A scatenare il gigantesco tafferuglio dei colpi di armi da fuoco sparati da un'auto in corsa: in ballo il controllo dello spaccio di droga
POITIERS - Una gigantesca rissa che ha coinvolto tra le 400 e le 600 persone e che ha lasciato sul campo di battaglia 5 feriti, fra cui un quindicenne colpito alla testa da un proiettile e che versa ora in condizioni gravissime, tra la vita e la morte, in una camera dell'ospedale universitario della città.
Accade a Poitiers, in Place Coimbra, quartiere di Couronnerie, un rione noto per il traffico di droga.
Secondo quanto riferito a Le Parisienne da un investigatore, tutto sarebbe iniziato poco prima delle 23:00 di ieri sera, mentre nella cittadina impazzava la festa di Halloween. Da un'auto in corsa con a bordo tre uomini e che sfreccia a folle velocità, partono improvvisamente dei colpi di arma: alcuni proiettili raggiungono la terrazza di un ristorante (dove la polizia rinverrà a terra dodici bossoli calibro 22), altri un gruppo di giovani che stazionano davanti a un negozio di Kebap.
Cinque di loro vengono raggiunti dai colpi di arma da fuoco, uno dei quali si conficca nella testa del più giovane del gruppo, un ragazzino di 15 anni. Qualcuno chiama la polizia ma intanto per le strade del quartiere inizia il finimondo, perché centinaia di persone appartenenti a bande rivali e coinvolte nel controllo del mercato dello spaccio, danno inizio a una furiosa rissa.
Spuntano armi di ogni tipo, come poi verrà confermato dal ministro degli Interni francese Bruno Retailleau, tra i partecipanti agli scontri, «tra le 400 e le 600 persone» asserirà il deputato a capo degli Interni rispondendo alle domande dei giornalisti. Occorreranno i lacrimogeni dei reparti speciali per disperdere inizialmente la folla, perché a notte inoltrata le bande torneranno ad affrontarsi nuovamente dopo che un gruppo di una cinquantina di persone è sceso in strada per una sorta di spedizione punitiva interrotta solo dopo l'intervento di un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa.
Si dovrà attendere le 2 e mezza del mattino prima di vedere tornare la calma nel quartiere.
Oltre al quindicenne - che stando a quanto riportato dai medici alla famiglia si troverebbe in uno stato di morte cerebrale - gli altri feriti (tutti tra i 15 e i 16 anni) avrebbero ferite di media gravità. Si è poi saputo che le persone coinvolte negli scontri appartengono alla comunità nordafricana e a quella della Guadalupa, che si contendono in quell'area i traffici di droga.
Al momento non ci sono informazioni legate a eventuali arresti.
Il fatto però ha suscitato la forte preoccupazione degli abitanti del quartiere, cui il prefetto di Vienne - in un messaggio pubblicato su X - ha garantito «il dispiegamento di rinforzi a partire da questo venerdì».
Poche ore dopo l'incidente, anche il sindaco della città Léonore Moncond'huy, si era fatto sentire dichiarando che «si tratta di un altro episodio di violenza inaccettabile per il quartiere e per la città. La giovane età delle vittime e delle persone coinvolte è particolarmente sorprendente e preoccupante».
Fusillade à #Poitiers : un nouvel épisode de violence inacceptable. La jeunesse des personnes impliquées est particulièrement préoccupante. J’appelle à la responsabilité de tous pour le maintien de l’apaisement dans la ville, et salue la présence renforcée des forces de sécurité. pic.twitter.com/j4Ml7vf5rU
— Léonore Moncond'huy (@L_Moncondhuy) November 1, 2024