L'espansione del giro d'affari è stata superiore a quella dei due anni precedenti
BASILEA - In Svizzera nel 2020 sono stati venduti farmaci per 6,3 miliardi di franchi, con una progressione del 2,9% rispetto all'anno precedente. A livello di volumi, la quantità di confezioni è aumentata dell'1,8% a 183 milioni.
Stando ai dati diffusi oggi dalle associazioni di imprese del ramo Interpharma e Vips l'espansione del giro d'affari è stata superiore a quella del 2019 (+2,8%) e 2018 (+2,3%), ma inferiore a quella di 2017 (+4,4%), 2016 (+4,8%) e 2015 (+5,1%).
L'industria farmaceutica è l'unico settore del sistema sanitario che subisce regolarmente la revisione dei prezzi da parte dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), sottolineano le organizzazioni in un comunicato. Dal 2012, le riduzioni di prezzo hanno generato un risparmio annuo ricorrente di oltre 1 miliardo di franchi sui medicinali.
«Siamo chiaramente a favore del miglioramento dell'efficienza del sistema sanitario», afferma il direttore di Vips Ernst Niemack, citato nella nota. «L'obiettivo è quello di fornire un'assistenza di alta qualità a una giusta remunerazione. Tuttavia, siamo convinti che incentrandosi in modo esagerato sul contenimento dei costi si corra il rischio di diminuire la qualità e, soprattutto, l'approvvigionamento delle cure».
«A soffrirne sarebbero i pazienti», prosegue Niemack. «Non possiamo permettercelo: non in condizioni normali e certamente non nell'attuale crisi sanitaria. Lo stato di salute della nostra popolazione è a un livello elevato per gli standard internazionali e l'accesso al sistema sanitario è assicurato: questo bene importante non deve essere messo a rischio».