Segnalate milizie iraniane a sostegno di Hezbollah. Il Bahrein richiama il suo ambasciatore e interrompe i rapporti economici con Israele
L'esercito israeliano continua l'incursione via terra nella Striscia di Gaza. Anche durante la giornata di ieri si sono verificati violenti scontri con i soldati di Hamas nel tentativo di accerchiare Gaza City. «Abbiamo sfondato il fronte di Hamas nel nord di Gaza», ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari. E ha aggiunto che il capo di Stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi ha approvato i piani per la continuazione della guerra.
Nel frattempo il valico di Rafah è stato aperto per permettere a centinaia di stranieri, di persone con doppio passaporto e anche feriti di lasciare l'enclave palestinese. Fonti egiziane parlano di 335 stranieri e persone con doppia nazionalità oltre a 76 feriti. Questa prima evacuazione potrebbe essere replicata forse già da oggi e proseguire nei prossimi giorni per permettere ad altri di lasciare.
Israele: «Nelle ultime ore uccisi 130 terroristi»
Nelle ultime «sono stati uccisi 130 terroristi». Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano, secondo cui «i soldati continuano a condurre feroci combattimenti contro i terroristi di Hamas nella Striscia di Gaza. Aerei da combattimento ed elicotteri - ha proseguito - hanno attaccato diversi quartier generali militari utilizzati da alti funzionari di Hamas e, sotto la direzione delle forze sul campo, hanno distrutto con successo una serie di infrastrutture terroristiche situate in aree civili e basi militari. (ats ans)
Hezbollah, «abbiamo attaccato Israele da 19 posizioni»
Hezbollah ha annunciato di aver aperto il fuoco contro Israele attraverso 19 punti lungo tutta la linea del fronte col nemico, attivando anche i combattenti delle Brigate Qassam di Hamas. Lo riferisce la tv al Manar degli Hezbollah. (ats ans)
Venti persone uccise nelle scuole delle Nazioni Unite
Attacchi aerei israeliani hanno ucciso oggi più di 20 persone che si rifugiavano nelle scuole delle Nazioni Unite a Gaza. Lo ha detto alla Cnn Philippe Lazzarini, capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa. L'agenzia ha ricevuto «notizie straordinarie e difficili» sulle scuole nel campo profughi di Jabalya e in quello di Al Shati, a volte definito 'Beach camp'. «Nelle ultime ore ho ricevuto notizie secondo cui tre delle nostre scuole che ospitavano circa 20'000 persone sono state colpite», ha detto Lazzarini. «Secondo quanto riferito, ciò ha portato alla morte di più di 20 persone a Jabalya e di una persona nel Beach camp». (Ats ans)
«Blinken farà pressioni»
Il segretario di Stato americano Antony Blinken farà pressione sul governo israeliano affinché accordi delle brevi pause nelle operazioni militari a Gaza per consentire il rilascio in sicurezza degli ostaggi e la distribuzione degli aiuti umanitari. Lo riporta il New York Times citando fonti dell'amministrazione, secondo le quali Blinken premerà per più pause umanitarie durante la sua visita in Israele. La richiesta di pause, precisano fonti della Casa Bianca, è diversa da un cessate il fuoco, che si ritiene andrebbe a beneficio di Hamas. (Ats ans)
L'Onu: cresce la paura di un genocidio a Gaza
«Il tempo sta scadendo per prevenire un genocidio a Gaza», segnalano esperti delle Nazioni Unite. Essi, compreso il relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, hanno stimato che il popolo palestinese «corre un serio rischio di genocidio», in una dichiarazione congiunta rilasciata a Ginevra. Gli esperti indipendenti sono stati incaricati dal Consiglio per i diritti umani ma non parlano a nome delle Nazioni Unite. (Ats ans)
Il possibile zampino di Wagner
Il gruppo Wagner potrebbe fornire un sistema di difesa aerea a Hezbollah. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti dell'intelligence americana, secondo le quali il sistema sarebbe il SA-22. L'intelligence americana non può confermare che il sistema sia stato spedito ma sta monitorando il dialogo fra Wagner e Hezbollah perché ritiene la potenziale consegna una preoccupazione, afferma il Wall Street Journal. Gli Stati Uniti hanno una portaerei dispiegata nel Mediterraneo orientale come deterrente per Hezbollah. Wagner ha il suo personale in Siria. (Ats ans)
Netanyahu: «No al carburante per gli ospedali»
L'ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha precisato di non aver approvato il trasferimento di carburante agli ospedali di Gaza se questo dovesse finire, come annunciato invece dal capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi. Secondo stime Usa, Hamas trattiene circa il 40% dei 500'000 litri di benzina che sono a Gaza. (Ats ans)
Deeply worrisome:
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) November 2, 2023
14 out of 36 hospitals and 2 specialty centers in #Gaza are non-functional due to lack of fuel as well as damage, attacks and insecurity.
The hospitals that remain open are overloaded with 40% more patients than they are designed to manage.
@WHO calls for… pic.twitter.com/RdDNydtzwE
Cisgiordania, «ucciso in un attentato» un cittadino israeliano
Un israeliano è rimasto ucciso oggi in Cisgiordania quando la sua automobile è uscita di strada e si è ribaltata. In precedenza, secondo testimonianze giunte alla radio militare, spari sono stati esplosi in sua direzione mentre attraversava il villaggio palestinese di Beit Lid, nella Cisgiordania settentrionale. «È probabile che si tratti di un attentato», ha affermato la emittente. La vittima era un riservista, padre di famiglia, che stava tornando a casa. Indossava l'uniforme ed è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco. (fonte ats)
Gaza: «27 morti in un raid vicino a una scuola Onu»
Il ministero della Sanità di Gaza, guidato da Hamas, ha affermato che 27 persone sono state uccise in un attacco israeliano vicino a una scuola delle Nazioni Unite nella Striscia. (fonte ats)
Il Bahrein interrompe i rapporti con Israele, richiamato l'ambasciatore
Il Bahrein ha reso noto di aver richiamato il suo ambasciatore in Israele e di aver interrotto i rapporti economici con lo Stato Ebraico. Lo riferisce al Jazeera online citando una dichiarazione del parlamento dello Stato del Golfo in cui si afferma che si tratta di misure adottate a sostegno «della causa palestinese e dei diritti legittimi del popolo palestinese». Il Bahrein, che ha stabilito rapporti diplomatici con Israele nel 2020, ha affermato che l'ambasciatore israeliano a Manama era già partito, secondo quanto aggiunge la stessa fonte. (fonte ats)
Milizie iraniane al fianco di Hezbollah nel sud del Libano
Una milizia iraniana sta aiutando gli Hezbollah a combattere Israele dal sud del Libano. Lo ha detto il portavoce militare israeliano in lingua araba Avihai Adrai secondo cui la milizia "Imam Hussein" - che ha operato in Siria negli ultimi anni - è «stata coinvolta nelle frizioni con Israele di queste settimane e prende parte alle attività offensive dentro il territorio israeliano». (fonte ats)
Israele avrebbe colpito una base in Libano
L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito una «cellula terroristica che tentava di lanciare un missile anti tank» dal Libano verso il territorio israeliano, nell'area di Livne. Inoltre i soldati hanno colpito due postazioni di missili anti tank sempre in Libano. (Ats ans)
L'UAE vuole accogliere mille bimbi palestinesi e le loro famiglie
Gli Emirati Arabi Uniti prevedono di accogliere 1'000 bambini palestinesi provenienti da Gaza, segnalano oggi le autorità del Paese, anche se non dicono come i minori lascerebbero l'enclave assediata per essere trasferiti nello stato del Golfo. Lo riferisce la Reuters sul suo sito web. Secondo l'agenzia stampa Wam, il presidente, lo sceicco Mohamed bin Zayed al Nayan, ha dato indicazioni di ospitare negli ospedali 1'000 bambini palestinesi «accompagnati dalle loro famiglie», provenienti da Gaza. Non è chiaro se i bambini con le rispettive famiglie saranno in grado di lasciare Gaza con la mediazione del Qatar, che coinvolge Israele e gli Stati Uniti. (Ats ans)
Più di 9mila morti secondo Hamas
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che il bilancio delle vittime ha superato i 9'000 morti. Il ministero ha detto che 9'061 persone sono state uccise dall'inizio della guerra con l'attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. Di questi, 3'760 erano bambini. Altre 32'000 persone sono rimaste ferite, ha dichiarato il ministero. (Ats ans)
Hamas messa al bando a Berlino
La ministra federale dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, «ha vietato le attività dell'organizzazione terroristica Hamas e della rete internazionale 'Samidoun - Palestinian Solidarity Network' in Germania». Lo annuncia il sito del dicastero. L'intenzione di mettere al bando Hamas era stata preannunciata da Berlino già il 12 ottobre. Samidoun è l'Ong che aveva suscitato sdegno distribuendo dolcetti per strada a Berlino nel pomeriggio del giorno dell'attacco di Hamas a Israele. «Come rete internazionale, Samidoun diffondeva propaganda anti-Israele e anti-ebraica sotto la veste di 'organizzazione di solidarietà' per i prigionieri in vari Paesi. In questo modo, Samidoun ha anche sostenuto e glorificato diverse organizzazioni terroristiche straniere, tra cui Hamas», ha aggiunto Faeser. «L'organizzazione di 'celebrazioni giubilari' spontanee qui in Germania in risposta ai terribili attacchi terroristici di Hamas contro Israele dimostra in modo particolarmente nauseante la visione del mondo antisemita e disumana di Samidoun», ha dichiarato ancora la ministra. «L'antisemitismo non ha posto in Germania - non importa da chi provenga. Continueremo a combatterlo in tutte le sue forme con la piena forza dello Stato di diritto», ha affermato Faeser. (Ats ans)
Altre 400 persone con doppia nazionalità lasceranno Gaza
Nella giornata di oggi, oltre 400 persone con doppia nazionalità usciranno da Gaza, attraverso il valico di Rafah. Lo ha reso noto Wael Abou Mohssen, portavoce della parte palestinese del terminal, secondo il quale cento sarebbero già passate. Due pullman che trasportavano un totale di «100 viaggiatori di nazionalità straniera», ha detto, hanno attraversato il valico di frontiera verso l'Egitto giovedì mattina, su un totale di 400 persone che si sono registrate per partire e 60 feriti di guerra. (Fonte ats ans)
La Russia all'Onu: «Israele non può invocare l'autodifesa a Gaza»
Israele non può appellarsi al diritto all'autodifesa nel conflitto a Gaza perché è una potenza occupante. Lo ha detto il rappresentante permanente russo all'Onu, Vasily Nebenzya, citato dalla Tass. Parlando alla sessione dell'Assemblea generale dedicata alla Palestina, Nebenzya ha condannato quella che ha definito «l'ipocrisia degli Usa e dei suoi alleati» che si appellano alla legge umanitaria, ma oggi di fronte ai «bombardamenti di infrastrutture civili, la morte di migliaia di bambini e l'orribile sofferenza dei civili nel blocco totale, stanno zitti». «Tutto quello che sanno fare è continuare a parlare del presunto diritto all'autodifesa di Israele, che, quale Stato occupante, non ha», ha aggiunto il diplomatico russo. Nebenzya ha sottolineato che la Russia riconosce il diritto di Israele a garantire la sua sicurezza, ma essa "può essere garantita pienamente solo nel caso di una soluzione giusta del problema palestinese basata sulle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu". (fonte ats)
Hamas, il primo ospedale di Gaza Nord è senza energia
Il generatore di energia del principale ospedale della Striscia di Gaza settentrionale è andato fuori servizio questa mattina presto, secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. L'ospedale indonesiano di Beit Lahia è vicino al campo profughi di Jabalya, dove ci sono stati pesanti attacchi aerei israeliani. Il portavoce del ministero della Salute, Ashraf Al-Qudra, ha detto in una dichiarazione televisiva che l'ospedale sta funzionando con un piccolo generatore di riserva, ma sono state spente le luci, i generatori di ossigeno, anche frigoriferi della camera mortuaria non funzionano. «Queste misure eccezionali permetteranno all'ospedale indonesiano di funzionare per qualche giorno», afferma Al-Qudra. Israele sostiene che Hamas ha centinaia di migliaia di litri di carburante che potrebbe fornire agli ospedali e ad altri civili. (fonte ats)
«Hamas sarà distrutto un pezzo alla volta. Ma dopo?»
L'ex premier israeliano Ehud Barak è convinto che Israele vincerà la sua guerra. Le incognite riguardano il futuro
Gaza, un altro gruppo (con doppia cittadinanza) ha lasciato la Striscia
Un nuovo gruppo di persone con doppia cittadinanza lascia Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo ha reso noto un funzionario di frontiera palestinese. (fonte ats)
Il valico di Rafah aperto
Il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto è aperto anche oggi. Lo hanno riferito fonti locali all'ANSA aggiungendo che l'apertura serve a favorire l'ulteriore uscita degli stranieri, di quelli con doppia nazionalità e dei feriti, cominciata ieri. (fonte ats)
Egitto aiuterà a evacuare «circa 7'000» stranieri
L'Egitto aiuterà a evacuare «circa 7'000» stranieri e persone con doppia nazionalità dalla Striscia di Gaza devastata dalla guerra: lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri. Nel corso di un incontro con diplomatici stranieri, il viceministro degli Esteri egiziano, Ismail Khairat, ha detto che il Paese si sta preparando «a facilitare l'accoglienza e l'evacuazione dei cittadini stranieri da Gaza attraverso il valico di Rafah». Secondo il viceministro, ci «sono circa 7'000» persone di «oltre 60» nazionalità che attendono di lasciare Gaza. (Ats ans)
Israele: «Uccise decine di terroristi nella notte»
L'esercito israeliano continua a colpire la Stricia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui «i soldati si sono scontrati con numerose cellule terroristiche nel Nord della Striscia, uccidendo decine di terroristi». I soldati hanno affrontato le milizie di Hamas con «l'assistenza del fuoco dell'artiglieria e dei tank, guidando - al tempo stesso - un attacco in elicottero e il lancio di un missile da una nave». (Ats ans)
Il capo dell'Unrwa visita la Striscia: «Tragedia senza precedenti»
La portata della tragedia a Gaza è «senza precedenti». Lo ha ribadito il Commissario generale dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini, dopo aver visitato la Striscia per la prima volta dall'attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre. È stato «uno dei giorni più tristi del mio lavoro umanitario», ha aggiunto in un comunicato citato dal Guardian. «Sono appena tornato dalla Striscia di Gaza. È la prima volta che sono stato autorizzato a entrare dall'inizio di questa terribile guerra, quasi quattro settimane fa. La portata della tragedia è senza precedenti», ha affermato spiegando di aver visitato gli sfollati rifugiati in una delle scuole dell'agenzia a Rafah. «Il posto era sovraffollato. Le condizioni di vita e sanitarie erano oltre ogni comprensione. Tutti chiedevano solo acqua e cibo. Invece di essere a scuola a imparare, i bambini chiedono solo un sorso d'acqua e un pezzo di pane. È stato straziante. Soprattutto, la gente chiede un cessate il fuoco. Vogliono che questa tragedia finisca», ha raccontato. «I nostri appelli cadono nel vuoto. Un cessate il fuoco umanitario è atteso da tempo. Senza questo, altre persone verranno uccise, i vivi subiranno ulteriori perdite e la società, un tempo vivace, sarà in lutto per sempre», ha concluso Lazzarini, rilanciando l'appello alla fornitura di carburante per ospedali, panifici e impianti idrici, e ricordando che oltre 70 persone dello staff dell'Unrwa sono rimaste uccise dal 7 ottobre. (Ats ans)
«Netanyahu? Non durerà a lungo»
L'indiscrizione rivelata da "Politico" sarebbe emersa da una recente riunione tra Biden e i suoi collaboratori alla Casa Bianca.
Evacuati dieci cittadini giapponesi
Ci sono anche 10 giapponesi tra i cittadini stranieri evacuati dalla Striscia di Gaza al confine con il valico di Rafah. Il ministro degli Esteri nipponico, Yoko Kamikawa, ha confermato che tutti i 10 connazionali e gli otto membri delle loro famiglie che speravano di lasciare l'enclave palestinese sotto il controllo di Hamas sono giunti in Egitto. Le agenzie di Stato egiziane hanno riferito che 361 persone con passaporti stranieri e 46 feriti hanno lasciato Gaza, e il gruppo di Medici Senza Frontiere ha reso noto che tutto il suo personale straniero, tra medici e infermieri, compresi tre giapponesi uomini e donne, ha attraversato il confine di Rafah.
«Almeno 195 palestinesi uccisi a Jabaliya»
Sarebbero almeno 195 i palestinesi uccisi in due serie di attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Jabaliya, secondo un ufficio stampa governativo gestito da Hamas. Il bilancio, però, potrebbe ulteriormente aggravarsi visto - come precisato dallo stesso ufficio - «circa 120 persone risultano ancora disperse sotto le macerie e almeno altre 777 sono rimaste ferite». Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver preso di mira e ucciso ieri Muhammad A'sar, il comandante della flotta di missili guidati anticarro di Hamas, mentre martedì l'obiettivo era uccidere Ibrahim Biari, un comandante chiave di Hamas collegato all'attacco contro Israele del 7 ottobre. Secondo quanto riferito, Biari, con le sue milizie, aveva preso il controllo di edifici civili a Gaza City.
Nuovi scontri al confine con il Libano
Nuovi scontri si sono registrati ieri sera al confine tra Libano e Israele. Gli Hezbollah hanno affermato nella notte di aver distrutto un drone israeliano nel sud del Libano con un missile terra-aria, riferisce il Guardian. L'esercito israeliano ha invece affermato sul suo canale Telegram che «un missile terra-aria è stato lanciato dal Libano verso un Uav delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). In risposta, l'Idf ha colpito la cellula terroristica che ha lanciato il missile e il sito di lancio. Non ci sono stati danni all'Uav». Le Idf aggiungono che «sono stati identificati numerosi lanci dal Libano verso l'area di Har Dov e del Monte Hermon, nel nord di Israele. Sono caduti in aree aperte. In risposta, l'artiglieria dell'Idf ha colpito la fonte dei lanci».
Gaza, bombe vicino all'ospedale
Rumori di esplosioni e bombardamenti si sono uditi per oltre due ore nelle vicinanze dell'ospedale Al-Quds di Gaza, secondo quanto riferito dalla Mezzaluna rossa palestinese che ha postato su "X" (vedi sotto) diversi video girati da una delle finestre dell'ospedale. «Per oltre due ore, l'area attorno all'ospedale Al-Quds nel Tel Al-Hawa a Gaza è stata colpita da intensi bombardamenti - afferma PRCS - con forti esplosioni che hanno causato uno stato di panico e paura tra le équipe ospedaliere e oltre 14'000 sfollati».
The sounds of explosions and shelling continued to be heard in the vicinity of Al-Quds Hospital.
— PRCS (@PalestineRCS) November 1, 2023
These videos were filmed from one of the hospital’s windows.#GazaUnderAttack #AlQudsHospital #NotATarget pic.twitter.com/OpgjfuPbMA
Bombardamenti a Jabaliya, furono crimini di guerra?
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha affermato che il raid israeliano al campo profughi palestinese a Jabaliya nella Striscia di Gaza potrebbe costituire un crimine di guerra. «Dato l’elevato numero di vittime civili e l’entità della distruzione - si legge su un post su "X" - ci troviamo davanti ad attacchi sproporzionati che potrebbero equivalere a crimini di guerra».
#Gaza – Given the high number of civilian casualties & the scale of destruction following Israeli airstrikes on Jabalia refugee camp, we have serious concerns that these are disproportionate attacks that could amount to war crimes. pic.twitter.com/ky2jYVrhJq
— UN Human Rights (@UNHumanRights) November 1, 2023