In manette due uomini e una donna, presunti responsabili per la morte di cinque migranti
Due uomini e una donna sono stati arrestati dalla polizia spagnola in quanto «presunti responsabili della morte per annegamento di cinque migranti», costretti con la forza a gettarsi in mare dall'imbarcazione su cui si trovavano: lo si apprende da una nota.
I fatti risalgono allo scorso 29 novembre, quando una cosiddetta "narco-lancia", un tipo di motoscafo rapido e potente spesso usato nelle acque del sud della Spagna da trafficanti di droga e di persone, raggiunse le coste dei comuni di San Fernando e Chiclana (Cadice). A bordo, secondo quanto poi ricostruito dagli inquirenti, c'erano almeno 37 migranti, che erano stati imbarcati Kenitra in Marocco.
A quel punto, gli scafisti obbligarono diverse delle persone a bordo a saltar giù dalla barca, «in una zona di forti correnti, dove non si toccava, e con l'aggravante che molte di loro non sapevano nuotare». Per forzarle a buttarsi in acqua, i trafficanti le minacciarono brandendo un machete e un coltello.
Alcuni dei migranti finiti in mare vennero salvati dall'equipaggio di una barca che si trovava nei pressi. Parte dell'episodio fu immortalata in video girati da testimoni presenti nelle vicinanze, sulla costa, e poi diffusi dai media iberici.