L'esercito israeliano ha colpito a più riprese postazioni di lancio e centri di comando dell'organizzazione terroristica palestinese
Si intensificano i combattimenti tra i soldati delle Forze israeliane di difesa e i miliziani di Hamas. L'ammassarsi delle truppe al confine della Striscia di Gaza è un segnale che l'esercito israeliano «vuole portare la guerra nel territorio di Hamas», come confermato dai vertici militari. L'offensiva di Tel Aviv appare, se non proprio imminente, sempre più vicina.
Intanto la giornata odierna dovrebbe vedere la riapertura del valico di Rafah, con l'ingresso a Gaza dei camion con gli aiuti umanitari promessi anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Uccisi 22 giornalisti
22 giornalisti – 18 palestinesi, tre israeliani e un libanese - sono morti dall'inizio della guerra, secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti. Al conto bisogna aggiungere otto cronisti feriti e tre che risultano dispersi o in ostaggio.
10 americani ancora dispersi
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha dichiarato che non si conosce la sorte di 10 cittadini americani. Probabilmente la maggior parte di essi è ostaggio di Hamas, ha aggiunto.
Le cittadine americane in una base israeliana
«I due ostaggi americani sono al momento in una base militare israeliana nel centro del Paese». Lo ha detto l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu.
Y. R. e la figlia N. talie sono «state accolte al confine con la Striscia ed ora sono attese nella base militare dai loro congiunti». Le due donne sono state prese in consegna dal generale Gali Hirsch, responsabile degli ostaggi e dei dispersi, e dalle forze di sicurezza.
L'ufficio del premier ha poi ricordato che le due sono state rapite dall'organizzazione terroristica di Hamas «con un attacco improvviso e micidiale lo scorso 7 ottobre mentre erano ospiti nel kibbutz di Nahal Oz». «Il governo e l'esercito - ha concluso l'ufficio di Netanyahu - continueranno ad agire al meglio delle loro capacità per recuperare tutti i dispersi e riportare a casa gli ostaggi». (Ats Ans)
Le cittadine americane sono arrivate in Egitto
Le due americane - una 59enne e la figlia di 18 anni, arrivate in Israele da Chicago per celebrare la festa ebraica di Sukkot con la famiglia - rilasciate da Hamas dopo averle tenute in ostaggio nella Striscia di Gaza sono già arrivate in Egitto. Lo riferisce Channel 12 secondo cui entrambe avrebbero anche la nazionalità israeliana. (Ats Ans)
La conferma della Croce rossa
La Croce Rossa ha confermato di aver ricevuto in custodia le due americane consegnate da Hamas che le teneva in ostaggio nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Haaretz. (Ats Ans)
«Ucciso il capo dell'unità di sviluppo armi di Hamas»
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso un agente di alto livello dell'unità di sviluppo delle armi strategiche di Hamas. Si tratta di Mahmud Sabih, ingegnere senior e capo unità nel dipartimento progetti e sviluppo di Hamas, ha riferito il portavoce militare.
Il dipartimento operava per incrementare le capacità belliche di Hamas, scambiando informazioni con organizzazioni terroristiche in Medio Oriente, ha precisato. In particolare, Mahumd Sabih lavorava ad acquisire informazioni per la produzione di armi e droni. (Ats Ans)
Le cittadine americane consegnate alla Croce rossa
Le due cittadine americane tenute da due settimane in ostaggio a Gaza sono state consegnate da Hamas alla Croce rossa. Lo ha appreso la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui è possibile che esse saranno rimessa in libertà attraverso il valico di Rafah, fra Gaza ed Egitto. Queste informazioni seguono l'annuncio dell'ala militare di Hamas, Brigate Ezzedin al-Kassam, sulla liberazione di madre e figlia con cittadinanza statunitense. (Ats Ans)
Swiss prolunga la sospensione dei voli verso Israele
La società: «La sicurezza dei membri dell'equipaggio e dei passeggeri è la priorità assoluta».
Hamas ha liberato due ostaggi americani
Hamas ha fatto sapere di aver liberato due ostaggi, madre e figlia, anche con cittadinanza americana. Questo - ha detto Hamas - per «dimostrare al popolo americano quanto siano errate le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista». Hamas ha poi ringraziato la mediazione del Qatar. Lo riferisce la tv israeliana. (Ats Ans)
Erdogan: «Israele fermi le operazioni a Gaza, è genocidio»
«Ribadisco il nostro appello all'amministrazione israeliana a non ampliare ai civili la portata dei suoi attacchi e fermare immediatamente le operazioni che stanno per diventare un genocidio». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, parlando delle operazioni israeliane su Gaza. «Israele, invece di correggere i propri errori e agire con la saggezza di uno Stato, si sta comportando come un'organizzazione, spesso incitata da attori esterni alla regione», ha aggiunto il presidente turco.
«Riteniamo che creando un nuovo meccanismo per garantire la sicurezza di tutti quelli che vivono in queste terre, la nostra regione otterrà una stabilità duratura», ha detto il presidente turco Erdogan, ribadendo l'appello per «un cessate il fuoco umanitario» e affermando che «non può essere stabilita sicurezza uccidendo bambini, donne e bombardando ospedali, scuole, mosche e chiese a Gaza». (Ats Ans)
Attacco contro i centri di comando di Hamas
Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno condotto una serie di attacchi aerei contro i centri di comando di Hamas nel corso della giornata di venerdì. Sono stati presi di mira, si legge nel comunicato citato dai media israeliani, anche postazioni di lancio di missili anticarro e infrastrutture sotterranee (i famigerati tunnel tra la Striscia di Gaza e il territorio di Israele). Altri attacchi contro l'organizzazione terroristica palestinese sono in corso in questo momento, aggiunge IDF.
משעות הבוקר צה"ל תוקף מטרות טרור ברצועת עזה, בין המטרות שנתקפו היו מספר מפקדות מבצעיות, משגרי נ"ט ותשתיות תת-קרקע של ארגון הטרור חמאס.
— צבא ההגנה לישראל (@idfonline) October 20, 2023
תיעוד מתקיפות צה"ל ברצועת עזה: pic.twitter.com/i2YAvooamC
L'esercito israeliano: «Abbiamo colpito un muro vicino alla chiesa» a Gaza
L'esercito israeliano ha riconosciuto di «aver colpito un muro vicino» alla chiesa in un attacco aereo. L'aviazione israeliana stava conducendo raid contro «un centro di comando e controllo dell'organizzazione terroristica Hamas usato nel lancio di razzi e colpi di mortaio».
Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. «Sappiamo che ci sono state delle vittime e stiamo esaminando l'incidente», ha aggiunto, ribadendo che «Hamas colloca di proposito le sue postazioni in aree civili usate dai residenti della Striscia di Gaza». (Ats Ans)
L'Egitto se la prende con i «media occidentali»
Dal Cairo si è sollevato oggi un "j'accuse" rivolto ai «media occidentali», colpevoli secondo le autorità egiziane di aver puntato in parte il dito contro il Paese africano per la crisi umanitaria di Gaza. «Il valico di Rafah è aperto e l'Egitto non è responsabile dell'ostruzione delle vie d'uscita da Paesi terzi».
Caritas: «Almeno 17 morti nel raid alla chiesa a Gaza»
Almeno 17 persone sono morte in un attacco aereo contro la chiesa ortodossa di San Porfirio a Gaza. Lo riferisce Caritas Internationalis. «Almeno 17 persone hanno perso la vita e altre sono ancora sotto le macerie», precisa la stessa fonte, sottolineando che «dal 7 ottobre, Israele ha imposto un assedio totale agli oltre 2 milioni di cittadini di Gaza. Acqua, cibo ed elettricità sono stati tagliati, le medicine scarseggiano e i bombardamenti arbitrari si sono intensificati». Caritas Internationalis e Caritas Mona (Middle East and North Africa) «condannano con forza il bombardamento arbitrario e deliberato di civili e infrastrutture civili. Ribadiamo l'invito a tutte le parti di cessare il fuoco, proteggere i civili, garantire un accesso umanitario immediato, sicuro e senza ostacoli e rispettare il diritto internazionale». (fonte ats)
Mosca: «Contatti con Hamas per il rilascio degli ostaggi»
La Russia ha contatti con Hamas per cercare di ottenere il rilascio degli ostaggi rapiti in Israele. Lo ha detto l'ambasciatore russo a Tel Aviv, Anatoly Viktorov. «Naturalmente - ha detto il diplomatico in un'intervista a Izvestia, ripresa dall'agenzia Tass - abbiamo contatti con rappresentanti di Hamas, mirati prima di tutto a ottenere il rilascio degli ostaggi». (fonte ats)
J'ai pu échanger à l’instant avec des familles d’otages français retenus par le Hamas.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) October 20, 2023
Je le dis ici à tous : la France n'abandonne pas les siens. Nous faisons tout notre possible pour obtenir la libération et le retour de nos compatriotes.
La Nation se tient à leurs côtés.
Anche i civili si armano: «Dall'inizio della guerra circa 100mila richieste»
Il Ministero della Sicurezza nazionale israeliano ha reso noto oggi che dall'inizio della guerra ha ricevuto circa 100mila richieste per una licenza per il possesso di armi da fuoco da parte di civili. Sempre dall'inizio della guerra, sono state finora rilasciate circa 26mila licenze. Lo scrive Haaretz.
Abu Mazen al Cairo per la Conferenza di pace
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha lasciato Ramallah, in Cisgiordania, per recarsi al Cairo dove parteciperà alla Conferenza di pace organizzata dall'Egitto. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Maan. (fonte ats)
Eliminare Hamas, Israele prevede «tre fasi»
Sono tre le fasi con le quali Israele intende eliminare Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha detto alla Knesset, il parlamento dello Stato ebraico, il ministro della difesa Yoav Gallant, secondo cui la prima fase è «un impegno prolungato di fuoco su Gaza con una manovra di terra per l'eliminazione dei membri di Hamas e delle strutture» della fazione. La seconda è «una fase intermedia per eliminare i nidi di resistenza». La terza invece - secondo Gallant - è «la creazione nella Striscia di una nuova realtà di sicurezza sia per i cittadini di Israele sia per gli stessi abitanti di Gaza».
«La maggior parte degli ostaggi è viva»
È viva la maggior parte delle circa 200 persone rapite in Israele dai terroristi di Hamas e portate nella Striscia di Gaza, ha dichiarato oggi l'esercito israeliano. «La maggior parte degli ostaggi è viva. A Gaza ci sono anche cadaveri» di persone uccise in Israele e portati nella Striscia, hanno aggiunto le forze armate. (fonte ats)
Sirene antiaeree a Gerusalemme
Le sirene antiaeree hanno risuonato, in questi minuti, nella regione di Gerusalemme. Lo segnala il quotidiano israeliano Haaretz.
Ue: «Al momento una pausa umanitaria è impossibile»
«La nostra posizione è che non è il momento di una pausa umanitaria» nel conflitto tra Israele e Hamas. «È una posizione della Commissione e del Consiglio, dato che nessun paese membro lo ha chiesto». Lo sottolineano fonti dell'Ue in merito alla risoluzione approvata ieri dall'Eurocamera nella quale si chiede una «pausa umanitaria», innanzitutto per permettere l'arrivo di aiuti a Gaza. «Una pausa umanitaria per ora non è possibile anche perché Hamas non ha smesso di lanciare missili verso Israele. Tutto può cambiare, vediamo anche quale sarà l'esito del summit Ue-Usa di oggi», aggiungono le stesse fonti. (fonte ats)
Onu: 3 litri di acqua a persona al giorno a Gaza, ne servono 100
Il consumo medio di acqua per tutte le necessità (potabile, cucina e igiene) è attualmente stimato a tre litri al giorno per persona a Gaza, costringendo le persone a consumare sempre più acqua proveniente da fonti non sicure e a rischiare la morte, esponendo la popolazione alle epidemie di malattie infettive. Lo indica l'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) sul proprio sito.
Guterres al valico di Rafah
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è arrivato al valico di Rafah, tra Striscia di Gaza ed Egitto, per preparare l'ingresso degli aiuti a Gaza. (fonte ats ans)
Onu: «Gli aiuti sulla Striscia non prima di domani»
Gli aiuti umanitari internazionali dovrebbero poter entrare nella Striscia di Gaza «domani o giù di lì», ha dichiarato il responsabile delle emergenze delle Nazioni Unite, Martin Griffiths. «Stiamo conducendo negoziati dettagliati e avanzati con tutte le parti interessate per garantire che un'operazione di aiuto a Gaza inizi il prima possibile», ha dichiarato Griffiths, citato da un portavoce dell'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) a Ginevra. (fonte ats)
«Bombardamenti su Gaza come non si vedevano da decenni»
I bombardamenti sulla Striscia di Gaza procedono «a un ritmo che non si era visto da decenni». Lo ha detto questa mattina il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, aggiungendo che l'esercito si sta preparando alle prossime fasi dell'offensiva.
Dalla Striscia: «Il valico di Rafah è ancora chiuso»
Il valico di Rafah tra Gaza ed Egitto è attualmente chiuso e non si registrano movimenti nel luogo. Lo fanno sapere fonti locali all'agenzia di stampa italiana Ansa. Le fonti indicano che permane per ora il divieto israeliano di far entrare nella Striscia gli aiuti umanitari. (fonte ats)
Da Berlino 50 milioni in aiuti per gli sfollati di Gaza
La Germania sosterrà la popolazione civile della Striscia di Gaza con aiuti umanitari d'emergenza pari a 50 milioni di euro (47,8 milioni di franchi). Lo ha annunciato ieri sera la ministra tedesca degli affari esteri, Annalena Baerbock, dopo un incontro con il suo omologo giordano Aiman al-Safadi ad Amman. Lo riportano il settimanale Die Zeit e lo stesso ministero tedesco sulla piattaforma X (già Twitter). Baerbock ha anche detto che si lavora per inviare team medici nella Striscia. Il denaro tedesco sarà utilizzato per sostenere organizzazioni internazionali come il Programma alimentare mondiale, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) e, soprattutto, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi (Unrwa). Si tratta di aiutare «i palestinesi che sono diventati anch'essi vittime di questo attacco terroristico di Hamas», ha detto Baerbock. (fonte ats)
Biden: «Hamas e Putin vogliono annientare le democrazie»
Hamas e il presidente russo Vladimir Putin «rappresentano minacce diverse ma hanno una cosa in comune: vogliono annientare le democrazie» che sono loro vicine. «Non possiamo lasciarli vincere. Rifiuto di farlo accadere». Il presidente degli Usa Joe Biden ieri sera ha lanciato il suo appello agli americani e al Congresso: continuare a sostenere e difendere Israele e Ucraina è «nel nostro interesse, è vitale per la nostra sicurezza nazionale». Dallo studio ovale Biden ha descritto un mondo a un «punto di svolta nella storia. La leadership americana è quello che tiene il mondo insieme. Siamo ancora oggi un faro. I nostri valori ci rendono un partner con cui altri paesi vogliono lavorare. Non vale la pena mettere tutto questo a rischio scaricando l'Ucraina o voltando le spalle a Israele». (fonte ats)
Gaza, colpiti oltre 100 obiettivi di Hamas nella notte
Sono stati più di 100 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele durante la notte a Gaza. Tra questi anche un esponente del comando navale di Hamas, Amjad Majed Muhammad Abu 'Odeh, ritenuto da Israele corresponsabile dell'attacco dello scorso 7 ottobre e del massacro dei civili israeliani. L'esercito dello Stato ebraico ha indicato di aver colpito inoltre un tunnel, depositi di armi e alcune centri di comando. Neutralizzata anche un squadra di lanciatori di razzi di Hamas che aveva tentato di colpire un aereo. Negli attacchi alla Striscia - hanno reso noto le forze armate - sono state anche colpite armi e postazioni del terrore collocate dentro una moschea nel quartiere di Jabaliya, usata anche come posto di osservazione di Hamas e luogo di addestramento. (fonte ats)
Guerriglia a Gaza? «In ogni finestra può nascondersi un cecchino»
Quale scenario attende i soldati israeliani a Gaza? Ne parliamo con Mauro Gilli, esperto di strategie militari del Politecnico di Zurigo
Resta chiuso il valico di Rafah
Il valico di Rafah non aprirà oggi come atteso e previsto. Lo riporta l'emittente televisiva statunitense Cnn citando alcune fonti che parlano di nuovi ritardi nell'apertura. Ci sarebbero alcuni «problemi strutturali» sulle strade da risolvere, aggiunge Cnn secondo la quale il valico potrebbe aprire domani. Intanto il ministro degli interni del governo di Hamas ha reso noto ieri in serata che diversi sfollati che si rifugiavano nel giardino di una chiesa a Gaza sono stati uccisi e altri feriti in un raid israeliano. In un comunicato, il ministero ha affermato che l'attacco ha lasciato «un gran numero di morti e feriti» sul terreno della chiesa greco-ortodossa di San Porfirio, mentre testimoni hanno affermato che l'attacco sembrava aver preso di mira un obiettivo vicino al luogo di culto a che molti residenti di Gaza si stanno rifugiando a causa di una intensa attività di guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese. (fonte ats ans)
Israele verso l'offensiva di terra
Secondo un portavoce dell'esercito israeliano, gli aiuti umanitari depositati in Egitto, al confine di Rafah, dovrebbero arrivare nella Striscia di Gaza al più tardi sabato. Nel frattempo, secondo quanto riportato dai media, il ministro della Difesa israeliano Joav Galant ha annunciato un'imminente offensiva di terra nella Striscia di Gaza. «L’ordine arriverà», ha detto alle truppe schierate vicino al confine. Intanto il presidente Usa Joe Biden ha dichiarato che intende chiedere al Congresso un pacchetto di aiuti che dovrebbe contenere «un aiuto senza precedenti per Israele». «Faremo in modo che gli altri attori ostili nella regione sappiano che Israele è più forte che mai e impediremo che questo conflitto si espanda», ha sottolineato Biden. (fonte ats ans)