È il peggior mese di luglio del nuovo millennio, secondo Auto-Svizzera
BERNA - La crisi mondiale dei semiconduttori ha un notevole impatto anche sul mercato automobilistico elvetico: in luglio sono state immatricolate 19'422 vetture nuove in Svizzera, il 14% in meno dello stesso mese del 2020 e il 24% in meno del corrispondente periodo del 2019.
Si tratta del peggior mese di luglio del nuovo millennio, commenta l'associazione degli importatori Auto-Svizzera in un comunicato odierno. «Attualmente stiamo vivendo il punto più profondo della crisi dei semiconduttori, che ci sta colpendo più duramente del previsto», afferma il direttore dell'organizzazione Andreas Burgener, citato nella nota. «La carenza di componenti elettronici e di chip presso i produttori e i fornitori ha assunto proporzioni enormi. Tuttavia vediamo la luce alla fine del tunnel e speriamo che la situazione si normalizzi nel quarto trimestre». Secondo lo specialista è probabile che nel 2022 non vi saranno più difficoltà.
Intanto è proseguita anche in luglio la tendenza a un aumento delle auto con motori alternativi (elettrici, ibridi, gas). La relativa quota di mercato ha raggiunto il 41%, il doppio del 22% del corrispondente periodo dell'anno scorso. Sempre molto gettonati rimangono inoltre i 4x4: il 45% dei veicoli che hanno lasciato i concessionari avevano la trazione integrale.
Passando ai dati complessivi del 2021, dall'inizio di gennaio sono state 143'969 le vetture vendute, con una progressione del 14% rispetto ai primi sette mesi del 2020, caratterizzato dalla pandemia. Il marchio più gettonato rimane Volkswagen (15'992 vetture vendute nei primi sette mesi), davanti a Mercedes (13'745), BMW (12'778) Skoda (11'220), Audi (10'577), Seat/Cupra (8583) e Toyota (6341).