I due Paesi hanno siglato un accordo sulla sicurezza
TOKYO - Rafforzare la cooperazione tra il Giappone e le Filippine nel campo della difesa militare per il mantenimento della pace e della stabilità nell'area Indo-pacifica è l'obiettivo di una intesa siglata nel fine settimana a Tokyo tra i ministri degli Esteri e delle Difesa dei due Paesi, alla luce della sempre maggiore presenza della Cina nell'area geografica.
«La cooperazione tra Giappone e Filippine, entrambe nazioni marittime, diventa sempre più fondamentale», ha sottolineato il ministro degli Esteri nipponico, Yoshimasa Hayashi, riferendosi alle frequenti azioni considerate 'destabilizzanti' intraprese da Pechino nel Mar Cinese Orientale. Le due parti hanno inoltre discusso del conflitto in corso in Ucraina.
Il patto, simile ad un altro accordo che il Giappone ha recentemente firmato con l'Australia, aiuterà ad allentare le restrizioni sul trasporto di armi e forniture, fornirà le basi per effettuare sessioni congiunte di addestramento e faciliterà le operazioni di soccorso in caso di disastri.
La Cina, lo ricordiamo, invia regolarmente delle navi nel Mar Cinese Orientale e naviga vicino alle acque delle isole Senkaku, amministrate dal Giappone, ma rivendicate da Pechino (che le chiama Diaoyu). Il Dragone è poi coinvolto anche in altre dispute territoriali con le Filippine e altri paesi del sud-est asiatico.
I due Paesi hanno poi anche condannato l'invasione russa in Ucraina (seppur il nome della Russia non appaia nella dichiarazione), poiché «mette in pericolo il fondamento dell'ordine internazionale che non accetta alcun cambiamento unilaterale dei confini internazionalmente riconosciuti attraverso l'uso della forza» e anche lo sviluppo di armi nucleari e missili balistici da parte della Corea del Nord.
Nei giorni scorsi, in una intervista all'Agenzia Kyodo, il ministro della Difesa giapponese Nobuo Kishi ha anticipato un 'drastico' aumento del budget annuale per le spese militari nel prossimo anno fiscale, per far fronte alla presenza incombente della Cina e le ripetute minacce della Corea del Nord. Il bilancio attuale della Difesa ammonta a 5400 miliardi di yen, l'equivalente di 44 miliardi di dollari, in crescita per il decimo anno consecutivo e pari all'1% del prodotto interno lordo.
Kishi ha anche citato la recente decisione della Germania, analoga a quella di altri Paesi europei, di incrementare gli investimenti in apparati di Difesa all'interno della Nato fino al 2% del Pil in seguito alla invasione della Russia in Ucraina, e non ha escluso simili adeguamenti di Tokyo.