In generale, comunque, le aziende giudicano meno grave la loro situazione all'inizio dell'autunno
Commercio al dettaglio e servizi finanziari registrano buoni affari, più in difficoltà invece alberghiero e ristorazione
ZURIGO - La situazione autunnale delle aziende svizzere è, per il momento, meno grave di quello che si temeva. L'indicatore relativo all'andamento attuale degli affari è infatti salito a 5,3 punti, primo valore positivo da marzo, comunica oggi il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF).
Tuttavia, questo non vale per tutti i settori, e non sono ancora chiare le conseguenze e l'impatto delle nuove misure di contenimento del Covid-19.
La situazione degli affari nel commercio al dettaglio, che in estate aveva già superato il livello pre-crisi, resta positiva. Questo ramo è l'unico in cui la situazione è migliore che prima dello scoppio dell'epidemia. Nei servizi finanziari e assicurativi la situazione è quasi tornata ai livelli precedenti l'emergenza.
Negli altri settori, tra cui l'industria di trasformazione, la costruzione e il commercio all'ingrosso, la situazione è migliorata in ottobre, ma resta ancora chiaramente al di sotto del livello pre-crisi, e in quello alberghiero e della ristorazione ne è perfino molto lontana.
Dal sondaggio emerge poi che il 61% delle 4'500 ditte interrogate soffre di un calo della domanda e che circa il 10% teme per la propria sopravvivenza, nel settore alberghiero e della ristorazione perfino il 35%.
Poiché le nuove misure di restrizione del Consiglio federale sono entrate in vigore appena una settimana fa esse non hanno ancora avuto effetti sui risultati del sondaggio di ottobre.