Nessun ferito o straniero è uscito oggi da Gaza. Hamas: «Dispersi 60 ostaggi dopo i bombardamenti israeliani»
L'offensiva israeliana a Gaza procede sostenuta da attacchi aerei sempre più incessanti. I missili sono caduti anche vicino all'ospedale di Shifa, il più grande della Striscia. Un'ambulanza è stata colpita provocando lo sdegno del direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Sono scioccato dalle notizie di attacchi alle ambulanze che evacuano i pazienti vicino all'ospedale Al-Shifa a Gaza, che hanno provocato morti, feriti e danni».
L'esercito israeliano si è giustificato sostenendo che l'ambulanza colpita era «usata da una cellula terroristica di Hamas in prossimità della loro posizione nella zona di battaglia». Secondo il gruppo palestinese invece l'attacco ha provocato almeno 13 morti e molti feriti. Numerose vittime si contano anche in seguito al bombardamento di una scuola nel nord di Gaza, trasformata in un campo per sfollati.
Artiglieria e missili tra Israele e Libano
Sono proseguiti durante tutta la giornata di sabato gli scontri a distanza tra le Forze di difesa israeliane ed Hezbollah, a ridosso del confine tra Israele e Libano. Secondo quanto riporta Haaretz, l'IDF ha colpito squadre anti-carro che si apprestavano a prendere di mira postazioni israeliane. E l'artiglieria israeliana avrebbe colpito più a maggior distanza dal confine rispetto a quanto fatto finora.
Gallant: «Eliminati 12 comandanti di Hamas» dal 7 ottobre
Le forze armate israeliane (Idf) hanno ucciso 12 comandanti di Hamas dall'inizio dell'offensiva. Lo riferisce il ministro della Difesa Yoav Gallant, citato da Haaretz, annunciando che l'accerchiamento di Gaza City è stato completato in pochi giorni. Secondo Gallant, «durante lo Shabbat, ci sono state feroci battaglie all'interno della Striscia di Gaza. Abbiamo iniziato a combattere all'interno delle aree edificate e l'Idf sta usando tutta la sua forza».
Gaza, dispersi 60 ostaggi dopo i bombardamenti
A Gaza 60 ostaggi di Hamas sono dispersi dopo gli ultimi bombardamenti israeliani. Lo afferma il braccio armato del gruppo, le Brigate Al Qassam, citato dall'agenzia Reuters online. Il portavoce Abu Ubaida ha anche detto su Telegram che i cadaveri di 23 ostaggi israeliani si trovano ancora sotto le macerie degli edifici distrutti dai raid. (ats)
L'Afp chiede un'indagine dopo l'attacco subito a Gaza
L'agenzia France-Presse ha chiesto oggi a Israele «un'indagine approfondita e trasparente sulle precise responsabilità del suo esercito», dopo l'attacco che giovedì ha gravemente danneggiato il suo ufficio a Gaza City, bombardato da settimane. L'Afp «ha preso atto delle ultime dichiarazioni di un portavoce dell'esercito israeliano che si riferiva a 'un attacco dell'Idf vicino (all'ufficio in questione) che potrebbe aver causato schegge e detriti'». Tuttavia, «queste dichiarazioni da sole non consentono in questa fase di spiegare l'entità del danno causato all'ufficio dell'Afp», situato all'ultimo piano di un edificio di undici piani, ha precisato l'agenzia stampa. «Un raid contro l'ufficio di un'agenzia di stampa internazionale invia un messaggio preoccupante a tutti i giornalisti che lavorano in condizioni difficili come quelle prevalenti oggi a Gaza», ha affermato il ceo dell'Afp Fabrice Fries, citato nel comunicato stampa. «È essenziale che venga fatto ogni sforzo per proteggere i media a Gaza», ha aggiunto. (ats)
Aiuti umanitari, trenta camion oggi al valico di Rafah
Trenta camion carichi di aiuti umanitari sono passati oggi attraverso il valico di Rafah dall'Egitto alla Striscia di Gaza. Quattro trasportavano attrezzature mediche e medicinali, mentre i restanti camion avevano cibo, acqua e altri aiuti umanitari. Lo scrive Haaretz, precisando che dal 21 ottobre sono entrati a Gaza 451 camion, circa 30 al giorno. (ats)
Il Cairo: «Quella israeliana a Gaza non è legittima autodifesa»
L'Egitto non può accettare le azioni di Israele a Gaza come «legittima autodifesa». Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri del Paese nordafricano, Sameh Shoukry, durante una conferenza stampa insieme al segretario di Stato americano Antony Blinken e al ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi. «Gli sfortunati omicidi a Gaza non possono essere giustificati», ha aggiunto Shoukry. «La punizione collettiva, con Israele che prende di mira civili e strutture innocenti, strutture mediche, paramedici, oltre a cercare di forzare l'immigrazione affinché i palestinesi lascino le loro terre, non può assolutamente costituire un'autodifesa legittima». Lo riporta la Cnn. (ats)
Protesta contro Netanyahu: «Dimettiti»
Manifestanti stanno protestando davanti alla residenza ufficiale a Gerusalemme del premier Benyamin Netanyahu chiedendo le sue dimissioni per quanto accaduto con l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. Lo riferiscono i media israeliani. (ats)
«Arriveremo ed elimineremo» il capo di Hamas
«Arriveremo ai vertici di Hamas, arriveremo ed elimineremo Yihia Sinwar. E dico agli abitanti di Gaza: 'Se voi arriverete a lui prima di noi, la guerra si accorcerà'». Lo ha detto il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant in una conferenza stampa tenuta al ministero della difesa israeliano riferendosi al leader di Hamas a Gaza. (Ats Ans)
«Lo status quo di Hamas su Gaza non può continuare»
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha dichiarato che sia Washington che gli Stati arabi ritengono che lo status quo di una Gaza controllata da Hamas non possa continuare. Lo riporta Al Arabiya, secondo la quale Blinken ha discusso con le sue controparti arabe come tracciare un percorso migliore verso una soluzione a due Stati. Il segretario di Stato statunitense ha anche aggiunto che Washington è preoccupata per la violenza dei coloni estremisti in Cisgiordania. (Ats Ans)
Il comandante dell'esercito israeliano è entrato nella Striscia
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi è entrato nella Striscia di Gaza dove ha svolto una riunione di valutazione con le forze presenti sul posto. Lo ha fatto sapere l'esercito secondo cui l'incontro è avvenuto con il comandante della 162esima divisione generale Itzik Cohen e altri ufficiali. (Ats Ans)
Another opening of the humanitarian route was announced today by @AvichayAdraee for civilians to relocate southward on the Salah Al-Din route in Gaza between 13:00-16:00.
— Israel Defense Forces (@IDF) November 4, 2023
Hamas attempted to prevent Gazan civilians from evacuating, including by firing at IDF soldiers sent to… pic.twitter.com/aNy20fYCi8
Haniyeh ha incontrato Khamenei
Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato a Teheran e ha incontrato il leader iraniano Ali Khamenei. Lo riferisce il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan, come riportato dalla tv al Manar di Hezbollah. (Ats Ans)
La Turchia vuole portare i crimini di guerra israeliani alla Cpi
La Turchia farà di tutto per portare le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra da parte di Israele davanti alla Corte penale internazionale (Cpi). Lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan sull'aereo presidenziale di ritorno dal Kazakistan.
«Ho detto qualcosa nel mio discorso alla manifestazione per la Palestina. Ho annunciato che avremmo sostenuto iniziative che avrebbero portato le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra di Israele davanti alla Corte penale internazionale. Le nostre autorità competenti, in particolare il Ministero degli Esteri, svolgeranno questo lavoro», ha detto citato dall'agenzia di stampa turca Anadolu. (Ats Ans)
Duri scontri a sud di Gaza City
Blindati dell'esercito israeliano sono arrivati a Tel al-Hawa, uno dei quartieri a sud di Gaza City. Lo ha fatto sapere Hamas aggiungendo che le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, sono state impegnate in duri scontri ravvicinati durante i quali hanno anche lanciato un missile anti-carro Kornet contro un mezzo blindato israeliano nel settore sud-occidentale dl Tel el-Hawa. Nello stesso rione miliziani di Hamas e delle Brigate al-Quds (Jihad islamica) hanno attaccato insieme altri blindati israeliani con colpi di mortaio. L'esito di questi attacchi non è stato reso noto dalle Brigate al-Qassam. (Ats Ans)
«Hamas spara sulla strada aperta per gli sfollati»
Hamas ha sparato con mortai e missili anticarro sulla strada Salah al-Din che l'esercito israeliano aveva lasciato libera per consentire - tra le 13 e le 16 di oggi - lo spostamento della popolazione dal nord al sud di Gaza. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano aggiungendo: «Questo dimostra ulteriormente che Hamas sfrutta la popolazione di Gaza e le impedisce di agire nell'interesse della propria sicurezza», ha detto il portavoce. (Ats Ans)
Blinken: servono «pause umanitarie»
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha riaffermato il sostegno degli Stati Uniti alle «pause umanitarie» a Gaza per garantire l'assistenza alla popolazione della Striscia. Parlando in conferenza stampa ad Amman sulla necessità di risparmiare i civili e di accelerare le consegne di aiuti, Blinken ha detto che «gli Stati Uniti ritengono che tutti questi sforzi saranno facilitati da pause umanitarie». (Ats Ans)
Hamas blocca le uscite da Gaza
Hamas impedirà ai cittadini stranieri di lasciare Gaza finché Israele non avrà garantito che le ambulanze dall'enclave palestinese possano raggiungere il valico di Rafah verso l'Egitto. Lo ha detto alla Cnn un funzionario americano a conoscenza della situazione.
La decisione dei miliziani giunge dopo che Israele ha ammesso di aver colpito un'ambulanza fuori dall'ospedale Al-Shifa di Gaza City, sottolineando che Hamas trasporta miliziani e armi sui mezzi di soccorso. Secondo una fonte ufficiale sul lato egiziano, più di 700 cittadini stranieri avrebbero dovuto lasciare Gaza attraverso Rafah oggi. (Ats Ans)
Nessun straniero o ferito è uscito da Gaza
Secondo fonti palestinesi, citate dalla Bbc, oggi nessun cittadino straniero, con doppia cittadinanza o paziente ferito è entrato in Egitto dalla Striscia di Gaza. Le stesse fonti riferiscono che centinaia di persone con passaporti stranieri si sono recate al confine ma che oggi il valico di Rafah non è stato aperto.
Le autorità di frontiera sul lato palestinese hanno aggiunto che il movimento delle persone con passaporti stranieri non sarà consentito finché non ci sarà un accordo sulla sicurezza del trasferimento dei pazienti feriti. (Ats Ans)
Su Jabaliya due bombe da una tonnellata
Israele ha usato due bombe da quasi 1000 chili nell'attacco a Jabaliya, come dimostrano le immagini satellitari e i video dei crateri analizzati dal New York Times. Decine di civili sono rimasti uccisi e centinaia feriti dalle bombe sganciate sul quartiere densamente popolato nel nord di Gaza con l'obiettivo, secondo l'esercito israeliano, di colpire un comandante e diversi combattenti di Hamas, nonché la rete di tunnel sotterranei utilizzati dal gruppo terroristico. Queste bombe, le seconde più grandi nell'arsenale israeliano, di solito sono impiegate per colpire le infrastrutture sotterranee, ma il loro dispiegamento in un'area densamente popolata come Jabaliya è molto raro. (ats)
Interrotta la partenza di feriti e stranieri
Una fonte vicina alla Mezzaluna rossa ha dichiarato all'agenzia stampa tedesca Dpa che è stata temporaneamente sospesa la partenza dalla Striscia di Gaza dei feriti, degli stranieri e dei possessori di un doppio passaporto. L'ordine arriva dalle autorità palestinesi e dovrebbe essere legato alla necessità di creare percorsi sicuri per il transito delle ambulanze da Gaza verso il valico il Rafah con l'Egitto. Fonti della sicurezza di Gaza aggiungono: gli stranieri non lasceranno la Striscia finché i palestinesi feriti non potranno raggiungere in sicurezza l'Egitto.
Unrwa, «un'ancora di salvezza a Gaza»
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha espresso le sue condoglianze per la morte degli operatori umanitari delle Nazioni Unite a Gaza, uccisi nella guerra con Israele. Lo riporta la Bbc. Parlando ai giornalisti nella capitale giordana Amman, Blinken ha elogiato il «lavoro straordinario» dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), che ha definito «un'ancora di salvezza a Gaza».
Blinken ha espresso ammirazione per il coraggio del personale delle Nazioni Unite prima di incontrare il commissario generale dell'Unrwa Phillipe Lazzarini. Da parte sua l'agenzia Onu ha reso noto di avere dato rifugio a quasi 700'000 persone in scuole gravemente sovraffollate e in altre strutture che gestisce a Gaza, e che 72 membri del suo personale sono stati uccisi dal 7 ottobre scorso. (Ats Ans)
Piazza Federale, in migliaia manifestano per Gaza
Gli organizzatori condannano la violenza che ha causato morti in entrambi gli schieramenti.
Ancora 400mila persone nel nord della Striscia
Secondo l'inviato speciale Usa per il medio Oriente David Satterfield, nel nord della Striscia di Gaza si trovano ancora fino a 400'000 persone. Lo riporta la Bbc. Parlando questa mattina ai giornalisti nella capitale giordana Amman, Satterfield ha detto che da 800'000 a un milione di persone si sono spostate verso il sud della Striscia, mentre 350'000-400'000 sono rimaste nel nord dell'enclave.
Nelle ultime settimane, Israele ha detto ai residenti di evacuare il nord di Gaza e di spostarsi a sud, che ha designato come cosiddetta area sicura. Da allora, il nord è stato bersaglio di incessanti bombardamenti israeliani e di un'offensiva di terra, sebbene ci siano stati attacchi aerei anche nel sud. (Ats Ans)
Spento un generatore all'ospedale: manca benzina
Uno dei generatori dell'ospedale Al-Shifa, il più grande di Gaza, ha smesso di funzionare ieri. Lo ha riferito Raquel Martì, direttrice esecutiva in Spagna dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). «Il 3 novembre, uno dei generatori dell'ospedale di Shifa ha smesso di funzionare per mancanza di carburante», ha scritto la funzionaria Onu su X. «Un altro generatore è ancora in funzione e copre circa metà del fabbisogno dell'ospedale. Shifa è il più grande ospedale di Gaza e ospita decine di migliaia di sfollati interni», ha sottolineato Martì. (Ats Ans)
La Turchia richiama l'ambasciatore
La Turchia ha annunciato la decisione di richiamare l'ambasciatore a Tel Aviv per consultazioni sul «rifiuto da parte di Israele delle richieste di cessate il fuoco e sui continui attacchi contro i civili» a Gaza. Lo riporta Anadolu. (Ats Ans)
Migliaia in piazza a Tel Aviv per gli ostaggi
Il coordinatore per gli ostaggi e i dispersi, Gal Hirsch, ha parlato con i parenti dei rapiti che da ieri sono riuniti davanti al ministero della difesa a Tel Aviv: «Stiamo lavorando 24 ore su 24 con il meglio delle nostre forze e del nostro cervello per riportare tutti a casa», ha detto, citato da Ynet.Migliaia di cittadini da questa mattina sono arrivati in piazza del Museo, ribattezzata "piazza dei rapiti e dispersi", per solidarizzare con le famiglie degli ostaggi. Alle 20.00 si terrà una manifestazione di solidarietà con lo slogan: «Netanyahu, Galant, Gantz, le loro vite sono nelle vostre mani». (Ats Ans)
Distrutta una moschea a Gaza
Un bombardamento israeliano ha completamente distrutto oggi a Gaza la moschea Sheikh Zayed, nota anche come moschea al-Khatiba in quanto si trova in prossimità della vasta piazza al-Khatiba. Lo riferiscono fonti locali. Non si hanno notizie di vittime. La moschea è situata di fronte alla università di Al-Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell'islam sunnita. (Ats Ans)
Autorizzato il passaggio verso sud tra le 13 e le 16
Il portavoce militare israeliano ha informato in arabo gli abitanti della Striscia che l'esercito consentirà il passaggio sulla strada Salah al-Din nella Striscia di Gaza tra le 13 e le 16 (ora locale) per spostarsi verso il sud di Gaza. «Se hai a cuore te stesso e i tuoi cari, vai a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si stanno già preoccupando di proteggersi», ha detto in un comunicato il portavoce militare. (Ats Ans)
Erdogan auspica «un passo indietro» di Netanyahu
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha spiegato che il capo dell'agenzia di intelligence, Ibrahim Kalin, sta guidando gli sforzi della Turchia per cercare di porre fine alla guerra attraverso la mediazione. «Ibrahim Kalin parla con la parte israeliana. Naturalmente, sta negoziando anche con la Palestina e con Hamas», ha precisato Erdogan. Ma a suo avviso Netanyahu è il principale responsabile delle violenze e ha «perso il sostegno dei suoi cittadini». «Quello che deve fare è fare un passo indietro e porre fine a questa situazione», ha aggiunto il presidente turco.
Le osservazioni di Erdogan sono arrivate una settimana dopo che Israele ha annunciato che stava «rivalutando» i suoi rapporti con Ankara a causa della retorica sempre più accesa della Turchia sulla guerra Israele-Hamas. Israele aveva precedentemente ritirato tutti i diplomatici dalla Turchia e da altri paesi della regione come misura di sicurezza. (Ats Ans Afp)
Netanyahu «non è più una persona con cui parlare»
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu «non è più una persona con cui parlare». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «Netanyahu non è più qualcuno con cui possiamo parlare. Abbiamo rinunciato a lui», ha affermato. Erdogan, riferiscono i media turchi, ha poi chiarito che la Turchia non intende interrompere le relazioni diplomatiche con Israele. «Interrompere completamente i legami non è possibile, soprattutto nella diplomazia internazionale», ha detto. (Ats Ans Afp)
Un «meccanismo concordato» per il carburante
È stato raggiunto «un meccanismo concordato» per portare carburante alla Striscia di Gaza quando sarà finito. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz, il quale cita l'inviato speciale americano per il Medio Oriente David Satterfield. Finora Israele ha sempre respinto la possibilità di un ingresso a Gaza del carburante nel timore che finisca ad Hamas. (Ats Ans)
I morti palestinesi sono quasi 9500
Sale a 9488 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della sanità di Hamas. Dei morti 3900 sono minori e 2509 donne. (Ats Ans Afp)
Droni Usa hanno sorvolato Gaza
Gli Usa hanno confermato per la prima volta di aver fatto volare droni di sorveglianza disarmati sulla Striscia di Gaza da quando Hamas ha lanciato il suo attacco contro Israele il 7 ottobre. «Gli Stati Uniti stanno effettuando voli di droni disarmati su Gaza, oltre a fornire consulenza e assistenza per sostenere il nostro partner israeliano mentre lavora per il recupero degli ostaggi», ha riferito il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder. "Questi voli - ha aggiunto - sono iniziati dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele".
La conferma arriva dopo che i Reaper MQ-9, solitamente utilizzati dalle forze speciali statunitensi, sono stati avvistati dai giornalisti su Flightradar24, un sito web di tracciamento dei voli accessibile al pubblico, mentre volteggiavano sopra Gaza. (Ats Ans)
Attacco a una scuola Onu, almeno 12 morti
Il ministero della sanità di Gaza ha dichiarato che almeno 12 persone sono state uccise in un attacco israeliano a una scuola delle Nazioni Unite dove si rifugiavano migliaia di palestinesi sfollati. Il ministero ha riferito in un comunicato che almeno «12 martiri e oltre 54 feriti sono stati colpiti dall'attacco alla scuola di Al-Fakhura, che ospita migliaia di sfollati dal campo di Jabaliya nel nord della Striscia di Gaza». (Ats Ans Afp)
730 stranieri in uscita da Gaza
Secondo una fonte egiziana ufficiale citata dalla CNN si prevede che 730 cittadini stranieri attraverseranno il valico di Rafah, da Gaza verso l'Egitto, tra cui 55 egiziani, 386 americani, 112 britannici, 77 francesi e 151 tedeschi. (Ats Ans)
Due morti nell'attacco davanti all'ospedale pediatrico
Almeno due persone sono rimaste uccise la scorsa notte ed altre ferite in un attacco israeliano di fronte all'ingresso dell'ospedale per bambini al-Nasser, a Gaza City. Lo riferisce il ministero della Sanità locale. (Ats Ans)
Il valico di Rafah riapre per il quarto giorno
Per il quarto giorno consecutivo il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto aprirà per l'uscita di stranieri, binazionali e feriti palestinesi. Lo si apprende da fonti locali secondo cui si tratta di circa 800 persone, anche se al momento sul numero non c'è conferma. (Ats Ans)
Israele colpisce nel sud del Libano
Resta alta la tensione tra Israele e gli Hezbollah libanesi. L'esercito israeliano sta colpendo nel sud del Libano, dopo aver identificato «una serie di lanci da oltre confine» verso le comunità israeliane.
Poco prima erano state centrate «due cellule terroristiche nel sud del Libano» che - secondo il portavoce militare - stavano tentando di aprire il fuoco contro Israele con un missile anti-tank. Colpita anche una postazione di Hezbollah. (Fonte ats)
Gaza: casa di Haniyeh colpita da un missile
L'aviazione israeliana ha colpito oggi con un missile l'abitazione di Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, nel campo profughi di al-Shati, a nord di Gaza City. Lo riferiscono fonti locali.
Haniyeh si è trasferito nel Qatar nel 2019. Al momento non è noto se l'attacco abbia provocato vittime. (Fonte ats)
L'operazione di terra a Gaza continua
L'operazione di terra nella Striscia di Gaza continua. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui «i soldati hanno ucciso decine di terroristi e distrutto infrastrutture di Hamas».
Nella giornata di ieri - ha spiegato il portavoce - «ci sono stati numerosi tentativi di attacchi ai soldati dai tunnel e dai compound militari nel nord della Striscia».
Nella notte, in un raid mirato nel sud della Striscia, corpi corazzati e ingegneri hanno fatto la mappa di edifici e neutralizzato ordigni esplosivi. Nel corso dell'operazione, i soldati hanno affrontato una cellula terroristica" i cui componenti sono stati uccisi. (Fonte ats)
Hamas ha nascosto in ambulanze suoi miliziani
Una fonte americana ha detto che «Hamas ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri». Lo riportano i media israeliani.
La loro fonte ha riferito che «Hamas ha fornito all'Egitto e agli Usa una lista di persone ferite gravemente che volevano far evacuare insieme a centinaia di stranieri in attesa di uscire». Usa ed Egitto hanno scoperto che «un terzo dei nomi erano combattenti, nessuno dei quali figurava tra i 76 palestinesi feriti e alla fine evacuati».
La Mezzaluna Rossa palestinese ha condannato l'attacco da parte delle forze israeliane contro un convoglio di ambulanze partito dall'ospedale di al-Shifa di Gaza City verso il valico di Rafah, nel quale sono morte 15 persone e oltre 60 sono rimaste ferite. (Fonte ats)
Venti morti nel bombardamento di una scuola
Almeno 20 persone sono morte nel bombardamento di una scuola nel nord di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della salute della Striscia, controllato da Hamas.
«Venti martiri e decine di feriti sono arrivati all'ospedale Al-Shifa di Gaza City dopo che è stata presa di mira direttamente una scuola trasformata in un campo improvvisato per sfollati nell'area di al-Saftawy, nel nord di Gaza», ha affermato il ministero della sanità della Striscia di Gaza in una nota. «Diversi colpi di carri armati sono caduti sulla scuola», ha aggiunto. (Fonte ats)