Hamas: a Jabalya almeno «50 morti». Tensione al confine, l'artiglieria israeliana colpisce in Libano
È iniziata l'operazione terreste dell'esercito israeliano. Ieri in conferenza stampa il premier Benjamin Netanyahu ha spiegato che il conflitto è entrato nella fase tre, cioè l'estensione della penetrazione via terra nella Striscia». Il premier non ha usato giri di parole: «C'è un tempo per la pace e un tempo per la guerra. Ora è tempo di guerra. Israele è pronto a combattere. Non abbiamo voluto noi questa guerra ma la porteremo a termine fino alla vittoria». Sul terreno la strategia militare, ha spiegato il portavoce dell'esercito, resta quella delle «azioni combinate terra-mare-aria». Con gli attacchi che in questi ultimi giorni sono aumentati in modo esponenziale, arrivando a colpire oltre 650 obiettivi a Gaza: depositi di armi, postazioni di lancio di missili anti tank (anche vicino l'università di Al-Azhar), nascondigli sotterranei e basi di addestramento di Hamas.
Unrwa, tre membri dello staff uccisi
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che tre membri del suo personale sono stati uccisi negli attacchi «mentre erano nelle loro case con le loro famiglie» a Gaza nelle ultime 24 ore.
In totale di 67 membri dell'Unrwa sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, ha affermato l'agenzia nel suo ultimo aggiornamento. I bisogni umanitari rimangono "disperati" nel territorio palestinese con la situazione dei rifugi in «condizioni critiche», ha aggiunto. (fonte ats ans)
Nuovi aiuti umanitari entrano a Gaza
«Altri 66 camion di aiuti umanitari sono entrati oggi a Gaza e ci aspettiamo che nel corso della giornata un'altra decina avrà il via libera». Lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza americana John Kirby in un briefing con la stampa sottolineando che si tratta del numero «più alto» sinora ma «che ancora non basta».
Kirby ha anche affermato che «non abbiamo nessuna alcuna indicazione, nessuna, che Hamas abbia messo le mani su qualsiasi tipo di assistenza in arrivo». (fonte ats ans)
Hamas: «Libereremo alcuni ostaggi stranieri»
«Nei prossimi giorni rilasceremo un certo numero di stranieri in linea con il nostro desiderio di non trattenerli a Gaza». Lo annuncia il portavoce di Hamas, Abu Obeida, attraverso i canali Telegram.
Obeida ha negato che l'esercito israeliano abbia liberato «alcun prigioniero detenuto da al-Qassam», in riferimento alla soldatessa Ori Magidish. Tuttavia, ha aggiunto il portavoce, «se questo evento è vero, potrebbe essere accaduto a singoli soggetti, compresi gli abitanti di Gaza che detengono prigionieri». (fonte ats ans)
Erdogan: «Israele commette crimini davanti agli occhi del mondo»
«L'amministrazione di Israele, appoggiata da un sostegno senza condizioni da parte dell'Europa e dell'America, commette da 25 giorni crimini davanti agli occhi di tutto il mondo». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un discorso alla nazione dopo una riunione di gabinetto ad Ankara, trasmesso dalla tv di Stato TRT, parlando del conflitto in Israele e Palestina.
Il valico di Rafah sarà aperto domani per curare i feriti in Egitto
Il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto sarà aperto domani per i palestinesi feriti per ricevere aiuto in ospedali da campo in Egitto. Lo riferiscono fonti locali all'ANSA.
Al-Fatah proclama giorno di rabbia dopo raid Jabalya
Al-Fatah, il partito del presidente palestinese Abu Mazen, annuncia una "giornata di rabbia" dopo il bombardamento del campo profughi di Jabalya. Lo riferiscono i media internazionali. L'appello di al-Fatah per una "giornata di rabbia" domani riguarda solo il nord della Cisgiordania, riferiscono i media. (ats ans)
«Almeno 50 morti»
Il ministero della sanità di Hamas, citato dai media, ha fatto sapere ora che sono almeno 50 i morti uccisi negli attacchi aerei sul campo profughi di Jabaliya nel nord dell Striscia di Gaza. In precedenza il ministero dell'interno della fazione palestinese aveva parlato di «400 tra morti e feriti».
«Più di 50 martiri, circa 150 feriti e decine sotto le macerie - ha annunciato adesso il ministero della sanità - in un odioso attacco che ha colpito una larga area di case nel campo di Jabaliya». L'esercito israeliano finora non ha commentato l'attacco. (fonte ats ans)
Hamas, a Jabalya almeno «400 tra morti e feriti»
«Sei bombe da una tonnellata ciascuna sganciate sul campo profughi di Jabalya (nel nord della Strsicia di Gaza, ndr) hanno provocato 400 tra morti e feriti»: lo afferma il ministero degli interni di Hamas in un comunicato. Fonti locali aggiungono che si tratta di un bilancio iniziale, basato sulle vittime già trasferite al vicino ospedale "Indonesi". Molte altre vittime, secondo queste fonti, sono ancora coperte dalle macerie. (fonte ats)
«Nessun accordo imminente per il rilascio degli ostaggi»
Il numero uno della sicurezza nazionale israeliana, Tzachi Hanegbi, ha affermato oggi alla stampa che in questo momento non c'è margine per un accordo per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. «A oggi, non vediamo alcun accordo imminente».
Gaza, raid sul campo profughi di Jabalaya: «Centinaia di morti»
Il bombardamento israeliano sul campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, avrebbe provocato «centinaia di morti». Lo affermano fonti mediche locali, secondo le prime stime. Testimoni sul posto riferiscono che l'aviazione israeliana ha fatto ricorso a una «cintura di fuoco», ossia a un bombardamento serrato lungo un'intera striscia di edifici, «facendone crollare almeno una ventina». Le squadre di soccorso stanno convergendo sul posto. Il ministero della sanità di Gaza, citato da al-Jazeera, parla di un bilancio di almeno 100 morti «destinato a crescere». Da parte sua il direttore della difesa civile di Gaza, Ahmad al-Kahlout, ha detto ai giornalisti davanti un ospedale di Khan Younis, nella Striscia, che «il campo profughi di Jabalya è stato completamente distrutto».
Missili e colpi d'artiglieria, l'attacco di Hamas in cifre
Dal 7 ottobre Hamas ha sparato dalla Striscia di Gaza verso Israele 8'000 razzi e colpi di mortaio. Lo ha riferito il centro Meir Amit d'informazione d'intelligence e terrorismo, aggiungendo che «il 10% dei lanci sono stati difettosi». Le percentuali di successo dei sistemi di difesa Iron Dome risalgono invece ai primi giorni di guerra, dopo i quali le forze israeliane hanno preferito «non fornire informazioni utili al nemico». Fra il 7 e il 12 ottobre, secondo il centro Amit, sono stati lanciati 5'750 razzi: Iron Dome ne ha intercettati 590, e 100 hanno colpito obiettivi. Gli altri sono caduti in zone disabitate. (fonte ats)
Tensione al confine tra Israele e Libano
Le Forze di Difesa israeliane hanno comunicato su Telegram che due sue postazioni, situate a ridosso del confine con il Libano, sono state bersagliate dal lancio di missili anti-carro. I militari israeliani stanno rispondendo al fuoco. E in merito alle sirene risuonate a Metula, l'esercito israeliano ha riferito di due lanci falliti effettuati in Libano. I missili non hanno superato il confine ma l'artiglieria israeliana, in risposta, starebbe già bersagliando i territori libanesi.
La "Freccia" abbatte un missile diretto su Israele
Le Forze di Difesa di Israele hanno annunciato di aver utilizzato per la prima volta dall'inizio della guerra, lo scorso 7 ottobre, il sistema di difesa antibalistico Hetz, noto anche con il nome Arrow - in italiano, Freccia - per intercettare un missile. Il missile, riferisce Haaretz, è stato intercettato sopra il Mar Rosso.
Ministero Sanità di Hamas: «A Gaza 8.525 morti»
Sono saliti a 8525 i morti nella Striscia di Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas. Dei 8525 morti sulla Striscia di Gaza inclusi nell'ultimo bilancio provvisorio, 3542 sono minori, indica il ministero di Sanità di Hamas. Secondo il ministero, tra le vittime registrate dal 7 ottobre ci sono anche 2187 donne. Il rapporto precedente pubblicato ieri riportava 8306 morti. (fonte ats)
Gaza, oggi 80 camion di aiuti umanitari
Sono circa 80 i camion in ingresso oggi a Gaza dal valico di Rafah. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa israeliano segnalando che in questo modo aumenteranno in modo considerevole gli aiuti. Da lunedì scorso Israele ha consentito l'ingresso a un totale di 144 camion con cibo, acqua e medicine. (fonte ats)
Israele: 240 ostaggi in mano ad Hamas
È salito a 240 il numero degli ostaggi rapiti da Hamas. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui gli aggiornamenti continui «sono dovuti alla difficoltà di identificare quanti non sono cittadini di Israele».
L'ambasciatore israeliano all'Onu: «Hamas sono i nazisti dei gironi moderni»
Gilad Erdan, l'ambasciatore israeliano all'Onu, ha dal canto suo sottolineato che i terroristi di «Hamas sono i nazisti dei giorni moderni. L'unica soluzione che Hamas vuole è la soluzione finale, l'eliminazione degli ebrei». "La brutalità dei selvaggi nazisti di Hamas non è l'unica similitudine con i nazisti" durante la seconda guerra mondiale, «Hamas vuole sterminare gli ebrei come i nazisti», ha aggiunto: «Come per la salita al potere del nazismo, il mondo tace». L'ambasciatore israeliano all'Onu ha poi chiesto: «Perché i bisogni umanitari di Gaza sono l'unica questione su cui vi concentrate? Dov'è la voce di questo Consiglio?». Sottolineando che «i nazisti di Hamas hanno passato gli ultimi 16 anni a governare Gaza» e «chiedere un cessate il fuoco vuol dire legare le mani di Israele e permettere ad Hamas di continuare a governare Gaza». Gilad Erdan, e il resto della delegazione, durante il suo discorso alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza hanno indossato sul petto la stella gialla a sei punte con la scritta "never again", "mai più". Continuando a paragonare Hamas ai nazisti, l'ambasciatore ha aggiunto: «La differenza tra il 1939 e oggi è che abbiamo uno stato forte e un esercito e ci difenderemo».
L'Ambasciatore palestinese all'Onu: «Gaza è l'inferno in terra»
«Gaza è l'inferno in terra, salvare l'umanità dall'inferno oggi significa per l'Onu salvare i palestinesi a Gaza. Virtualmente tutta la nostra gente nella Striscia è senza casa, sfollata, e non sono sicuri in nessun posto». Lo ha detto l'ambasciatore palestinese all'Onu Riyad Mansour parlando alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza. «Quanti altri giorni aspetterete per dire basta? Per riconoscere che è una guerra contro i nostri bambini mentre voi siete ancora paralizzati?», ha chiesto. «L'Assemblea Generale ha chiesto una tregua umanitaria e deve accadere subito», ha aggiunto accusando il Cds di non agire.
Raid notturni, cinquanta morti nella Striscia
Circa 50 persone tra cui molti bambini sono rimaste uccise e molte altre ferite stanotte da nuovi raid aerei dell'esercito di Israele sulla Striscia di Gaza, secondo fonti palestinesi citate dai media locali. Nella città meridionale di Rafah almeno 27 persone sono morte in due diversi attacchi contro edifici residenziali, riporta l'agenzia di stampa Wafa. Altre 18 persone hanno perso la vita in un bombardamento sulla zona di Al Zawaida e sette nel quartiere di Al Zaytoun. Tre persone tra cui un bimbo di 6 anni sono rimaste uccise in un altro raid nella parte settentrionale della Striscia. Secondo la Wafa, il numero delle vittime è destinato ad aumentare e diverse persone sono ancora intrappolate tra le macerie degli edifici bombardati.