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FRANCIALe Pen attacca il «grottesco» fronte contro di lei

03.07.24 - 12:28
La leader del Rassemblement National se la prende con le alleanze nate in vista del ballottaggio di domenica
AFP
Fonte Ats Ans
Le Pen attacca il «grottesco» fronte contro di lei
La leader del Rassemblement National se la prende con le alleanze nate in vista del ballottaggio di domenica

PARIGI - «Édouard Philippe invita a votare comunista. Jean-Luc Mélenchon invita a votare Gérald Darmanin. (...) la classe politica dà di sé stessa un'immagine sempre più grottesca»: lo scrive in un messaggio pubblicato su X la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. La leader dell'RN ha reagito così la formazione del cosiddetto "Fronte Repubblicano" per impedire al suo partito di accedere al potere in Francia.

L'ex premier francese e sindaco di Le Havre, Edouard Philippe, tra i sostenitori della linea "Né RN. Né France Insoumise", nelle elezioni politiche anticipate in Francia, ha infatti annunciato che voterà per il candidato del Partito comunista francese (Pcf) aderente al Nouveau Front populaire (Nfp), Jean-Paul Lecoq, nell'ottavo collegio di Seine-Maritime. Il deputato comunista, avversario dello stesso Philippe nelle elezioni comunali del 2020 (42,82% dei voti) affronterà al secondo turno una candidata lepenista, Isabelle Le Coz (31,32%).

Intervistato da TF1, Philippe dice di «preferire un candidato che conosco, con cui lavoro nell'interesse di Le Havre. Malgrado le differenze mi pare che risponda a esigenze democratiche che condivido, rispetto al Rassemblement National», ha aggiunto.

Oltre venti candidati dell'RN, a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni politiche anticipate del 7 luglio, hanno intanto annullato la loro presenza nei confronti politici organizzati dalla radio pubblica France Bleu. «Alcuni candidati hanno annullato anche dopo aver dato inizialmente il loro assenso», precisa France Bleu, la grande rete regionale della radiotv pubblica francese, sottolineando che questo riguarda «almeno 23 candidati RN». Il presidente del partito e candidato premier nazionalista, Jordan Bardella, assicura che il partito non ha dato alcuna direttiva in questo senso ai candidati.

Dal canto suo, il segretario del Partito socialista dell'Yonne, Mani Cambefort, ha denunciato al procuratore della Repubblica le dichiarazioni ritenute «razziste» del candidato del Rassemblement National (RN), Daniel Grenon, secondo cui i maghrebini non devono ricoprire «alti incarichi» nel Paese.

«Dei maghrebini sono arrivati al potere nel 2016, questa gente non ha posto tra gli alti incarichi», ha dichiarato Genon, arrivato in testa al primo turno di domenica scorsa, con il 40,4% delle preferenze, nel secondo collegio dell'Yonne. Parole pronunciate durante un dibattito organizzato dal giornale locale "L'Yonne républicaine" e ritenute «chiaramente razziste» dal socialista Mani Cambefort, che ha quindi deciso di ricorrere dinanzi alla giustizia. In una nota, il deputato lepenista uscente assicura invece che questa citazione è «erronea» e non riflette «in alcun modo» il suo «pensiero» e le sue «parole».

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