Il "premier" italiano salirà questa mattina al Colle. E dopo cosa accade? Ecco gli scenari
Sul tavolo l'ipotesi di un "Conte-ter". Ma c'è anche il rischio di un ritorno alle elezioni in piena pandemia.
ROMA - Prima il Consiglio dei Ministri - in agenda alle 9, con le dimissioni di Conte quale unico punto all'ordine del giorno - e poi la salita al Quirinale, per riconsegnare il mandato nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nel pieno della crisi di Governo, ancora non è dato sapere se quello del "premier" italiano sarà un addio a Palazzo Chigi o solamente un arrivederci. Le dimissioni di Giuseppe Conte aprono infatti, come già accaduto la scorsa settimana prima del voto di fiducia delle due camere del Parlamento, diversi scenari.
Conte si dimette: e dopo?
L'unica certezza è data dalle consultazioni, si immagina in formato "lampo", che il presidente Mattarella avvierà immediatamente con l'obiettivo di identificare una nuova maggioranza tra le forze dello scacchiere politico per disinnescare quel "worst-case scenario" che, per il Colle, sarebbero le elezioni. Parlando di scenari, tre sono le vie percorribili.
L'ipotesi principale sul tavolo, secondo i media della vicina Penisola, è la via del cosiddetto "Conte-ter" (caldeggiata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali), con l'attuale presidente del Consiglio pronto a ricevere un nuovo incarico al Quirinale per dare vita a un nuovo esecutivo sostenuto dalle forze di maggioranza del legislativo. E sarebbe proprio questa l'opzione che ha convinto Conte a dimettersi.
La seconda via è invece quella di un nuovo presidente del Consiglio, incaricato di formare una maggioranza pronta a dare fiducia al suo governo. Si aprirebbe in questo caso la possibilità di un esecutivo di cosiddetta "unità nazionale" con un maggior coinvolgimento delle forze di centrodestra. E in questo caso due sono i nomi che, da mesi, vengono fatti per il nuovo possibile "premier": quelli di Mario Draghi e della ex presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia.
L'ultimo scenario sul tavolo, quello che dal Colle si vorrebbe evitare, è il ritorno alle urne in piena pandemia. Come potrebbe succede? Qualora il presidente della Repubblica non ritenesse possibile identificare una maggioranza nel Parlamento e un presidente del Consiglio in grado di rappresentarla, l'unica opzione sarebbe quella di sciogliere entrambe le camere e affidare il tutto alla volontà dei cittadini.