avrebbero avvisato Tel Aviv
Un ufficiale dell'intelligence del Cairo ha detto di aver riferito ripetutamente a Tel Aviv che «qualcosa di grosso» contro Israele era in corso. Lo scrive The Times of Israel, riportando le parole di uno 007 egiziano secondo il quale l'attenzione degli ufficiali israeliani era puntata sulla Cisgiordania e la minaccia da Gaza non fu presa in considerazione. «Li abbiamo avvisati che un'esplosione della situazione sarebbe avvenuta molto presto e sarebbe stata grande. Ma gli israeliani hanno sottovalutato l'informazione», ha detto l'ufficiale egiziano che ha mantenuto l'anonimato. (Ats ans)
Trecentomila riservisti entrano in azione
Israele sta mobilitando circa 300mila riservisti a causa della guerra in corso con l'organizzazione islamica palestinese Hamas, che governa nella Striscia di Gaza. Lunedì un portavoce dell’esercito ha confermato che si tratta della più grande mobilitazione nella storia israeliana in un periodo di tempo così breve. (Ats ans)
Israele avrebbe ripreso il controllo di tutte le cittadine sul confine di Gaza
Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari, aggiungendo che gli scontri tra soldati e miliziani di Hamas delle ultime ore sono stati «isolati». Hagari ha poi spiegato che sono stati uccisi tre miliziani nell'area di Shaar Hanegev, uno nel villaggio di Beeri, cinque in quelli di Holit e Sufa e quattro ad Alumim, per un totale di 13. «Al momento - ha sottolineato - non ci sono combattimenti in corso ma è possibile ci siano terroristi nell'area». Inoltre le brecce nella barriera difensiva saranno messe in sicurezza con i carri armati. (Ats ans)
Gli "amici della Palestina" a Berna: «L'attacco a Israele? Ignobile»
Nel Parlamento svizzero esiste il "Gruppo di amicizia Svizzera-Palestina". Dopo gli attacchi a Israele, gli attuali membri prendono le distanze.
Teheran: «Israele cerca di giustificarsi, incolpandoci»
«L'operazione a sorpresa di Hamas è stato il più grande fallimento delle organizzazioni di sicurezza di Israele. E ora loro (gli israeliani) trovano molto difficile accettare che nella comunità d'intelligence si racconterebbe che sono stati sconfitti da un gruppo palestinese. Quindi stanno cercando di giustificare il loro fallimento, attribuendolo alla potenza dell'intelligence e alla capacità organizzativa dell'Iran». Lo ha dichiarato in una nota la missione iraniana alle Nazioni Unite, in risposta all'accusa rivolta a Teheran da più parti in queste ultime ore per il sanguinoso attacco su Israele. (Ats ans)
La Cina condanna le violenze sui civili in Israele e Palestina
La Cina «si oppone e condanna» le azioni che hanno colpito i civili nelle violenze scoppiate in Israele e nei territori palestinesi. Pechino è «fortemente preoccupata per la recente escalation del conflitto tra Palestina e Israele», ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nel corso del briefing quotidiano, aggiungendo che la Cina è «profondamente dispiaciuta dai danni causati ai civili dal conflitto, e si oppone e condanna le azioni che colpiscono i civili». (ats ans)
Hamas deve essere classificata come «organizzazione terroristica»
Il Consiglio federale dovrebbe classificare Hamas come organizzazione terroristica. È quanto chiede la Fondazione GRA contro il razzismo e l'antisemitismo dopo gli attacchi di Hamas a Israele.
L'autorità federale competente dovrebbe vietare le attività di finanziamento in Svizzera e astenersi dal distribuire aiuti, afferma un comunicato diramato in mattinata.
Gli attacchi, iniziati durante una festività ebraica, hanno fugato ogni dubbio, ha aggiunto il GRA: Hamas nega il diritto all'esistenza di Israele, diffonde idee antisemite e uccide indiscriminatamente gli ebrei.
Il gruppo islamico palestinese Hamas ha lanciato sabato una vasta offensiva contro Israele, che secondo i dati israeliani ha già causato più di 700 vittime tra civili e soldati israeliani. In risposta, Israele ha dichiarato lo stato di guerra e ha bombardato numerosi obiettivi nella Striscia di Gaza. (ats ans)
Oltre 120mila persone sfollate
Più di 123'000 persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza. Lo segnala l'ufficio Affari umanitari delle Nazioni Unite. (Ats ans)
Scontri a sud di Israele, razzi da Gaza; il punto sul conflitto
Al terzo giorno di guerra continuano ad arrivare razzi da Gaza su Israele e combattimenti sono in corso nel sud con i terroristi infiltrati. L'aviazione dello Stato ebraico ha colpito circa 800 obiettivi di Hamas e delle altre fazioni nella Striscia.
I numeri
L'esercito fino ad ora ha condotto 1149 attacchi aerei sull'enclave palestinese con una crescita rispetto agli 800 di ieri mattina, mentre ci sono ancora se villaggi nel sud del territorio israeliano in cui sono in corso combattimenti tra miliziani armati di Gaza - entrati anche la notte scorsa - e i soldati. In particolare nelle località di Beeri, Kfar Aza, Nirim e Alumim. Scontri anche a Sderot.
I miliziani hanno reso noto di avere 130 ostaggi, cento nelle mani di Hamas, trenta tenuti prigionieri dalla Jihad islamica.
Le vittime
Dal momento dell'invasione da parte di Hamas nel sud, le vittime israeliane sono più di 700, compresi i 260 del massacro al rave party al confine, mentre i feriti superano i 2000. Un bilancio delle vittime destinato a crescere, come ha detto in un briefing notturno un portavoce dell'esercito israeliano.
I morti a Gaza per gli attacchi aerei sono 436, mentre a questi vanno aggiunti i miliziani armati delle fazioni, circa 300-400 uccisi dall'esercito in Israele secondo i dati diffusi dal portavoce militare. I feriti a Gaza - secondo il ministero della sanità locale -sono circa 2270. Gli Usa, secondo quanto riporta il Washington Post, si attendono una operazione via terra dell'esercito israeliano a Gaza entro 24-48 ore.
«Terroristi sono ancora nel Paese»
«I combattimenti sono ancora in corso nel sud di Israele, terroristi sono ancora nel Paese, sono entrati circa mille palestinesi assetati di sangue, sono andati casa per casa, edificio per edificio per massacrare civili e militari israeliani. Sfortunatamente la cifra astronomica di 700 israeliani uccisi è destinata a non restare tale. Mai nella storia di Israele ci sono state tante vittime per un solo attacco», ha detto nella notte un portavoce delle Forze di Difesa israeliane pubblicando un video su X. Il portavoce ha definito la giornata di sabato «di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele». (ats ans)
Emirati Arabi Uniti, Hamas deve cessare gli attacchi
Gli Emirati Arabi Uniti, da tre anni legati a Israele da un accordo di pace, hanno esortato Hamas a cessare le ostilità contro Israele.
In un comunicato diffuso nelle ultime ore dal ministero degli esteri di Abu Dhabi e ripreso dai media regionali si afferma che «gli attacchi di Hamas contro le città e i villaggi israeliani vicino alla Striscia di Gaza, così come il lancio di migliaia di razzi su località abitate rappresentano un'escalation seria e grave». (ats ans)
«Settanta terroristi si sono infiltrati nella notte»
Ci sono ancora sei località nel sud di Israele vicino alla frontiera in cui sono in corso combattimenti con i miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, nominando le località di Beeri, Kfar Aza, Nirim e Alumim. Nella notte scorsa sono stati 70 «i terroristi che si sono infiltrati in Israele». (Ats ans)
Oltre 400 morti a Gaza
I morti a Gaza per gli attacchi di Israele sono arrivati a 436 con 2'270 feriti. Questo il nuovo bilancio reso noto dal ministero della sanità della Striscia. (Ats ans)
«Attaccati da mille terroristi assetati di sangue»
«I combattimenti sono ancora in corso nel Sud di Israele, terroristi sono ancora nel Paese, sono entrati circa mille palestinesi assetati di sangue, sono andati casa per casa, edificio per edificio, per massacrare civili e militari israeliani. Sfortunatamente la cifra astronomica di 700 israeliani uccisi è destinata a non restare tale. Mai nella storia di Israele ci sono state tante vittime per un solo attacco». Lo ha detto nella notte un portavoce delle Forze di Difesa israeliane pubblicando un video su X. Quella di sabato è stata «di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele», viene dichiarato sul social. Il portavoce ha paragonato il 7 ottobre, data dell'attacco di Hamas allo Stato ebraico, a Pearl Harbor o all'11 settembre. (ats ans)
80 terroristi trovati in Israele nella notte
Questa mattina presto le Forze di difesa israeliane hanno reso noto che circa 80 terroristi sono stati trovati nel Paese durante la notte, mentre i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza. Almeno 800 obiettivi di Hamas a Gaza sono stati colpiti dall'esercito. Lo riferiscono i media israeliani. (ats ans)
Musk: «Khamenei vuole eliminare Israele»
Il post della Guida suprema iraniana Ali Khamenei per celebrare gli attacchi di Hamas in Israele «viola le regole di X. In ogni caso X ha deciso che potrebbe essere nell'interesse del pubblico far restare il post accessibile». È la segnalazione della piattaforma ai suoi utenti, accompagnata da una dichiarazione di Elon Musk.
«La posizione di Khamenei è chiara, il suo obiettivo è l'eliminazione di Israele e non sostenere i palestinesi. Questo non accadrà. Quello che invece accade, decennio dopo decennio, è un ciclo di violenza senza fine. Alimentare le fiamme dell'odio non sta funzionando. Forse è il momento di considerare altro», mette in evidenza Musk. (ats ans)
«Non tutti i Paesi hanno condannato Hamas»
«Un buon numero di Paesi membri ha condannato gli attacchi di Hamas, ma non tutti». Lo ha detto il vice ambasciatore americano all'Onu Robert Wood al termine della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. Quindi ha sottolineato che si tratta di una «situazione fluida e molto pericolosa, speriamo che non peggiori».
«È un momento molto difficile ed è importante che la comunità internazionale condanni fortemente questa invasione non provocata e questi attacchi», ha ribadito. Prima della riunione, Wood aveva sottolineato che non ci devono essere «falsi paragoni» tra le azioni di Hamas e Israele: «Questo riguarda il terrorismo di Hamas, è chiaro e semplice». (ats ans)
«L'Iran ha aiutato Hamas a pianificare attacco»
L'Iran ha aiutato Hamas a pianificare l'attacco a sorpresa a Israele e ha dato il via libera all'azione nel corso di un incontro a Beirut lo scorso lunedì. Lo riporta il Wall Street Journal, citando alcuni membri di Hamas e Hezbollah. L'Iran avrebbe lavorato da agosto insieme a Hamas per mettere a punto l'attacco. Stando alla Cnn, l'amministrazione americana sta però ancora cercando di determinare questo rapporto. Al momento non ci sono prove che leghino direttamente Teheran a quanto successo. (ats ans)
Vittime straniere
È ormai chiaro che fra le vittime non ci sono solo israeliani e palestinesi. Diversi cittadini americani sono rimasti uccisi nell'attacco di Hamas in Israele, ha ad esempio confermato un funzionario del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca, secondo quanto riportato dai media americani. Non è chiaro quanto sia il totale, anche se alcune indiscrezioni parlano di almeno quattro morti. Dodici thailandesi sono stati uccisi, ha riferito invece il governo di Bangkok, che sta preparando un piano per evacuare i propri connazionali. Il portavoce del ministero degli Esteri Kanchana Patarachoke ha detto che l'ambasciata thailandese in Israele ha appreso della morte dai datori di lavoro delle vittime. (ats ans)
130 ostaggi
Nel frattempo, l'esponente di Hamas Moussa Abu Marzuk ha dichiarato, secondo media palestinesi, che la fazione ha 100 ostaggi israeliani nelle sue mani, compresi ufficiali di alto rango dell'esercito. Poco prima la Jihad islamica aveva detto di tenere prigionieri 30 israeliani. Da parte loro, le forze di difesa israeliane hanno reso noto che l'unità Shayetet 13 della Marina ha preso in custodia il vice comandante della divisione meridionale della forza navale di Hamas a Gaza, Muhammad Abu Ghali. «Il sospettato è trattenuto ed è attualmente interrogato dall'establishment della difesa», afferma l'Idf, secondo quanto riporta Times of Israel. (ats ans)
Razzi su Ashkelon
Intanto Hamas ha affermato di aver lanciato «un massiccio attacco missilistico con 100 razzi» su Ashkelon, nel sud di Israele. I razzi sono stati lanciati contro la città costiera in risposta alle forze difesa israeliane per aver «preso di mira le nostre safe house», hanno detto le Brigate Izzedine al Qassam, il braccio armato del gruppo palestinese, secondo quanto riporta la Cnn.
La polizia israeliana ha poi spiegato che è stato colpito un edificio residenziale. Secondo i media locali, un bambino di 8 anni sarebbe rimasto ferito in modo lieve. In precedenza, il portavoce militare dell'esercito israeliano ha fatto sapere che sono stati lanciati una serie di attacchi massicci contro il sobborgo di Gaza, Shujaiyya, considerato "il nido del terrore" usato da Hamas come base di lancio per i razzi contro Israele. Sarebbero state sganciate 100 tonnellate di bombe. «Più di 500 obiettivi» di Hamas sono stati colpiti nella notte tra attacchi aerei e colpi di artiglieria nella Striscia di Gaza, ha in seguito precisato l'esercito. (ats ans)
Teheran: «Non siamo coinvolti»
Attraverso la missione iraniana alle Nazioni Unite Teheran ha precisato la sua posizione sugli attacchi di Hamas in Israele spiegando di non essere coinvolta direttamente. «Le misure risolute adottate dalla Palestina costituiscono una difesa del tutto legittima contro sette decenni di occupazione oppressiva e crimini efferati commessi dall'illegittimo regime sionista».
Verso un'operazione via terra
Gli Stati Uniti si attendono che Israele lanci un'ampia operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Israele avrebbe chiesto agli Stati Uniti missili per l'Iron Dome, bombe di piccolo diametro, munizioni per mitragliatrici e una maggiore cooperazione nella condivisione di informazioni di intelligence. (ats ans)