Occhi puntati sulla Posta anche per quel che riguarda il dumping salariale
BERNA - Nuove abitudini di consumo, comunicazione e digitalizzazione: la trasformazione del settore postale prosegue rapidamente in Svizzera.
Nel suo rapporto annuale pubblicato oggi, la Commissione federale delle poste (PostCom) afferma che la Posta ha fornito prestazioni di grande qualità nell'ambito del servizio universale. L'autorità di vigilanza rileva tuttavia che la distinzione con le altre offerte è sempre più sfumata.
Lettere puntuali - La performance è stata buona in termini di tempestività di recapito. Nel 2019, il 98% delle volte le lettere di Posta A sono arrivate a destinazione il giorno seguente al deposito. Per la Posta B, la puntualità sale al 99,3%. Si tratta di risultati migliori a quelli dell'anno precedente.
Le cose sono andate un po' meno bene per i pacchi. Il 95,3% di quelli prioritari e il 95,9% di quelli non prioritari sono stati consegnati nei tempi previsti. Nel 2018 in entrambi i casi si superava il 97%. I reclami pervenuti da parte di cittadini sono scesi da 41 a 27.
Attenzione al dumping salariale - In questo contesto di evoluzione, i compiti di sorveglianza diventeranno via via più complessi. Per prevenire il dumping salariale e garantire una concorrenza equa è indispensabile monitorare le attività dei nuovi attori sul mercato, sottolinea la commissione.
Allo stesso tempo, la concorrenza deve favorire le innovazioni e il lancio di nuove prestazioni in grado di rispondere ai bisogni della popolazione e dell'economia. Inoltre, le questioni ambientali e la fornitura di servizi in maniera socialmente responsabile giocano un ruolo di accresciuta importanza nello sviluppo del mercato postale.
Nella relazione viene illustrato che «alcune imprese» non rispettano le esigenze minime in materia di condizioni di lavoro, vedasi il salario minimo (18,27 franchi all'ora) e la durata massima della settimana (44 ore). In caso di violazione di tali prescrizioni, la PostCom apre una procedura. A fine gennaio, ha inflitto una multa di 180'000 franchi a Epsilon, una filiale della Posta, proprio per infrazioni legate al salario minimo.
Meno invii, fatturato stabile - Per quanto riguarda i numeri nudi e crudi, l'organo constata che il mercato postale ha registrato nel 2019 un fatturato stabile, grazie al boom dei pacchi. Il giro d'affari ha raggiunto i 4,1 miliardi di franchi, per un volume di 3,2 miliardi di spedizioni. Il numero di invii è calato del 4,2% a causa della diminuzione importante di lettere, giornali e riviste.
Tormentone di questi mesi, la crisi legata al Covid-19 non manca di essere analizzata nel rapporto. Stando alla PostCom, la pandemia ha mostrato che la rete postale è una delle infrastrutture chiave del Paese. Tutti gli attori sono stati sorpresi dalla violenza e dalle conseguenze del virus. In prospettiva di potenziali situazioni straordinarie future, la commissione auspica coordinazione e vorrebbe essere dotata di poteri per agire rapidamente in caso di necessità.