Attacco russo su un centro educativo e un ospedale. Il presidente Zelensky: «Persone ancora intrappolate sotto le macerie».
KIEV - Due missili si sono abbattuti su Poltava, nel centro dell'Ucraina, causando la morte di almeno 49 persone e il ferimento di 219. È quanto scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Due missili balistici hanno colpito Poltava finendo su un istituto educativo e sul vicino ospedale - riferisce Zelensky -. Uno degli edifici dell'Istituto delle comunicazioni è stato parzialmente distrutto. La gente si è ritrovata sotto le macerie»
«L'intervallo di tempo tra l'allarme e l'arrivo dei missili mortali è stato così breve che le persone non sono riuscite a raggiungere il rifugio antiaereo», hanno spiegato i servizi di emergenza.
Secondo il Ministero dell'istruzione, uno degli edifici dell'istituto è stato parzialmente distrutto e molte persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Grazie al lavoro coordinato di soccorritori e medici sono state salvate 25 persone, 11 delle quali sono uscite dalle macerie.
Dal canto loro diversi blogger di guerra russi affermano che nel bombardamento su Poltava, che avrebbe provocato decine di morti, è stata colpita una scuola militare per la formazione del personale addetto alle comunicazioni.
Zelensky promette vendetta e annuncia che la Russia «pagherà sicuramente per questo attacco».
Il leader ucraino insiste nel chiedere alla comunità internazionale armi più potenti. «L'Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea e di missili ora, non in magazzino. Gli attacchi a lungo raggio che possono proteggerci dal terrore russo sono necessari ora, non più tardi. Ogni giorno di ritardo, purtroppo, significa altre vite perse» ha detto su Telegram.