STATI UNITIL'Fbi indaga su un «possibile atto di terrorismo interno»

L'Fbi indaga sul terrorismo interno
L'Fbi ha aperto un'indagine per «potenziale atto di terrorismo interno» dopo l'attentato contro l'ex presidente Donald Trump in Pennsylvania. L'Fbi, la polizia federale americana ha precisato che l'autore dell'attentato contro Donald Trump ha agito da solo, sottolineando che finora gli investigatori «non hanno identificato alcuna ideologia correlata» al tentato assassinio. «A questo punto, le informazioni che abbiamo indicano che l'assassino ha agito da solo», ha detto Kevin Rojek, un agente dell'Fbi in Pennsylvania, dove è avvenuto l'attentato.

Trump non si ferma, è in partenza per la convention di Milwaukee
Donald Trump è in partenza per la convention repubblicana di Milwaukee. Lo riferisce la Cnn. «In base ai terribili eventi di ieri, stavo per rinviare di due giorni il mio viaggio in Wisconsin e alla convention repubblicana, ma ho deciso che non posso consentire che uno "sparatore", o un potenziale assassino, costringa a cambiare i programmi o qualsiasi altra cosa. Quindi partirò per Milwaukee, come previsto, alle 3.30 (ora locale, ndr) oggi», ha scritto il tycoon su Truth.

«Questo è il momento dell'unità»
«Questo è il momento dell'unità». Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca esprimendosi sull'attentato compiuto nei confronti del candidato alle presidenziali Donald Trump. «Ho avuto una conversazione breve ma buona con Donald Trump, sono felice che stia bene», ha aggiunto ribadendo che «non c'è posto per la violenza negli Stati Uniti». «Ho ordinato un'indagine indipendente sull'operato del Secret Service», al comizio di Trump, ha poi sottolineato. Il presidente statunitense ha anche avvertito di «non saltare a conclusioni affrettate sul movente dell'attacco» a Donald Trump. «Sappiamo chi è stato ma non sappiamo le ragioni», ha sottolineato.

Identificato lo spettatore ucciso, è un ex capo vigili del fuoco

È un ex capo dei vigili del fuoco volontari, di 50 anni, lo spettatore rimasto vittima dell'attentato a Donald Trump. A rivelare l'identità dell'uomo è stato il fratello con un post su Facebook. L'uomo si chiamava Corey Comperatore. «Il comizio di Trump ha portato via la vita di mio fratello», scrive Dawn Comperatore Schafer.

«L'odio per un un uomo ha preso la vita dell'uomo che noi tutti amavamo di più. È stato un eroe che ha protetto le sue figlie. La moglie e le ragazze hanno vissuto l'impensabile e l'inimmaginabile - scrive ancora -. Il mio fratellino aveva appena compiuto 50 anni e aveva ancora tanta vita da vivere». Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro ha affermato in conferenza stampa che l'ex capo dei pompieri è rimasto ucciso da un proiettile dopo che «si è lanciato sulla sua famiglia» per proteggerla. Lo riporta la Bbc. «È morto da eroe», ha aggiunto Shapiro. (Ats-ans)

Crooks si era fatto notare
L'autore della sparatoria era stato individuato all'esterno del comizio di Butler, dopo che alcuni agenti avevano pensato che si stesse comportando in modo sospetto nei pressi del metal detector. La fonte, citata dai media Usa, ha aggiunto che l'indicazione di tenerlo d'occhio era stata comunicata via radio e inoltrata anche al Secret Service.

Il fucile era del padre
I media americani affermano, citando due alti funzionari delle forze dell'ordine, che il fucile semiautomatico usato da Thomas Matthew Crooks per sparare a Donald Trump sarebbe stato acquistato legalmente e che fosse intestato al padre.

Materiale esplosivo a casa e nell'auto dell'attentatore
La polizia ha trovato del materiale esplosivo nell'abitazione di Thomas Matthew Crooks e anche nella sua auto. Lo riferisce la CNN, che cita una fonte delle forze dell'ordine.

Melania: «L'attentatore è un mostro»
L'attentatore è «un mostro», si legge ancora nel messaggio pubblicato su X da Melania Trump. «Un mostro che considerava mio marito un macchina politica disumana e ha tentato di rubargli le sue passioni, la sue risata, l'ingegnosità, l'amore per la musica e la capacità di ispirare». La ex First Lady ha anche rivolto un appello a «elevarsi al di sopra del vetriolo e delle idee superficiali che istigano la violenza». «Non dimentichiamo che opinioni e giochi politici sono meno potenti dell'amore», ha scritto la moglie del tycoon. «Oggi è un nuovo giorno, restiamo uniti». (Ats Ans)

Biden e Harris aggiornati sull'inchiesta
Il presidente Joe Biden e la sua vice Kamala Harris saranno aggiornati in merito agli sviluppi dell'indagine sull'attentato di Butler. La Casa Bianca informa che saranno presenti alla riunione, non aperta ai media, agenti delle forze dell'ordine e membri della Homeland Security.

Ferito il nipote di un membro del Congresso
Il deputato texano Ronny Jackson ha twittato che uno dei due feriti dell'attentato di Butler è suo nipote. «Fortunatamente la ferita non è stata grave e sta bene. La mia famiglia era seduta davanti, vicino a dove stava parlando il Presidente. Hanno sentito degli spari, poi mio nipote si è reso conto che aveva del sangue sul collo e che qualcosa gli aveva sfiorato e tagliato il collo. È stato curato dai soccorritori nella tenda medica. Grazie a tutti coloro che si sono fatti avanti per controllare le sue condizioni. Vi prego di unirvi a me e alla mia famiglia nel pregare per tutti coloro che sono rimasti feriti e per le vite perse. Il Presidente e i sopravvissuti sono fortunati a essere vivi».

«Ho pensato al peggio»
Il deputato repubblicano della Pennsylvania Dan Meuser, che aveva parlato sullo stesso palco diversi minuti prima, era in prima fila tra la folla quando l'attentatore ha sparato verso Donald Trump. «Stavo davvero pensando al peggio. E così ti prende un'ondata di rabbia o frustrazione per il desiderio di fare qualcosa» ha dichiarato al programma "Meet the Press" della NBC.

Il messaggio di Melania
Melania Trump ha pubblicato una dichiarazione su X dopo l'attentato ai danni del marito. «Quando ho visto il proiettile colpire mio marito, Donald, ho realizzato che la mia vita e quella di Barron (il figlio della coppia, ndr) erano sull'orlo di un cambiamento devastante. Sono grata ai coraggiosi agenti del Secret Service e agli ufficiali delle forze dell'ordine che hanno rischiato la vita per proteggere mio marito».

Una telefonata Biden-Trump «corta e rispettosa»
La telefonata intercorsa tra il presidente Joe Biden e Donald Trump subito dopo il tentativo di assassinio è stata «corta e rispettosa», ha dichiarato alla Cnn una fonte a conoscenza dei fatti. È il primo colloquio privato tra i due da parecchi anni a questa parte.

Protezione negata? Il Secret Service smentisce
I servizi segreti statunitensi hanno negato le accuse secondo le quali avrebbero rifiutato di fornire ulteriore protezione per Donald Trump. Lo ha reso noto un portavoce del Secret Service. Anthony Guglielmi, portavoce dell'agenzia, afferma che circola una «affermazione falsa» secondo cui un membro del team della sicurezza dell'ex presidente aveva richiesto «risorse» aggiuntive e tale richiesta è stata «respinta». «Questo è assolutamente falso. In effetti, abbiamo aggiunto risorse protettive, tecnologia e capacità come parte dell'aumento del ritmo di viaggio della campagna», ha detto Guglielmi. (Ats Ans)

Il racconto della morte del supporter
Un medico, presente ieri alla manifestazione di Butler, ha assistito alla morte del supporter freddato da uno dei proiettili diretti verso Donald Trump. Il testimone, che si è identificato come Joseph, ha dichiarato, come riporta Sky News, di essere seduto sugli spalti all'estrema sinistra del podio quando ha sentito degli spari. A un paio di metri di distanza, ha detto di aver visto un uomo cadere sul fondo degli spalti dopo essere stato colpito alla nuca. L'uomo era rivolto verso l'ex presidente e di fatto ha ostacolato l'attentatore che stava mirando e sparando al tycoon. Il medico ha detto che l'uomo è morto all'istante e di aver aiutato le forze dell'ordine a trasportare il cadavere dopo che avergli messo un asciugamano sulla testa. (Ats Ans)

Lo staff di Biden risponde alle accuse
Un collaboratore del presidente Biden ha replicato alle accuse giunte dallo schieramento repubblicano, secondo cui le dichiarazioni delle ultime settimane avrebbero di fatto armato la mano dell'attentatore. Lo staff del leader democratico mette in luce «i continui commenti del presidente che condannano la violenza politica e affermano che non potrà mai accadere, prima e durante la presidenza». Biden ha parlato con Trump subito dopo l'attacco e ha condannato immediatamente l'episodio.

«Solo Dio ha impedito l'impensabile»
Nel suo secondo messaggio social, sulla piattaforma di sua proprietà Truth, Donald Trump ha lanciato un messaggio di unità. «In questo momento, è più importante che mai restare uniti e mostrare il nostro vero carattere di americani rimanendo forti e determinati. NON temeremo, ma rimarremo resilienti nella nostra fede e ribelli di fronte al male» ha scritto il tycoon. In un primo post di qualche ora fa aveva rassicurato i follower sulle sue condizioni di salute. Trump ha detto di non vedere l'ora di parlare alla Convention repubblicana che prende il via lunedì a Milwaukee e ha parlato di un intervento soprannaturale. «Solo Dio ha impedito l'impensabile».

Mosca: «Era ovvio per tutti gli osservatori esterni che la vita di Trump fosse in pericolo»
«Dopo numerosi tentativi di eliminare il candidato Trump dall'arena politica utilizzando innanzitutto strumenti legali, tribunali, pubblici ministeri, tentativi di discredito, era ovvio a tutti gli osservatori esterni che la sua vita fosse in pericolo», ha detto il portavoce di Putin, Dmitrij Peskov parlando con i giornalisti russi. Puntualizzando comunque di «non credere affatto che l'attentato sia stato organizzato dall'attuale potere» negli Stati Uniti. «Vladimir Putin non ha in programma di chiamare Trump», ha comunicato poi Dmitri Peskov, aggiungendo che la Russia «condanna in modo risoluto ogni espressione di violenza durante una battaglia politica» (Ats Ans).

Lo sparatore si muoveva «da un tetto all'altro»
Un testimone oculare dell'attentato a Donald Trump afferma di aver visto lo sparatore «spostarsi da un tetto all'altro» e di aver avvisato un agente della sua presenza. «Quando mi sono girato per tornare dove ero, è stato allora che sono iniziati gli spari, e poi è stato il caos, e siamo tutti scappati via» ha dichiarato l'uomo alla Cnn.

Il caso del giornalista italiano scambiato per l'attentatore di Trump
Il giornalista sportivo romano Marco Violi, a sua completa insaputa, è stato spacciato dalla stampa di mezzo mondo come Mark Violets, il presunto attentatore "antifascista" di Donald Trump. Una bufala assoluta, frutto di un semplice furto di identità, che però per qualche ora ha tenuto banco sui siti di media internazionali molto seri. Insomma, una vicenda che mette i brividi perché mostra in modo esplicito come a volte l'informazione, non controllata, presa e rilanciata dai social, senza alcuna verifica, possa provocare disastri.

Tutta la vicenda nasce da un tweet ad opera di un account @Moussolinho che, di fatto, rubando l'identità di Violi, a caldo dopo l'attentato, ha pubblicato la foto del giornalista italiano e sopra un testo in inglese in cui comunica che la Polizia di Butler, il luogo dell'attentato, aveva già identificato in Mark Violets, un antifascista, come l'attentatore di Trump. Messaggio che è stato subito rilanciato da alcuni account molto popolari in America, tra cui Wall Street Silver, seguito anche da Elon Musk e non nuovo a operazioni del genere, diventando virale. Ma in tanti, anche tra i media ufficiali, abboccano. E il nome di Mark Violets fa il giro del mondo, citato non solo nelle tv degli States, ma anche in Europa, ad esempio dal sito de El Pais e persino in Sud America.

Violi ha annunciato che sporgerà denuncia contro gli account su X «che hanno inventato queste false notizie e tutte le testate giornalistiche che hanno diffuso la notizia falsa». «Essendo giornalista dal 2006 so benissimo che bisogna verificare tutte le fonti prima di sbattere un presunto mostro in prima pagina. Non ho altro da aggiungere». (Ats Ans)

Convocato il direttore del Secret Service
Il comitato di vigilanza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, guidata dai repubblicani, ha convocato la direttrice del Secret Service Kimberly Cheatle per testimoniare in un'udienza prevista per il 22 luglio. «Gli americani chiedono risposte sul tentato assassinio del presidente Trump», ha affermato il comitato in una dichiarazione su X. L'attentato ha sollevato interrogativi sulle carenze in materia di sicurezza da parte del Secret Service, che fornisce agli ex presidenti, tra cui Trump, una protezione a vita. (Ats Ans)

La solidarietà di Viola Amherd
La presidente della Confederazione Viola Amherd ha espresso la sua solidarietà a Donald Trump tramite un post su X. «La violenza in politica è inaccettabile e va contro tutti i nostri comuni principi democratici. I pensieri della Svizzera sono con Donald Trump, le vittime e le loro famiglie e il popolo statunitense. Auguro all'ex presidente una pronta guarigione».

La raccolta fondi per le vittime dell'attentato
Una raccolta fondi in favore delle famiglie delle vittime dell'attentato in Pennsylvania ha raccolto più di 170mila dollari in poche ore. La pagina aperta su GoFundMe è stata aperta dal comitato di Trump ed è stata autorizzata dallo stesso ex presidente. «Il presidente Donald Trump ha autorizzato questo conto come luogo in cui effettuare donazioni ai sostenitori e alle famiglie ferite o uccise nel brutale e orribile tentativo di assassinio di oggi. "Tutte le donazioni saranno destinate a questi orgogliosi americani mentre soffrono e si riprendono. Che Dio benedica e unisca la nostra nazione».

I dubbi degli esperti sul tetto non messo in sicurezza
Due ex agenti dell'FBI, interpellati dalla CNN, si sono detti molto sorpresi del fatto che il tetto sul quale si era appostato l'attentatore non fosse stato messo in sicurezza. «È l'edificio più vicino con una visuale chiara su dove si trovava il palco» ha dichiarato Bobby Chacon. «Sono scioccato che non ci fosse nessuno su quel tetto». Steve Moore, altro ex agente, ipotizza un difetto di pianificazione o di esecuzione nella messa in atto delle misure di sicurezza. L'attentato fallito potrebbe provocare «drastici cambiamenti» nelle procedure.

Una foto che può valere la Casa Bianca
Pugno alzato, rivolo di sangue sul volto, la bandiera degli Stati Uniti dietro di lui e il cielo azzurro della Pennsylvania sullo sfondo. È già diventata iconica la fotografia condivisa su 'X' dal figlio dell'ex presidente americano, Donald Trump Jr. «Non smetterà mai di lottare per salvare l'America», ha scritto il figlio del candidato repubblicano. Suo fratello, Eric Trump, ha poi pubblicato la stessa immagine con la didascalia: «Questo è il combattente di cui l'America ha bisogno!».

Il senatore della Florida Marco Rubio ha condiviso entrambi i post con la didascalia «Dio ha protetto il presidente Trump». L'ex candidato repubblicano alla presidenza Vivek Ramaswamy ha condiviso la foto con una didascalia simile: «Grato al presidente Trump per il suo sacrificio. Grato a Dio per averlo protetto». Il presidente della Rising Christians Union e sostenitore di Trump, Shakeel Jahangir, ha condiviso la foto con l'immagine di una croce sovrapposta alle parole: «Trump ha appena vinto... renderemo di nuovo cristiana l'America». (Ats Akr)

La Russia e le «politiche di incitamento all'odio» americane
Parlando dopo l'attentato a Donald Trump, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha incoraggiato gli Stati Uniti a fare un «inventario» delle loro «politiche di incitamento all'odio contro gli oppositori politici, i paesi e le persone», cogliendo l'occasione del tentativo di omicidio per denunciare il sostegno americano a Kiev. Rivolgendosi a «coloro che negli Usa votano per la fornitura di armi a Zelensky», Zakharova ha accusato Washington di fomentare «attacchi contro il presidente russo. Forse è meglio usare questi soldi per finanziare chi dovrebbero garantire la legge e l'ordine negli Usa?», conclude. (Ats Ans)

Le accuse repubblicane contro Biden
Alcuni esponenti repubblicani, tra i quali membri del Congresso come Mike Collins della Georgia, attribuiscono a Joe Biden la responsabilità dell'attentato fallito ai danni di Donald Trump. Non c'è nessuna prova di un eventuale coinvolgimento del presidente statunitense in ciò che è accaduto nelle scorse ore in Pennsylvania.

Gli spari? Rafforzeranno Trump
«Trump è sopravvissuto a questo attacco: ha già vinto le elezioni»: lo ha detto a Politico il deputato del Wisconsin Derrick Van Orden. Altri repubblicani, che sono subito andati all'attacco dei dem, non si sono spinti così lontano. Ma molti prevedono che la sparatoria in cui è rimasto ferito il tycoon consoliderà il sostegno all'ex presidente americano e infiammerà la sua base a novembre. «Questo darà energia alla base più di ogni altra cosa. E lui con il pugno in aria che non voleva andarsene. E lui che urla 'combattete, combattete, combattete. Questo sarà lo slogan», ha osservato il deputato Tim Burchett, riferendosi alle foto e ai video con la reazione di Trump che sono rapidamente circolati online. (Ats Ans)

Come ha potuto avvicinarsi così tanto?
Un'analisi dell'Associated Press di oltre una dozzina di video e foto della scena del comizio di Donald Trump, nonché di immagini satellitari del sito, mostra che l'attentatore è riuscito ad avvicinarsi sorprendentemente al palco dove stava parlando l'ex presidente. Secondo alcuni giornalisti, il tetto su cui si era appostato era a meno di 150 metri dal palco, una distanza dalla quale un tiratore decente avrebbe potuto ragionevolmente colpire un bersaglio di dimensioni umane. Crooks si era appostato sul tetto di un edificio alla Agr International Inc., un'azienda manifatturiera di imbottigliamento appena a nord dell'area del Butler Farm Show dove si è tenuto il comizio di Trump. (Ats Ans)

Sicurezza rafforzata alla Convention repubblicana
Le forze dell'ordine federali, statali e locali americane sono in massima allerta in vista della convention repubblicana che inizierà lunedì a Milwaukee. Si stanno pianificando modifiche alle misure di sicurezza, dopo che Donald Trump è rimasto ferito in una sparatoria in un comizio in Pennsylvania. Diversi funzionari delle forze dell'ordine hanno riferito che è in corso un piano per espandere il perimetro della kermesse e creare zone cuscinetto attorno agli eventi. L'uomo che ha sparato sul comizio di Trump era fuori dal perimetro del Secret Service quando ha aperto il fuoco. (Ats Ans)

La donazione pro-Democratici
Il padre di Thomas Matthew Crooks, raggiunto dalla CNN, ha dichiarato di stare cercando di capire «cosa diavolo sta succedendo», ma che prima di dichiarare qualsiasi cosa in merito al figlio avrebbe «aspettato di parlare con le forze dell'ordine». Il giovane, diplomatosi alla Bethel High School nel 2022, nel gennaio dell'anno precedente avrebbe effettuato una donazione di 15 dollari a un comitato di azione politica allineato ai democratici chiamato Progressive Turnout Project.

Cosa si sa dell'attentatore
Thomas Matthew Crooks, il giovane che ha sparato a Donald Trump, non aveva precedenti penali. Sarebbe registrato come elettore repubblicano a Bethel Park, Pennsylvania, secondo un estratto della registrazione elettorale la cui autenticità non è stata confermata da fonti ufficiali. Al momento dell'attentato non aveva su di sé alcun documento. Indossava pantaloni mimetici e la t-shirt di un popolare canale YouTube pro-armi, Demolition Ranch.

L'attentatore è il ventenne Thomas Matthew Crooks
L'Fbi ha identificato l'autore dell'attentato all'ex presidente Donald Trump come il ventenne Thomas Matthew Crooks della Pennsylvania, secondo quanto riferito da diversi media statunitensi.
«L'Fbi ha identificato Thomas Matthew Crooks, 20 anni, di Bethel Park, Pennsylvania, come il soggetto coinvolto nel tentativo di omicidio dell'ex presidente Donald Trump il 13 luglio a Butler, Pennsylvania», ha affermato l'FBI in una dichiarazione citata, tra gli altri, da NBC e da CBS.

L'attentatore sarebbe un ventenne
Secondo alcuni media locali, l'FBI avrebbe confermato l'identità dell'attentatore: si tratterebbe del ventenne Thomas Matthew Crooks

Biden ha parlato con Trump
La Casa Bianca ha dichiarato che il presidente Joe Biden ha chiamato Donald Trump e che i due hanno parlato.

Trump sarà alla Convention repubblicana
Donald Trump, dopo essere stato dimesso dall'ospedale, si è recato come detto in New Jersey per incontrare la famiglia. La sua partecipazione alla Convention repubblicana a Milwaukee, nel corso della quale riceverà l'investitura di candidato alla Casa Bianca, sembra essere confermata.

I testimoni avevano cercato di avvisare la polizia
Alcuni testimoni oculari avrebbero cercato «disperatamente» di avvertire la polizia dopo aver avvistato un uomo vestito in abiti mimetici sul tetto di un edificio a poca distanza dal comizio di Trump. «Si vedeva chiaramente che aveva un fucile in mano» ha dichiarato un uomo citato dalla Bbc. Un video che circola sui social mostra in effetti l'attentatore appostato con l'arma.

I messaggi da tutto il mondo
L'attentato a Donald Trump ha scioccato il mondo e sono innumerevoli i messaggi di solidarietà giunti dai capi di Stato e dai leader politici di tutto il mondo. «Auguro a Donald Trump una pronta guarigione e porgo le mie condoglianze alla famiglia della vittima innocente. La violenza politica non ha posto in una democrazia» ha scritto su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

La condanna di Biden
«Non c'è posto per questo tipo di violenza in America. Dobbiamo unirci come nazione per condannarla». Lo ha scritto su X il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che si è detto felice dopo aver saputo che il suo rivale è salvo e sta bene.

Il cecchino era a meno di 150 metri
Il giovane che ha aperto il fuoco al comizio si sarebbe trovato a meno di 150 metri dal palco di Trump, secondo un'analisi effettuata dall'Associated Press. La polizia, citata dal New York Times, avrebbe identificato in un fucile semiautomatico AR-15 l'arma usata e ritrovata accanto al cadavere dell'uomo.

Trump sta bene. «Non mi arrenderò mai»
«Questo è un messaggio da Donald Trump. Non mi arrenderò mai!». Questo è il contenuto di una e-mail inviata a tutti i sostenitori di Trump. L'ex presidente è tornato in New Jersey per vedere la famiglia. Apparentemente sta bene, a giudicare dalle immagini di lui che scende la scaletta dell'aereo.

L'Fbi conferma: è stato un tentativo di omicidio
«Questa sera abbiamo avuto quello che chiamiamo un tentativo di omicidio contro il nostro ex presidente Donald Trump». Lo ha dichiarato Kevin Rojek, l'agente speciale responsabile dell'ufficio locale dell'Fbi a Pittsburgh, nel corso della conferenza stampa a Butler, Pennsylvania.

Cessato pericolo
Dopo il tentato omicidio del candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump, la polizia non ritiene più che ci sia una minaccia per il pubblico. «Non c'è motivo di credere che la minaccia continui», ha dichiarato un rappresentante dell'FBI durante una conferenza stampa. (Ats Dpa)

Attentatore ucciso
Un rappresentante della polizia dello Stato della Pennsylvania ha dichiarato che lo spettatore ucciso e i due feriti erano uomini adulti. Anche lo sparatore è morto. Diversi media Usa lo hanno identificato come un 20enne residente nello Stato.

Attentato a Trump
Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump è stato colpito a un orecchio durante un evento della campagna elettorale nello Stato della Pennsylvania. Trump è stato ferito da un cecchino mentre si trovava sul palco sabato pomeriggio alle 18.20 (ora locale, poco dopo la mezzanotte in Svizzera).