Lo stabilimento nella "iPhone City" di Zhengzhou era stato colpito dalle restrizioni Covid
PECHINO - Foxconn, gigante tecnologico taiwanese e fornitore chiave di Apple, riprenderà a fine dicembre-inizio gennaio la produzione del suo stabilimento di Zhengzhou in Cina, colpito dalle restrizioni Covid. Lo ha riporta Reuters online.
Nella più grande fabbrica al mondo di iPhone i disordini dei lavoratori il mese scorso avevano interrotto la produzione. Gli analisti qualche giorno or sono hanno stimato che le spedizioni dei modelli iPhone 14 Pro e Pro potrebbero calare di 20 milioni di unità nel trimestre che prelude alle feste e allo shopping natalizio.
Secondo le stime il gigante tecnologico taiwanese assembla circa il 70% degli iPhone e lo stabilimento di Zhengzhou, detto anche iPhone city, produce la maggior parte dei suoi modelli premium, incluso appunto l'iPhone 14 Pro. Nei giorni scorsi è emerso che Apple vorrebbe diversificare i suoi fornitori, rivolgendosi in particolare a India e Vietnam, per ridurre così l'impatto delle possibili future restrizioni che Pechino potrebbe applicare a causa della politica zero Covid. Secondo Reuters online, i disordini dei lavoratori di novembre hanno impattato sul 30% della produzione Foxconn di novembre del sito di Zhengzhou.
Foxconn ha dichiarato che le entrate a novembre sono diminuite dell'11,4% su base annua. «Allo stato attuale, la situazione generale dell'epidemia è stata messa sotto controllo e novembre è stato il periodo più colpito», ha affermato la società, aggiungendo che ha iniziato ad assumere nuovi dipendenti e sta gradualmente «riportando la capacità produttiva alla normalità». «Se il reclutamento procede senza intoppi, potrebbero essere necessarie dalle tre alle quattro settimane per riprendere la piena produzione», ha detto una fonte a Reuters online, indicando un periodo tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio.