A fine marzo il tasso dei mutui fissi di dieci anni si è attestato all'1,17%
ZURIGO - Tassi di interesse in aumento in Svizzera a causa dell'epidemia Covid-19: il costo dei prestiti a 10 anni è notevolmente salito, indica il servizio di confronti internet Comparis.
«Il tanto temuto cigno nero è ricomparso, questa volta nelle vesti del coronavirus», si legge in un comunicato odierno. Esso non solo costringe l'economia globale a una pausa forzata, ma è anche la causa di gravi fluttuazioni dei prezzi sui mercati.
La diffusione del virus porta gli attori privati, commerciali e industriali a frenare gli investimenti. Questo lascia cicatrici profonde sui conti delle aziende: l'aumento dell'incertezza sui mercati finanziari si ripercuote poi anche sui tassi di interesse ipotecari, spiegano gli specialisti di Comparis.
Il tasso dei mutui fissi di dieci anni è arrivato ai minimi storici, con lo 0,98%, il 9 marzo; in seguito è improvvisamente aumentato del 21%, salendo quindi all'1,19%, per poi attestarsi all'1,17% a fine marzo. A titolo di confronto: nel quarto trimestre del 2019 il tasso era dell'1,09%. I tassi dei prestiti fissi cinque anni hanno superato quello dell'ultimo trimestre del 2019, mentre per i mutui a due anni è stato registrato un leggero rincaro.
«L'incremento significativo dei tassi di interesse è anche da ricondurre ai costi di rifinanziamento più elevati», spiega Frédéric Papp, esperto di finanze presso Comparis, citato nella nota. Il 9 marzo l'Interest Rate Swap in franchi si attestava ancora al -0,61%, mentre ora ha raggiunto il -0,19%. Anche il rendimento delle obbligazioni federali a dieci anni è aumentato da circa il -0,90% al -0,37%.
Cosa riserverà il futuro? Secondo Comparis durante questa epidemia è ancora più difficile del solito prevedere l'andamento dei tassi. «In generale ci si può attendere un ulteriore inasprimento della crisi economica, qualora le misure adottate si rivelassero insufficienti per controllare la pandemia: bisognerà quindi fare i conti con un aumento dei fallimenti e del tasso di disoccupazione», osserva Papp.
I disoccupati o coloro che sono costretti a lavorare con orario ridotto corrono il rischio di non riuscire più a pagare l'affitto o i tassi di interesse ipotecari. Questi e altri fattori hanno un impatto potenzialmente negativo sui prezzi degli immobili. L'esperienza dimostra che i prezzi delle abitazioni di proprietà nella fascia media sono più stabili di quelli degli immobili ad uso abitativo o degli edifici per uffici e attività commerciali. «È quindi logico che i rischi più elevati andranno compensati con tassi di interesse più elevati», afferma Papp.
Secondo Comparis comunque i debitori ipotecari che devono riscattare un'ipoteca nelle prossime settimane o nei mesi a venire potranno approfittare ancora di condizioni vantaggiose: è ad esempio possibile rinnovare un'ipoteca a tasso fisso di dieci anni, con una solvibilità media, per meno dell'1%.