
Per gli States altre 6 settimane d'inverno, questo il verdetto della marmotta. Ma non per noi: «Par la Candelöra da Vinvernu a sem föra»
PUNXSUTAWNEY - Si è celebrato oggi, come ogni anno dal 1886, il tradizionale "Giorno della marmotta". Dinanzi a una folla di spettatori, nella cittadina di Gobblers Knob, nel distretto di Punxsutawney in Pennsylvania (USA), la marmotta di nome Phil è stata fatta uscire come consuetudine dalla sua tana, per prevedere quanto durerà ancora l’inverno.
Ebbene, la tradizione vuole che se il roditore vede la sua ombra per un buon soleggiamento e rientra in tana allora l’inverno sarà ancora lungo, in caso contrario la primavera arriverà in anticipo. Oggi Phil ha visto la sua ombra, ergo in Pennsylvania ci si aspetta un inverno lungo, di ancora sei settimane.
Phil ci azzecca poco
Certamente la goliardica previsione ha un valore prettamente folcloristico e non scientifico, sebbene lo scorso anno Phil abbia azzeccato l'arrivo della bella stagione in anticipo. E a questo proposito, per gli amanti dei dati, la marmotta dal 2005 - cifre National Oceanic and Atmospheric Administration - ha azzeccato le previsioni solo nel 35% dei casi. In tutto questo però una certezza c'è: l'inverno finirà con l'equinozio di primavera che quest'anno cadrà il 20 marzo prossimo.
La Candelora
Infine non possiamo non ricordare che Febbraio è mese di transizione anche alle nostre latitudini. Oggi si celebra infatti la festa religiosa della Candelora - presentazione di Gesù al tempio -con la benedizione delle candele. Ma anche per noi, accanto al culto si intreccia l'aspetto meteorologico e popolare con filastrocche e proverbi, uno su tutti: «Par la Candelöra da Vinvernu a sem föra». Non ce ne voglia la simpatica marmotta.