La scossa è stata di magnitudo 7.1. Al momento non risultano vittime
WUSHI - E' di almeno 50 feriti il bilancio provvisorio del violento terremoto di magnitudo 7.1 che nella notte ha colpito in Cina la contea di Wushi, prefettura di Aksu, una zona remota dello Xinjiang. La scossa, che al momento non avrebbe provocato vittime, è stata registrata alle 2.09 locali (17.09 di lunedì in Svizzera), secondo ultime rilevazioni diffuse dal China Earthquake Networks Center, in una vasta area scarsamente abitata.
L'epicentro, con profondità di 22 chilometri, è stato individuato in una cittadina nella contea di Wushi, all'interno della zona montuosa di confine tra la Cina e il Kirghizistan. Secondo l'Agenzia per i terremoti dello Xinjiang, sono cinque i villaggi nella contea di Wushi più diretamente coinvolti, situati nel raggio di 20 chilometri dall'epicentro.
I soccorsi, che hanno mobilitato decine di persone e mezzi, hanno accertato il crollo di case residenziali e l'inagibilità di alcune strade, provvedendo ad aiutare diverse decine di feriti, in base alle autorità citate dai media statali. I più gravi sono stati trasportati in ospedale.
Nel giro di poche ore dal sisma principale è stato registrato uno sciame sismico con ulteriori terremoti di magnitudo massima di 5.3, registrato poco dopo le 9 locali. Le scosse sono state avvertite soprattutto nella zona di Aksu, ma anche in varie città e prefetture dello Xinjiang, tra cui Urumqi, Hotan e Kashgar.