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FRANCIAAttacco in Francia, i feriti sono 3. Ad Arras 8 fermati

13.10.23 - 20:29
Intanto la Francia alza il suo livello di allerta
IMAGO
Fonte ATS
Attacco in Francia, i feriti sono 3. Ad Arras 8 fermati
Intanto la Francia alza il suo livello di allerta

PARIGI - Una terza persona è rimasta ferita nell'attacco di oggi ad Arras, dove un ceceno ha ucciso un professore della scuola "Gambetta". Lo ha detto il procuratore della Repubblica antiterrorismo, Jean-François Ricard, in una conferenza stampa.

Il terzo ferito, anche lui non in pericolo di vita, è un dipendente della scuola che si occupa di manutenzione. Come l'addetto alla mensa e l'insegnante di ginnastica, anche lui si è trovato di fronte all'attentatore nel cortile.

Si è appreso, intanto, che nelle indagini condotte negli ambienti frequentati dall'attentatore ceceno Mohammad Mogouchkov, sono state fermate 8 persone. Il giovane, sottoposto a interrogatorio alla presenza di un avvocato, rifiuta per il momento di rispondere.

Dal canto suo, il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin ha assicurato oggi - al telegiornale di TF1 - che c'è «un indubbio legame» fra l'attentato di oggi costato la vita a un professore di Arras e la situazione in Medio Oriente. «Secondo le nostre informazioni - ha detto Darmanin - c'è purtroppo un legame fra quanto accaduto senza dubbio in Medio Oriente».

Intanto, la Francia alza il suo livello di allerta a quello di "emergenza attentati". Lo si apprende da fonti vicine alla premier Elisabeth Borne. La decisione è stata adottata nel vertice sicurezza all'Eliseo, convocato da Emmanuel Macron. Le fonti indicano che la premier «ha deciso di elevare il dispositivo Vigipirate al livello di emergenza attentati».

Si tratta di un livello che può essere attivato subito dopo un attentato o nel caso che un gruppo terroristico identificato e non localizzato entri in azione.

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COMMENTI
 

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Arcadia 7494: L’essenza del capitalismo non quella in cui l’uomo cerca di soddisfare i propri bisogni. Quello semmai era lo scambio dei valori d’uso delle merci e dei servizi. Prima con il baratto, poi, per semplifiacare, con i quattrini che corrispondevano al valore d’uso delle merci: una gallina per 10 cavoli, per esempio. Bensì la capitalizzazione del denaro attraverso il valore di scambio delle merci indipendentemente dai bisogni umani. Il processo di capitalizzazione è il seguente: denaro => merce => denaro maggiorato. Questa dinamica il Capitalismo la realizza attraverso la creazione del valore di scambio delle merci e dei servizi. Poco importa se quest’ultimi sono utili o meno all’uomo. L’importante non è altro che la valorizzazione del denaro dopo il processo di produzione. Tant’è vero che la pletora di merci e servizi in circolazione hanno solo un valore di scambio e molti, se non sono superflui, sono nocivi. Lo stato della biosfera è lì a testimoniare questa dinamica. Ma al capitalismo oramai autonomizzatosi dall’uomo non glie ne importa meno di nulla. Crea sempre più merci artificiali che non servono a nulla con l’unico obiettivo di valorizzarsi.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Ciulindo, non ho detto che ne è l'essenza, ma che è una delle possibili forme di organizzazione delle attività umane. Sono d'accordo quando alludi a questioni come consumismo e spreco, inquinamento, senso di responsabilità , ecc.. ma quello non dipende tanto dal capitalismo (c'è chi è responsabile e chi no). ma come sempre dall'uso che l'uomo fa delle cose. Siamo noi gli artefici del bene o del male.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Arcadia 7494: In altre parole, un po’ più tecniche, il capitalismo è lo strumento con il quale la classe dominante (borghesia) proprietaria dei mezzi di produzione, domina sui (proletari); salariati, disoccupati, popolo senza riserve, ecc. Le sovrastrutture della borghesia sono: lo stato con tutti i suoi organismi politici in suo sostegno (esercito, polizia, governo, parlamento, sistema giudiziario, ecc.) a quest’ultimi, che operano materialmente, bisogna aggiungere le sovrasrutture ideologiche: religione, ideologia dominante, consumismo, mode, media, ecc, ecc. Tutte al servizio della classe dominante. È finalmente un po’ più chiaro il concetto ora?

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Secondo me la tua visione è un po' esagerata. Comunque ti ricordo che classi che chiami dominanti sono sempre esistite, sotto differenti forme. E sempre esisteranno. Un mondo perfettamente equilibrato non esisterà mai per le ragioni più svariate. Pensa a due persone, una scaltra ed intelligente, l'altra mediocre. Chi avrà maggiori possibilità di arricchirsi o di far parte della classe dominante? Inoltre meglio un sistema che crea benessere diffuso un po' per tutti, con tutti i suoi difetti, che sistemi più "ideali" ma con risultati peggiori. Riporto le parole eloquenti di Churchill "Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria".

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Non ci siamo ancora Arcadia 7494: Che le società siano, magari non da sempre, ma almeno a partire dalla civiltà egizia divise in classi, dominane e dominata, é un fatto storico. La socità classica dell’antica Roma era divisa, quantunque in diverse gradazioni in: patrizi, schiavi e plebei. La società feudale in: signori feudali, clero e vassalli da un lato e sevi della gleba e garzoni dall’altro. La società capitalistica in: borghesi e proletari. Che una società equilibrata senza classi non possa esistere è una sua premessa forzata dalla sua totale immersine acritica nell’ideologia dominante. Con le due persone da lei citate: una scaltra e l’altra tonta, lei ipotizza semplicemente che continuino a ragionare con le categorie messe in circolazione dal capitalismo. Ossia: ricchezza personale conseguita attraverso l’appropriazione dei beni altrui a proprio favore. Lo slogan ad effetto dissuasivo contro il comunismo è una pura sciocchezza. Tant’è vero che allo stadio attuale del capitalismo è proprio la “legge della miseria crescente” che impoverisce le masse.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Diciamo che piu che dire "non ci siamo" dovresti dire "resto attaccato al mio pensiero". Il capitalismo a fronte di molti difetti ha molti pregi che ci hanno portato ad essere dove siamo. Chi ha scelto altre vie in genere sta o è stato peggio. Poi anche io spero sempre in un mondo più giusto, più rispettoso della natura, dello spazio e dei popoli.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Come le ho scritto sono le determinazioni materiali (storiche, economiche e sociali) che hanno definito il divenire e lo stato attuale della società. Non certo le mie idee o i miei pensieri. Non sono soggetto a nessuna ideologia, credenza o confessione. Mi attengo semplicemente alle leggi che governano il mondo.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Vorrei tuttavia concludere con un grande pregio del capitalismo. Ossia il fatto che grazie all’aumento della composizione organica del capitale (più macchine e meno uomini) impegnati nella produzione dai quali ricava il plusvalore che lo vitalizza, accelera di fatto la sua morte. In sintesi: il capitalismo genera il suo becchino.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Sarà come dici tu, io però condivido ciò che diceva Einstein "Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene”

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Israele o meno, i nipotini di Maometto rimangono dei barbari di cui farei volentieri a meno.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Palestina o meno. Cosa sono allora i nipotini di Mosè?

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
E quelli di Cristo?

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Le religioni al posto di unire l’umanità la dividono. Prendersela con persone estreme ai fatti e innocenti identificandole con il male che li opprime è una specialità dei fondamentalisti islamici, mi sembra che fin qui nessuno possa contestare l’affermazione. Non penso che ti piacerebbe essere pugnalato in nome di Allah, mentre innocentemente respiri la vita senza fare del male a nessuno. Le giuste rivendicazioni devono essere fatte nel giusto modo altrimenti non sono più giuste.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Scusa, persone estranee ai fatti..

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Keope1963: Le religioni non sono altro che sovrastrutture del modo di produzione di una società. Cambia il modo di produzione e di conseguenza cambia anche la sua religione. Il mondo islamico, rispetto a quello cristiano, è radicalmente diverso. Vuoi per risorse naturali, cultura, clima e posizione geopolitica. In occidente, per esempio, col modo di produzione del mondo classico, dove la religione pagana permeava tutta la società, dopo la caduta dell’impero romano e l’avvento della società feudale con il suo modo di produzione, anche la religione è cambiata passando dal paganesimo, specchio della società pagana, al cristianesimo, specchio della società feudale con tutte le sue categorie gerarchiche. È tuttavia interessante notare che, dopo la rivolzione francese, con la vittoria della borghesia su l’aristocrazia feudale, anche il cristianesimo langue. Il clero, ciò nonostante, seppur a fatica si è furbescamente adeguato passando dal sostegno dell’aristocrazia al sostegno della borghesia pur di sopravvivere. La Chiesa ora, siccome comincia a fiutare la retroazione de futuro sul presente e, pur di non sparire, svolge un ruolo a sostegno delle fasce deboli della popolazione. Papa Francesco gioca la carta della Chiesa povera, vicina ai deboli e agli scartati, preoccupata per le sorti della biosfera.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Si ma tutto questo non c’entra con ciò che ho scritto io. Tagliare gole in giro per il mondo in nome di Allah è un’altra faccenda

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Certo che c'entra. Rifletta.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
E che ti devo dire? non mi piace né come vivono la religione né la loro bassa considerazione della donna. Se a te piacciono, buon per te.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Arcadia 7494: so che per alcuni, su questo forum, non è facile trattenersi dal dare sfogo ai propri gusti personali. Tuttavia si dovrebbero commentare gli articoli pubblicati almeno con una certa oggettività. Detto questo le ricordo che proprio grazie ai “nipotini di Maumetto”, l’occidente, tra il VII e il XIV sec. a stretto contatto col mondo arabo in virtù dei loro territori in Andalusia e Sicilia, ha appreso l’uso dei numeri arabi che hanno soppiantato i numeri romani, inadeguati per svolgere qualsiasi calcolo con le quattro operazioni elementari. Inoltre, quasi tutte le scienze, come: chimica, astronomia e matematica, ottica, medicina, botanica e zoologia... ci sono state trasmesse dalla cultura araba. Altro che barbari!

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Ma conosci almeno una persona di religione musulmana?

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Potrei ribattere di pensare allora cosa gli altri "devono" alle scoperte e invenzioni europee. Molto ma molto di più. Comunque sia, la storia è sì importante ma conta soprattutto il presente. I paesi arabi sono oggi permeati di fondamentalismo ed integralismo, nemici dell' emancipazione dell'individuo e del progresso.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Nella lunga catena di cause ed effetti che hanno determinato lo stato presente dello sviluppo tecnologico occidentale la cultura islamica ha svolto un ruolo fondamentale. Religioni, fondamentalismi e integralismi non sono altro che sovrastrutture che con gli obiettivi del Capitalismo, al quale non interessa chi massacra chi, ha ben poco a che fare.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Dichiarazioni fumose lontane dalla realtà, mi spiace Ciulindo ma questi sono fumogeni che nulla cambiano alla verità.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
In aggiunta a quanto scrive Keope, non riesco nemmeno bene a capire cosa tu voglia dire (o sottointendere) con l'ultima frase.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
È troppo immersa nella pseudo-realtà capitalistica e non riesce a capire. Ma non fa niente. Lasciamo perdere.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Sarà come dici tu, io però condivido ciò che diceva Einstein "Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene” ..

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Arcadia 7494: Il Capitalismo, oltre alla merce e al denaro dalla cui interazione ricava la linfa vitale per la sua sopravvivenza, del genere umano non glie ne frega niente. È solo un ostacolo alla sua espansione. Se potesse ne farebbe volentieri a meno. Ecco perché ho scritto l’ultima frase.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Adesso è più chiaro, ma non concordo. Il capitalismo non è che una delle forme con cui l'essere umano cerca di soddisfare i propri bisogni all'interno di una comunità. Quindi o facciamo tutto da soli (io il mio orto, tu il tuo orto, ma sostanzialmente saremmo alla preistoria) oppure si trova una forma di "scambio" di fattori (capitale e lavoro) per creare valore, come beni e servizi, che possa giovare a più gente possibile. Il capitalismo non è perfetto, va monitorato nelle sue debolezze (sfruttamento individui) , va anche adeguato ai tempi e regolato, ma le altre forme si sono dimostrate peggiori. Tu accusi il capitalismo come sistema senza morale, mi pare di capire . Ma un sistema senza gli incentivi giusti, per quanto sia pervaso da ideali, non può durare (V. Fallimento comunismo). Un sistema deve avere la capacità di creare benessere e ricchezza (in tutti i sensi) DURATURI. Quindi se trovi un'alternativa migliore , fammelo sapere. Ma ripeto deve saper resistere al tempo.

Ciulindo.47 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
L’essenza del capitalismo non quella in cui l’uomo cerca di soddisfare i propri bisogni. Quello semmai era lo scambio dei valori d’uso delle merci e dei servizi. Prima con il baratto, poi, per semplifiacare con i quattrini che corrispondevano al valore d’uso delle merci: una gallina per 10 cavoli, per esempio. Bensì la capitalizzazione del denaro attraverso il valore di scambio delle merci indipendentemente dai bisogni umani. Il processo di capitalizzazione è il seguente: denaro => merce => denaro maggiorato. Questa dinamica il Capitalismo la realizza attraverso la creazione del valore di scambio delle merci e dei servizi. Poco importa se quest’ultimi sono utili o meno all’uomo. L’importante non è altro che la valorizzazione del denaro dopo il processo di produzione. Tant’è vero che la pletora di merci e servizi in circolazione hanno solo un valore di scambio e molti, se non sono superflui, sono nocivi. Lo stato della biosfera è lì a testimoniare questa dinamica. Ma al capitalismo oramai autonomizzatosi dall’uomo non glie ne importa meno di nulla. Crea sempre più merci artificiali che non servono a nulla con l’unico obiettivo di valorizzarsi.
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