Quella che occupa la posizione più alta è Roche, al 16esimo posto
ZURIGO - Cinque aziende in mani famigliari con sede in Svizzera fanno parte delle cento più grandi al mondo, e sedici rientrano tra le prime 500, secondo uno studio presentato oggi da EY. In tal mondo la Svizzera si piazza al sesto rango in termini di giro d'affari cumulato.
Stando alla quarta edizione del "Family Business Index", realizzato dalla società di consulenza e revisione assieme all'Università di San Gallo, le cinque società della Top 100 sono, nell'ordine, Roche (16esima), Gunvor (24esima), Kühne+Nagel (66esima), Tetra Laval (99esima) e Richemont (100esima).
Le sedici imprese in mani famigliari - oltre alle sopra citate si tratta di Liebherr-International (116esima), DKSH (130esima), Schindler (132esima), Emil Frey (163esima), Barry Callebaut (218esima), Swatch Group (261esima), Amag (389esima), Firmenich International (396esima), MSC Cruises (420esima), Omya (446esima) e Stadler Rail (457esima) - realizzano un fatturato annuo cumulato di circa 245 miliardi di franchi e danno lavoro a oltre 567'000 persone. La Confederazione è preceduta nella graduatoria da Stati Uniti, Germania, Francia, Corea del Sud e India.
Per Sascha Stahl, responsabile Family Business di EY in Svizzera, «si tratta di un'ottima prestazione, che conferma la capacità d'innovazione delle aziende famigliari elvetiche anche a livello globale».