Le prove balistiche hanno confermato che l'autore del doppio omicidio era il 24enne studente che ha fatto strage ieri all'Università.
PRAGA - Il killer della strage avvenuta ieri, giovedì 21 dicembre, all'Università a Praga aveva già compiuto un duplice omicidio la scorsa settimana nella foresta. «La perizia balistica ha dimostrato la corrispondenza dell'arma usata nella foresta di Klanovice con l'arma trovata nella casa di famiglia di Hostoun, dove abitava il killer dell'Università», ha informato la polizia. Il 24enne aveva ucciso una neonata di due mesi e il padre di 32 anni.
La tragica sparatoria sta inoltre avendo conseguenze concrete nelle misure di sicurezza in tutta la Repubblica Ceca. La Polizia nazionale spiega di aver intrapreso da oggi «un'azione preventiva a livello nazionale» in relazione ai "bersagli deboli" (luoghi accessibili al pubblico e non intensamente presidiati) e alle scuole.
La misura è puramente preventiva, viene precisato su X. «Non abbiamo informazioni su alcuna minaccia specifica». Si tratta di «un segnale che siamo qui e pronti». In queste ore le autorità si stanno mettendo in contatto con gli operatori dei bersagli deboli presi in considerazione. Pertanto «si possono vedere anche agenti di polizia con armi lunghe».
In parallelo la polizia sta compiendo un monitoraggio dei social network. Subito dopo la sparatoria, squadre di analisti hanno iniziato a elaborare ed esaminare i vari post. Non ci saranno sconti: «Gli autori delle peggiori atrocità avranno l'opportunità di mostrare il loro eroismo nel corso dei procedimenti penali».
Nello stesso tempo, questo deve essere il momento del silenzio e della riflessione delle cause che stanno dietro alla strage di giovedì. «Perché è importante restare in silenzio al momento giusto e non demonizzare chi ha sparato? Da ieri abbiamo registrato diversi casi specifici di persone che sono state (presumibilmente) ispirate dal terribile atto e vogliono seguirlo». La polizia invita la popolazione ceca a mantenere alta la guardia. «Rispondiamo immediatamente se noti qualcosa di simile nella tua zona, chiama il 158».
La madre aveva avvisato la polizia - Secondo le fonti di Lidovky.cz, sarebbe stata la madre del killer ad informare la polizia che il figlio stava andando all'università a suicidarsi. A quel punto la polizia ha avviato un'operazione di ricerca e ha sgomberato l'edificio universitario in via Celetna. Ma poi tutto è andato diversamente.
Il killer si era preparato a lungo portando nell'edificio di piazza Palach una quantità enorme di armi e munizioni. Tutte le armi erano registrate a suo nome e la polizia non aveva alcuna traccia di lui che potesse metterla in guardia sulle sue intenzioni. Si trattava di armi corte e lunghe, cioè pistole e fucili, tra cui un fucile a pompa e un silenziatore. (fonte ats ans)