L'avvertimento dei militari di Tel Aviv: «I civili nel nord di Gaza e nella città di Gaza dovrebbero temporaneamente spostarsi a sud».
Da venerdì sera «la guerra è entrata in nuova fase». È quanto ha dichiarato ieri il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant, precisando che le forze armate israeliane hanno iniziato ad attaccare «da terra e da sottoterra» nella Striscia di Gaza.
«È il momento della verità: vincere o cessare di esistere», ha detto invece il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un discorso alla nazione. «La guerra dentro Gaza sarà dura e lunga, sarà la nostra seconda guerra di indipendenza. Vogliamo restituire agli assassini quello che hanno fatto».
Intanto il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ha annunciato che il gruppo è «pronto a un accordo immediato per rilasciare tutti gli ostaggi in cambio di tutti i prigionieri».
«Domani riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu»
Una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla guerra a Gaza è in programma domani. Lo riporta Cnn citando alcune fonti. (ats ans)
Gli ostaggi di Hamas sono 239
Il numero aggiornato degli ostaggi a Gaza è di 239. Lo ha detto stasera il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, dopo che ieri aveva fornito una cifra di 230 persone. La differenza, ha spiegato, è dovuta alle difficoltà nel riconoscimento di cittadini stranieri, fra cui lavoratori impiegati nei kibbutz, che sabato 7 ottobre si trovavano in Israele in prossimità del confine con Gaza. Israele «compie sforzi enormi» per risolvere la questione degli ostaggi, ha assicurato il portavoce. Il numero dei dispersi è nel frattempo sceso a 40, ha aggiunto Hagari. (ats ans)
Colloquio Biden-Netanyahu, il primo dopo l'ingresso a Gaza
Il presidente Joe Biden e il premier Benyamin Netanyahu si sono parlati oggi al telefono. È il primo scambio tra i due dal blitz dell'esercito israeliano nella Striscia. Biden ha ribadito a Netanyahu la posizione americana, cercando di moderare il più possibile quella del suo interlocutore di fronte al rischio che il conflitto infiammi tutta la regione. Israele ha la «responsabilità» di proteggere i civili: anche se Hamas rende le cose più difficili usandoli come scudi umani, le forze israeliane devono usare «tutte le misure possibili» per «distinguerli» dai terroristi. Gli Stati Uniti chiedono di "tenere a freno i coloni" perché è «totalmente inaccettabile» l'aumento della violenza a cui si sta assistendo in Cisgiordania. Il coro di critiche e polemiche alla risposta israeliana all'attacco del 7 ottobre sta crescendo, così come si stanno moltiplicando le manifestazioni pro-palestinesi negli Stati Uniti, i cui toni sono saliti con il blocco delle comunicazioni a Gaza, delle quali gli Usa avrebbero imposto il ripristino. (ats ans)
Il procuratore della CPI: «indagini in corso a Gaza e Israele»
Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan si è recato al valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. «Abbiamo investigazioni attive in relazione a presunti crimini commessi in Israele il 7 ottobre, e anche in relazione a Gaza e alla Cisgiordania. La nostra giurisdizione risale al 2014», ha spiegato in un video sull'account X della Cpi. «Questi sono i giorni più tragici. Spero di poter entrare a Gaza e anche di andare in Israele per questa particolare missione», ha aggiunto.
Gaza: Msf invia 26 tonnellate di forniture mediche
Medici Senza Frontiere (Msf) ha inviato oggi 26 tonnellate di forniture mediche in Egitto con un volo aereo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con la Mezzaluna Rossa egiziana. «Le forniture mediche coprono il fabbisogno di 800 interventi chirurgici e sono destinate alle diverse strutture sanitarie a Gaza con cui Msf collabora da molti anni - si legge in una nota - Msf chiede che questi aiuti possano entrare nella Striscia il prima possibile, poiché gli ospedali di Gaza sono sovraccarichi di pazienti e stanno esaurendo le scorte mediche, dopo più di tre settimane di assedio da parte delle forze israeliane. Msf ribadisce l'appello per un cessate il fuoco urgente a Gaza, per evitare altre morti e consentire la consegna di aiuti umanitari disperatamente necessari». (Ats ans)
Nove razzi dal Libano verso Israele
In poco più di un'ora sono stati 9 i razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano secondo cui i primi 6 hanno fatto scattare le sirene di allarme nella città di Kiryat Shmona. Prima erano stati lanciati altri 3, due intercettati e uno caduto in un'area aperta. L'esercito sta ora colpendo il Libano con fuoco d'artiglieria. Intanto l'agenzia di stampa Shehab, vicina ad Hamas, ha riferito di un secondo punto di combattimento, vicino alla barriera di confine con Israele, presso il campo profughi el-Bureij, nel settore centrale della striscia di Gaza. «Le Brigate al-Qassam continuano a prendere di mira con colpi di mortaio di grosso calibro i veicoli del nemico penetrati nel nord-ovest di Gaza». Israele, secondo i media locali, sta intanto bombardando Gaza City. Colpite fra l'altro la zona dell'ospedale al-Quds, a Tel el-Hawa, e l'Università islamica. (Ats ans)
Arresti dopo i saccheggi
Dopo l'irruzione di una folla di palestinesi nei magazzini dell'Unrwa a Deir el-Balah (a sud di Gaza City), la polizia di Hamas è intervenuta ed ha effettuato numerosi arresti. Fonti locali hanno riferito all'agenzia italiana ANSA che la polizia è riuscita a recuperare buona parte delle quantità saccheggiate. Con questa mossa i fornai - che avevano minacciato di chiudere i loro esercizi dopo essere stati vittime di episodi di violenza - hanno assicurato che domani produrranno pane per la popolazione a condizione che la polizia garantisca loro protezione. (Ats ans)
Oltre tremila bambini uccisi nel conflitto
«Il numero di bambini uccisi a Gaza, in sole tre settimane, ha superato il numero di quelli che ogni anno hanno perso la vita nelle zone di conflitto del mondo dopo il 2019»: questo l'allarme lanciato da Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. «Secondo i dati diffusi rispettivamente dai ministeri della Sanità di Gaza e Israele, dal 7 ottobre, sono stati segnalati più di 3.257 bambini uccisi, di cui almeno 3.195 a Gaza, 33 in Cisgiordania e 29 in Israele. Il numero di bambini uccisi in sole tre settimane a Gaza - sottolinea Save the Children in una nota - è superiore al numero di bambini uccisi in conflitti armati a livello globale in più di 20 Paesi nel corso di un intero anno, negli ultimi tre anni». «I bambini - prosegue la nota - rappresentano più del 40% delle 7'703 persone uccise a Gaza e più di un terzo di tutte le vittime nei Territori palestinesi occupati e in Israele. Il bilancio delle vittime è probabilmente molto più alto, poiché a essi si potrebbero aggiungere circa mille bambini dispersi a Gaza che si presume siano sepolti sotto le macerie. In seguito all'annuncio di venerdì di operazioni di terra estese nella Striscia di Gaza da parte delle forze israeliane, Save the Children sottolinea come tutto questo non potrà che causare altri morti, feriti e sofferenze, e continua a chiedere un cessate il fuoco immediato». (Ats ans)
Molti pazienti morti e medici esausti
«Durante il mio ultimo turno all'ospedale di Shifa, la maggior parte dei pazienti che hanno raggiunto l'ospedale sono morti, alcuni con ustioni, altri con traumi». È quanto afferma oggi Ahmad Abu Yassin, un anestesista che lavora all'ospedale Al-Shifa per Medici senza frontiere (Msf) e il ministero della Salute a Gaza City. L'assistenza postoperatoria in ospedale «è molto limitata poiché lavoriamo oltre le nostre capacità - dice ancora il medico - Non abbiamo la possibilità di isolare i pazienti con ferite infette. Sono preoccupato per il rischio di resistenza batterica e infezioni. Per l'équipe di anestesia le cose sono ancora molto difficili a causa della lunga durata degli interventi e della mancanza di attrezzature. Le équipe mediche sono esauste mentalmente e fisicamente, ma dobbiamo essere forti per concentrarci e continuare a salvare vite umane». (Ats ans)
«Israele sta per bombardare un ospedale»
La Mezzaluna Rossa palestinese (Prcs) ha riferito che Israele ha chiesto di evacuare immediatamente l'ospedale di al-Quds nella Striscia di Gaza poiché «sta per essere bombardato»: lo riferisce sulla rete sociale X (ex Twitter) la stessa Mezzaluna Rossa, come riporta in apertura il quotidiano britannico The Guardian. «La Prcs ha appena ricevuto gravi minacce dalle autorità di occupazione di evacuare immediatamente l'ospedale al-Quds nella Striscia di Gaza poiché sarà bombardato. Da questa mattina ci sono stati raid a 50 metri dall'ospedale», si legge nel messaggio. (Ats ans)
«Invece di una pausa, Israele intensifica le operazioni»
«La situazione a Gaza sta diventando sempre più disperata di ora in ora». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, durante una visita a Kathmandu, capitale del Nepal. Guterres ha ripetuto gli appelli disperati per un cessate il fuoco per porre fine «all'incubo dello spargimento di sangue». «Mi rammarico che invece di una pausa umanitaria estremamente necessaria, sostenuta dalla comunità internazionale, Israele abbia intensificato le sue operazioni militari», ha aggiunto. «Il numero di civili uccisi e feriti è assolutamente inaccettabile», ha sottolineato Guterres, aggiungendo che «il mondo è testimone di una catastrofe umanitaria che si svolge davanti ai nostri occhi». «Più di due milioni di persone, senza un posto sicuro dove andare, si vedono negare gli elementi essenziali per la vita - cibo, acqua, riparo e assistenza medica - mentre sono sottoposte a bombardamenti incessanti. Esorto tutti coloro che hanno responsabilità a fare un passo indietro sull'orlo del baratro», ha concluso. (Ats ans)
Riaperta una conduttura dell'acqua
Israele ha riaperto la seconda delle tre condutture idriche che forniscono l'acqua alla Striscia di Gaza, garantendo un totale di 28,5 milioni di litri al giorno, circa la metà delle forniture precedenti alla guerra. Lo annuncia l'ente del governo israeliano per i territori palestinesi (Cogat), citato dai media. Il Cogat ha indicato che ora ci sono acqua e cibo sufficienti per soddisfare le esigenze umanitarie di Gaza e che Hamas sta distribuendo carburante agli ospedali della Striscia per mantenerli operativi con generatori diesel, usati in parte anche per i suoi centri di comando costruiti sotto quelle strutture sanitarie. (Ats ans)
«Superato il limite»
«I crimini del regime sionista hanno oltrepassato la linea rossa, ciò potrebbe costringere tutti ad agire. Washington ci chiede di non fare nulla, ma continuano a dare ampio sostegno a Israele», scrive sul suo account della rete sociale X (ex Twitter) il presidente iraniano Ebrahim Raisi. (Ats ans)
Libano: Hezbollah, attaccata base di Israele in Alta Galilea
Gli Hezbollah libanesi filoiraniani hanno annunciato poco fa di aver preso di mira una base militare israeliana in Alta Galilea. Secondo la televisione al Manar del Partito di Dio, la base militare, nei pressi dell'insediamento di Misgav Am, è stata presa di mira da non meglio precisati armamenti. (ats ans)
«L'ordine pubblico sta iniziando a crollare»
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha messo in guardia oggi contro il collasso dell'"ordine pubblico" a Gaza dopo il saccheggio di diversi magazzini e centri di distribuzione di aiuti alimentari che gestisce nella Striscia.
"Migliaia di persone sono entrate in diversi magazzini e centri di distribuzione dell'Unrwa nella Striscia di Gaza centrale e meridionale", ha affermato l'agenzia dell'Onu in un comunicato. "È un segnale preoccupante che l'ordine pubblico sta iniziando a crollare dopo tre settimane di guerra e un rigido assedio a Gaza", viene sottolineato nella nota. (ats ans)
«L'ordine pubblico sta iniziando a crollare»
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha messo in guardia oggi contro il collasso dell'"ordine pubblico" a Gaza dopo il saccheggio di diversi magazzini e centri di distribuzione di aiuti alimentari che gestisce nella Striscia.
"Migliaia di persone sono entrate in diversi magazzini e centri di distribuzione dell'Unrwa nella Striscia di Gaza centrale e meridionale", ha affermato l'agenzia dell'Onu in un comunicato. "È un segnale preoccupante che l'ordine pubblico sta iniziando a crollare dopo tre settimane di guerra e un rigido assedio a Gaza", viene sottolineato nella nota. (ats ans)
"Bombe incendiarie" israeliane vicino a base Onu
L'esercito israeliano ha bombardato stamani con "bombe incendiarie" aree del sud del Libano, tra cui la zona vicino alla base dell'Onu di Naqura, che ospita il quartier generale della missione dell'Onu nel paese del cedro (Unifil), di cui fanno parte un migliaio di militari italiani. Non si registrano vittime tra i civili e i militari. Lo riferiscono media libanesi che citano il sindaco di Naqura, Abbas Awada.
"I proiettili di artiglieria sono caduti nelle zone civili, uno di questi proiettili ha raggiunto un'abitazione disabitata", ha detto il sindaco.
Le fonti sul terreno riferiscono di una serie di incendi divampati nella zona di Naqura e di Ayta Shaab, un'altra località colpita dai bombardamenti israeliani. Ieri sera un casco blu nepalese dell'Onu è stato ferito da frammenti di un proiettile proveniente dal territorio israeliano nel settore orientale della Linea Blu di demarcazione tra lo Stato ebraico e il Libano. (ats ans)
Tensioni Netanyahu-esercito su attacco a sorpresa di Hamas
Dissensi ai vertici di Israele sulle responsabilità per l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre.
Su Facebook il premier Benyamin Netanyahu ha scritto di non essere stato avvertito dai servizi segreti militari né dallo Shin Bet (sicurezza interna) sulla possibilità di una guerra da parte di Hamas.
La radio militare ha replicato che ricevette invece avvertimenti sull'eventualità di attacchi dell'asse Iran-Hezbollah-Hamas, divenuti "più aggressivi" per via delle lacerazioni in Israele. Il leader centrista Benny Gantz (che fa parte del governo di emergenza nazionale) ha difeso i vertici militari e ha chiesto al premier di ritirare le sue dichiarazioni.
Ieri, in una conferenza stampa, Netanyahu non ha accettato di assumersi la responsabilità personale per quella sorpresa. ''Dopo la guerra - ha detto - tutti dovremo rispondere a domande difficili, me incluso. C'è stato qua un fallimento terribile, che dovremo investigare fino in fondo''.
In seguito, su Facebook, Netanyahu aveva puntato il dito nei confronti del capo dei servizi segreti militari, Aharon Haliwa, e del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, ''che erano persuasi che Hamas fosse sotto deterrente e che cercasse la calma''.
Gantz (un ex capo di stato maggiore) ha trovato fuori luogo che in una situazione di conflitto Netanyahu si esprimesse in quei termini e lo ha sollecitato a desistere. Il premier, riferiscono i media, ha prontamente cancellato da Facebook quel testo. (ats ans)
Israele espande operazioni: colpiti 450 obiettivi di Hamas
L'esercito israeliano ha confermato che sta continuando ad allargare le operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Nelle ultime 24 ore - ha fatto sapere il portavoce militare - sono stati colpiti oltre 450 obiettivi del "terrore di Hamas, inclusi centri di comando operativi, posti di osservazione e luoghi di lancio di missili anti carro armato".
Nell'ambito dell'espansione delle attività di terra - ha continuato - "forze di combattimento combinate hanno colpito cellule terroristiche che tentavano di attaccare i soldati".
La notte scorsa sono stati feriti un ufficiale e un soldato: a quanto risulta i primi durante questa operazione. (ats ans)
«Aumenta il numero delle truppe di terra»
Secondo il Times of Israel, le forze di difesa israeliane hanno aumentato il numero delle truppe sul terreno relativamente alla loro operazione ampliata nella Striscia di Gaza. Le unità militari stanno operando più in profondità rispetto all’inizio della guerra.
Violenze in Cisgiordania
Intanto un palestinese è stato ucciso in scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di Askar, vicino a Nablus in Cisgiordania. Lo hanno riferito, citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, fonti mediche spiegando che il 25enne "è morto per una ferita grave al torace" e che ci sono anche altri dieci feriti. Incidenti e scontri sono stati poi segnalati a Tammun, vicino a Nablus, e a Jenin, nel nord della Cisgiordania. (ats ans)
Ministero Hamas, oltre 8000 morti nella Striscia
Il ministero della sanità di Hamas ha dichiarato che più di 8000 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra con Israele.
"Il bilancio delle vittime legate all'aggressione israeliana supera gli 8000 morti, metà dei quali sono bambini", ha riferito il ministero la scorsa notte.
Intanto, stando ai media israeliani, l'esercito dello Stato ebraico ha incrementato il numero delle truppe di terra nel nord della Striscia nell'ambito del potenziamento dell'operazione. Secondo i media, le forze armate stanno operando più nel profondo della Striscia.
Dal canto suo, il portavoce dell'esercito, generale di brigata Daniel Hagari, ha indicato che "gli sforzi umanitari a Gaza, guidati dall'Egitto e dagli Stati Uniti, saranno ampliati" oggi.
Hagari ha aggiunto che "gli abitanti di Gaza sono stati avvertiti per più di due settimane, attraverso diversi mezzi di comunicazione: devono stare lontani dagli avamposti appartenenti ad Hamas. Questo avvertimento oggi viene rilanciato: i civili nel nord di Gaza e nella città di Gaza dovrebbero temporaneamente spostarsi a sud in un luogo più sicuro, dove possono ottenere acqua, cibo e medicinali".
Le comunicazioni telefoniche e Internet a Gaza sono gradualmente tornate a funzionare, scrive - come riporta il sito di informazioni israeliano Ynet - l'agenzia di stampa britannica Reuters. (ats ans)