Il generale russo è rimasto vittima di un attacco dei servizi segreti ucraini. La vendetta non si farà attendere
MOSCA - Ieri il generale russo Igor Kirillov (e il suo assistente) sono stati assassinati in un quartiere della capitale russa. Di fronte all'abitazione del generale era stato piazzato un monopattino elettrico riempito di 300 grammi di tritolo, che è esploso al loro passaggio. Un video testimonia l'accaduto.
Video of the liquidation of the Lieutenant General of the Russian Armed Forces Igor Kirillov and his assistant Ilya Polikarpov (apparently a Major) as a result of an explosion of a planted IED in Moscow.
— Special Kherson Cat 🐈🇺🇦 (@bayraktar_1love) December 17, 2024
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L'attentato è stato rivendicato dai servizi segreti ucraini (Sbu). Una fonte anonima ha dichiarato alla Bbc, al Guardian e altri media occidentali che Kirillov era considerato un «obiettivo militare legittimo» anche se si trovava nel cuore della capitale russa. E questo perché aveva accordato il permesso di utilizzare armi chimiche in Ucraina.
La morte di Kirillov rappresenta un duro colpo per la leadership di Mosca e dimostra che nessun alto ufficiale può considerarsi immune al braccio armato di Kiev.
La risposta del Cremlino non si è fatta attendere: «Questo atto terroristico dimostra l'agonia del regime ucraino, che sta lottando per giustificare la sua esistenza agli occhi dei suoi padroni occidentali, compiendo vili attacchi contro città pacifiche», ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev.
E ancora: «Condanniamo tutti i tentativi di intimidire la nostra nazione, di fermare l'offensiva russa o di seminare paura. Una punizione certa attende i nazisti ucraini, compresi i massimi dirigenti militari e politici».
Infine un pensiero al defunto: «Igor Kirillov era un leader militare noto per la sua incrollabile devozione. Lo conoscevo come un professionista impegnato e una persona affidabile, onesta e responsabile».