È la prima opera d'arte digitale blockchain acquistata dall'azienda di credito: «Avranno un ruolo importante in futuro»
NEW YORK - 150'000 dollari - o meglio, 49.5 ether - per acquistare un ritratto in pixel di un/una punk, con cresta, trucco e rossetto scarlatto. È questo l'acquisto fatto da Visa Inc. e che sta facendo molto discutere.
No, non è (proprio) una follia ma una delle tendenze più recenti della rete: gli NFT, ovvero opere d'arte associate a un numero blockchain, e quindi uniche e inimitabili e per questo diventati beni dal valore sempre in crescita. E anche in Ticino, lo abbiamo scritto su tio.ch, c'è chi ne fa e vende.
La mossa di Visa ha colpito perché è una delle prime, se non la primissima, fatta da un ente - per così dire - tradizionale della finanza e del credito.
L'acquisto ha un carattere puramente esplorativo, come spiegato dal responsabile delle criptovalute di Visa Cuy Sheffield sul blog aziendale: «Riteniamo che gli NFT avranno un ruolo importante nel futuro della vendita, dei social e del commercio, e volevamo dare un segnale di vicinanza a questo mondo».
Visa già ad aprile aveva aperto alle criptovalute, ricorda Bloomberg, investendo parecchio nei Bitcoin e portando il suo valore a quota 65'000 dollari.
CryptoPunk #7610 è uno dei 10'000 avatar di questo tipo creati nel 2017 da un'azienda di software che poi li ha regalati. Il loro valore, negli anni, è poi esploso. A giugno, Sotheby's ne ha venduto uno per 11.8 milioni. Il #7610 non ha caratteristiche che lo/la rendono particolarmente di valore. Unica nota vagamente rara è il rossetto che condivide con solo altri 696 punk digitali.