La riduzione dell'organico avverrà tramite prepensionamenti e uscite volontarie
PARIGI - Il gruppo Michelin, multinazionale attiva nel comparto degli pneumatici, taglierà nei prossimi tre anni fino a 2300 posti nei suoi stabilimenti in Francia, senza licenziamenti, nel quadro di un piano di competitività presentato questa mattina e che potrebbe provocare proteste in un paese già duramente colpito dalle conseguenze economiche del Covid.
L'annuncio arriva qualche mese dopo quello della chiusura della fabbrica Bridgestone di Béthune e nonostante i buoni risultati degli ultimi mesi. Il presidente di Michelin, Florent Menegaux, ha sottolineato che non ci saranno «chiusure di stabilimenti e nessun licenziamento: anticipiamo circa il 60% delle misure di prepensionamenti e il 40% di uscite volontarie».