Cerca e trova immobili
Al potere, per i prossimi due anni, ci sarà Naftali Bennett
TEL AVIV - Benjamin Netanyahu, dopo 12 anni al potere, è arrivato al capolinea. È stato infatti oggi votato ufficialmente il nuovo Governo, in uno Stato ampiamente diviso sulla sua partenza.
Lo riporta l'agenzia di stampa Reuters, che spiega come lo scisma si sia palesato chiaramente anche all'interno del legislativo, prima del voto.
Mentre il prossimo Primo Ministro israeliano, Naftali Bennett, enunciava le sue politiche e quelle della nuova coalizione, i contrari hanno gridato ripetute volte «vergogna», e «bugiardo», interrompendo continuamente il discorso.
Presentandosi, il nuovo premier ha innanzitutto ringraziato il Primo Ministro uscente Netanyahu: «Ha rafforzato la potenza politica, economica e militare di Israele, grazie». Per poi ricordare che le minacce sono sia esterne che interne: «Dobbiamo misurarci con la lacerazione continua del nostro popolo», «che ci ha condotti ad una spirale di odio e litigi tra fratelli».
Poi, un giudizio sull'Iran: «Israele non permetterà all'Iran di ottenere armi nucleari», sarebbe un errore che renderebbe legittimo «uno dei più violenti regimi del mondo». È ora previsto che Bennett, 49 anni, serva come premier per due anni prima che Yair Lapid, 57 anni, prenda il suo posto.
Netanyahu, in precedenza, aveva dichiarato che «in Iran oggi festeggiano», descrivendo il nuovo Governo «debole e ossequioso» verso gli USA. Secondo lui, Bennett non ha le credenziali a livello internazionale per «opporsi davvero» all'accordo nucleare con l'Iran.
«Se siamo destinati ad andare all'opposizione, lo faremo a testa alta fino a quando rovesceremo il Governo» ha concluso Netanyahu.
