Il ministro Dan Tehan: «L'ipotesi migliore? La metà o la seconda parte del 2022»
La situazione epidemiologica in Australia è molto tranquilla, ma i ritardi nella campagna vaccinale preoccupano le autorità.
CANBERRA - Le frontiere australiane potrebbero non essere completamente riaperte fino alla seconda metà del 2022. Lo ha annunciato in queste ore Dan Tehan, ministro per il Commercio e il Turismo del Paese oceanico, in un'intervista rilasciata a Sky News.
L'Australia contava di ritornare a una certa normalità già nella seconda metà del 2021, ma i ritardi della campagna vaccinale - intralciata dalle complicazioni legate al siero di AstraZeneca - e l'emergere di nuove varianti del virus potenzialmente più contagiose o pericolose potrebbero ora tradursi in un prolungamento delle restrizioni in vigore.
Il mese scorso è stata creata una "bolla" sicura per i viaggi con la Nuova Zelanda, ma per una riapertura totale dei confini internazionali, ha detto Tehan, «l'ipotesi migliore è quella della metà o della seconda parte dell'anno prossimo, anche se abbiamo visto come durante la pandemia le cose possano cambiare» molto rapidamente. Un possibile scenario che assesterebbe un nuovo e durissimo colpo ai settori del turismo e dei viaggi.
Covid, situazione tranquilla in Australia
L'Australia sta attraversando da mesi una situazione molto tranquilla sul fronte della pandemia. Dopo la seconda ondata registrata tra luglio e settembre dello scorso anno, i contagi quotidiani sono rimasti nell'ordine delle poche decine al giorno a livello nazionale. Attualmente si contano 264 infezioni "attive" in tutto il Paese e un solo decesso legato al Covid in tutto il 2021.